Cosa c’è di meglio di una passeggiata nel bosco in una assolata giornata di tarda primavera? Nella bellissima cornice del lago di Iseo c’è un bosco a dir poco speciale: si dice sia fatato e popolato di elfi, gnomi e strane creature. Fra fantasia e realtà , ma con lo sguardo sempre ben attento a scrutare fra gli alberi, siamo andati a scoprire il sentiero del Bosco degli Gnomi.
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Bosco degli Gnomi di Zone
Siamo a Zone, centro del lago d’Iseo già noto per le Piramidi di Terra, formazioni rocciose davvero particolari ( noi abbiamo visto quelle di Terento, in Val Pusteria, e hanno davvero un ché di magico).
Evidentemente qui è tutto un po’ magico… Infatti poco distante dal parco delle Piramidi di Terra inizia il sentiero del Bosco degli Gnomi.
Questo sentiero si inerpica lungo le pendici del monte Guglielmo, l’ ottava cima più alta del bresciano. Si trova fra il lago d’Iseo e la Val Trompia, e si dice che sia impossibile non riconoscerlo dalla media pianura Padana. Io ovviamente smentisco questa frase perché non l’avevo mai sentito nominare, figuriamoci se l’ho mai visto.
Ma torniamo al sentiero del Bosco degli Gnomi, costituito principalmente da abeti e castagni. È diventato famoso grazie alle abili mani del Rosso, un artigiano locale esperto nella lavorazione del legno. Come un moderno Geppetto, da ciocchi e tronchi ha ricavato animali, elfi, fate e li ha disposti lungo il cammino ad accompagnare gli avventori lungo il percorso.
Ma com’è questo sentiero? È adatto a tutti?
Caratteristiche del sentiero nel Bosco degli Gnomi
Prima di partire avevamo letto diverse recensioni sul Bosco degli Gnomi e il suo sentiero, e molti utenti lo definivano molto ripido e difficile. Al contempo però leggevamo di tante famiglie con bambini che lo percorrevano… Siamo partiti quindi un po’ confusi ed ecco che cosa abbiamo trovato.
Il sentiero effettivamente è tutto in salita, non ci sono tratti pianeggianti, e questa potrebbe essere una difficoltà per qualcuno (anche se nessuno vieta di fermarsi più volte per riprendere fiato… come abbiamo fatto noi con i bambini).
Il fondo del sentiero è acciottolato e potrebbe essere scivoloso e sdrucciolevole in caso di umidità . Poi ci sono io, che sono riuscita a scivolare anche se non c’era umidità .
Una nota positiva è invece che il sentiero è praticamente tutto nel bosco e quindi molto ombreggiato, caratteristica che lo rende adatto ad essere percorso anche in piena estate.
Le sculture del Bosco degli Gnomi
Il primo tratto di sentiero che parte dalla strada è costeggiato da alcune vecchie sculture di draghi molto semplici e abbozzate. Ai bambini sono piaciute moltissimo ma quello che mi aspettavo io ero un pochino diverso.
In effetti una volta che si inizia il vero e proprio sentiero nel Bosco degli Gnomi le sculture cambiano completamente. In totale sono ben 44 e raffigurano animali del bosco, elfi, gnomi, fate, animali fantastici.
Ogni scultura, perfettamente scolpita e levigata, è coperta da una grande foglia in ferro in modo da ripararla dalla pioggia e dalle intemperie. Ovviamente i bambini ne sono estremamente incuriositi: ciò comporta continue soste per toccarle e fotografare, ma anche la voglia di proseguire lungo la salita per scoprire le successive.
Noi non abbiamo percorso tutto il sentiero perché a dire il vero dopo un po’ diventa un pochino noioso. Ci siamo fermati al bivio per le grotte, che i bambini hanno voluto vedere a tutti i costi. Giusto lungo questa breve deviazione c’è stato un pizzico di avventura in più perché il tratto da percorrere per raggiungere la grotta è in mezzo agli alberi, con gradini fatti dalle loro radici.
Dove parcheggiare l’auto per percorrere il sentiero del Bosco degli Gnomi?
Per raggiungere l’attacco del sentiero del Bosco degli Gnomi bisogna attraversare con la macchina il bel borgo di Zone. Le strade sono strette al limite del claustrofobico, e per le auto ci sono due possibilità : o lasciarle nel parcheggio in paese (ma questo significa allungare di un bel po’ il sentiero percorrendo l’ultimo tratto di strada a piedi) oppure si può raggiungere il bosco vero e proprio dove ci sono alcuni spiazzi ricavati su prati o distese di sassi. Non sono parcheggi comodi… Sono piccoli, disordinati e le pietre sul fondo rendono anche difficile fare manovra. Ma in questo modo ci si trova molto vicini al bosco e si può iniziare subito la salita.
Punti ristoro lungo il sentiero
Il sentiero del Bosco degli Gnomi è un sentiero immerso nel bosco. Non ci sono quindi chioschi o punti ristoro, a meno di raggiungere ila malga Palmarusso a più di due ore di cammino.
Lungo il sentiero si trovano però diverse aree pic nic con tavoli e panche: basterà quindi attrezzarsi con uno spuntino o un pranzo al sacco. Ricordatevi di portare l’acqua perché non ci sono nemmeno fontanelle.
A chi è adatto il sentiero del Bosco degli Gnomi?
Per concludere, il sentiero del Bosco degli Gnomi è adatto sì alle famiglie, a patto di avere bambini abituati a camminare in montagna. Il nostro Luca ha 4 anni e lo ha percorso senza grosse difficoltà , ma ha già macinato molti chilometri lungo i sentieri delle Dolomiti.
Da qualche parte qualcuno scrive che con i passeggini a ruote grandi si può salire… Forse queste persone non hanno mai spinto un passeggino in vita loro! Lasciate perdere: anche con i passeggini da trekking la salita sarebbe comunque un supplizio vista la pendenza del sentiero e la totale assenza di zone pianeggianti. Per portare bambini molto piccoli è sicuramente meglio un marsupio porta bebé.
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2 comments
Il Guglielmo non è la cima più alta del bresciano! Per il resto, relazione ok!
Grazie della precisazione Luca, ho corretto!