Conosci il Charlevoix? Se come noi non ne hai mai sentito parlare prima, leggi questo post. Mentre preparavo l’ itinerario per il nostro viaggio in Canada Orientale ho trovato molte informazioni sulle città e sui parchi nazionali, fino a Québec City. Poi tra Québec City e Tadoussac, sul fiordo di Saguenay, il nulla. Sembrava che ci fosse un vuoto cosmico.
Ci sono 3 ore di auto, cosa vedere tra Québec City e Tadoussac? Niente?
Ho dovuto scoprirlo di persona, che c’ è un luogo magico in Québec. Un luogo dove si passa dai ripidi pendii di montagne scoscese alle baie sul placido San Lorenzo in una manciata di chilometri.
Villaggi che sembrano usciti da un libro di fiabe si affacciano tra fiume e montagne, dipingendo immagini da cartolina; un territorio che, grazie alla sapienza di abili produttori, offre prodotti di alta qualità lungo la Route de Saveurs; un’ area dove d’ inverno è possibile sciare con vista sull’ oceano, nel punto in cui si mescola alle acque del San Lorenzo. Esiste davvero un posto così?
La risposta è sì, ed è la regione del Charlevoix, che si estende, appunto, tra Québec City e Tadoussac.
La regione del Charlevoix alla fine degli anni 80 è stata dichiarata dall’ UNESCO Riserva della Biosfera imponendo forti vincoli paesaggistici, il che ha enormemente contribuito a conservare splendidi scorci e paesaggi.
Il Charlevoix deve la sua conformazione irregolare e a tratti aspra a un meteorite, che colpì questa area 350 milioni di anni fa. Durante il nostro itinerario in Canada Orientale, questa regione è stata sicuramente la più verdeggiante e selvaggia che abbiamo visto, che consiglio vivamente a chi cerca itinerari un po’ meno battuti.
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Charlevoix: come visitare la regione
La regione di Charlevoix si può visitare partendo da Québec City e fermandosi una notte a Tadoussac. Lungo la strada sorgono diversi paesi e villaggi che valgono una sosta, prima di arrivare alla foce del St. Laurent e imbarcarsi per una escursione di whale watching.
Lasciata Québec City vale la pena spendere un paio d’ ore alla Chute Montmorencyo al Canyon Sainte Anne per entrare subito nell’ atmosfera della regione del Charlevoix e ammirare le cascate, e magari provare la scarica adrenalinica di un giro sospesi nel vuoto con la Zip Line.
Prosegui lungo la route 138, la Route de Saveurs, che ti farà incontrare decine di produttori locali di formaggi e sidro, birrifici artigianali e molto altro. Inoltre la strada sfiora i bei paesaggi offerti dai parchi Grands Jardins e Hautes Gorges, fino a Baie St Catherine dove un ferry gratuito e attivo 24 ore su 24 ti farà attraversare la foce del fiume Saguenay. Con un po’ di fortuna si potrà avere un primo contatto con le balene.
Charlevoix : soste consigliate
La mattina seguente si può rientrare verso Québec City, questa volta percorrendo la strada che costeggia il Saint Laurent e fare tappa in diversi paesi e villaggi.
La Malbaie
Il primo paese del Charlevoix in cui fermarsi è La Malbaie, che sorge alla confluenza del fiume Malbaie con il Saint Laurent. La Malbaie nasce dall’ unione di 5 località. Fu Samuel de Champlain nel 1608 a darle il nome, che può tradursi con il poco romantico Baia Fangosa. Ma ormai sono due secoli che La Malbaie viene scelta come meta di villeggiatura da canadesi e statunitensi, dimostrando di aver superato il complesso di inferiorità legato al suo nome. Nel 2018 ha perfino ospitato il G7. Qui, oltre a una vista magnifica sul fiume, si trova il museo regionale di arte popolare.
Sainte-Irenée
Questo piccolo villaggio del Charlevoix offre bei punti panoramici da cui scattare fotografie al fiume. Inoltre è conosciuta per il Festival International Domaine Forget, connubio di jazz e musica classica, che richiama migliaia di visitatori ogni anno.
Gli Alpaca del Charlevoix
Una sosta simpatica anche per i bambini si può fare a Les Eboulements, all’ allevamento di alpaca Alpagas Charlevoix. Pagando un piccolo biglietto di ingresso (adulti 8 $, bambini 3,5 $) si può fare il giro dell’ allevamento e dare da mangiare agli alpaca. L’ ingresso è dalla boutique, che vende capi prodotti da artigiani del Charlevoix con la lana di questi morbidi animali. Alpagas Charlevoix fa parte della Route des Métiers d’ Art, insieme ad altri artigiani del vetro, ceramisti e scultori, ed è aperto da maggio a ottobre dalle 9 alle 17.
Baie-Saint-Paul
Baie-Saint-Paul meriterebbe un capitolo a parte. Questo paese dal passato tumultuoso è da sempre fonte di ispirazione: i colori, le montagne, il fiume ma soprattutto una luminosità quasi magica hanno attirato molti artisti per dipingere i paesaggi di Baie-Saint-Paul.
Passeggiare lungo rue Saint-Jean-Baptiste e perdersi fra le gallerie d’ arte è un’ esperienza che coinvolge tutti i sensi. Non esistare ad entrare e vedere le opere d’ arte esposte. Alcune, come la galleria L’ Harmattan, sono ospitate in edifici storici centenari.
Se è l’ ora di uno spuntino non avrai difficoltà a trovare il posto che fa per te. Noi abbiamo scelto la Chocolaterie Cynthia, una cioccolateria dove preparano anche buoni piatti: per noi crêpe bretonne con fromage suisse, e come dessert un buon gelato artigianale.
Se come noi viaggi con i bambini non puoi non fare una sosta al negozio di giocattoli vintage Boutique Le Joker : centinaia di giocattoli dagli anni ’90 andando indietro nel tempo, perfettamente funzionanti, la maggior parte con le confezioni originali. Davvero un posto incredibile.
Baie-Saint-Paul è un piccolo borgo, ma se puoi passate una notte qui, per immergerti appieno nella sua atmosfera bohémienne.
Da qui potrai rientrare a Québec City in circa un’ ora di automobile, sempre che il fascino del Charlevoix non ti abbia rapito per sempre!
Ovviamente se preferisci visitare anche uno o entrambi i parchi naturali del Charlevoix, dovrai mettere in conto un giorno per ogni parco.
P. S. Per chi non vuole usare l’ auto c’ è anche l’ opzione del treno, che parte da Québec City-Chute Montmorency e arriva a La Malbaie fermando in tutti i principali paesi della costa.
5 comments
Grazie per le informazioni su questa zona , informazioni non facili da trovare( lonely planet ultima edizione , davvero deludente). Terrò presente i suggerimenti dati
Sembra essere un territori molto particolare e super autentico! L’opzione treno, della quale parli in chiusura, è in genere quella che se posso, scelgo. Amo i viaggi in treno, soprattutto nei paesi molto lontani.
Il treno ha sempre un fascino particolare… Sarà per le storie affascinanti dell’ Orient Express, ma muoversi in treno regala sempre qualche emozione unica
Ho appena scoperto un angolo di mondo che ancora non conoscevo! Mi affascina sempre moltissimo scoprire i paesi che incontro lungo la strada, soprattutto se sono un po’ fuori dalle classiche rotte turistiche! Bel post! 🙂
Grazie! Questo è proprio uno di quei luoghi dove vale dire: non conta la mèta, ma il viaggio che fai!