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Dove si trova Phi Phi Island e che aspetto ha. Come raggiungere Phi Phi Island, quali sono i luoghi migliori per alloggiare e le spiagge più belle.
Spiagge bianche e assolate, sabbia impalpabile, baie turchesi circondate da fitte foreste e alte falesie. È questa la descrizione del Paradiso? Può darsi. Sicuramente a questa descrizione corrisponde Phi Phi Island, piccolo lembo di terra emersa nel mezzo del Mar delle Andamane.
Ci troviamo in Thailandia, a circa 45 km di distanza da Phuket e altrettanti da Krabi, altre due località molto note del Paese. Phi Phi Island è un vero paradiso naturalistico, o forse dovrei dire che lo era, visto che negli ultimi 15 anni il turismo di massa ha letteralmente invaso queste piccole isole, insieme a molti altri luoghi della Thailandia e in generale del Sud Est Asiatico. Del resto lo stile di vita thailandese e i prezzi ancora piuttosto contenuti attirano un gran numero di visitatori. Poi c’è la piaga del turismo sessuale, ma i miei ricordi mi dicono che Phi Phi Island sia ancora molto lontana da queste brutture, facilmente rilevabili invece Bangkok e Phuket.
Aspetto, clima e meteo di Phi Phi Island
La prima particolarità di Phi Phi Island è che non si tratta di una sola isola bensì di due: Phi Phi Don, che è la più grande ed è abitata; e Phi Phi Leh, che è invece disabitata ed è un Parco Protetto. Attorno alle due isole principali si trovano altri quattro isolotti, meta di escursioni giornaliere: Bamboo Island e Ko Yune a nord di Phi Phi Don, mentre Ko Bida Nai e Ko Bida Nok si trovano a sud di Phi Phi Leh. Tutte sono di origine corallina e sono state colpite duramente durante lo tsunami del 2004, che ha sommerso e distrutto gran parte delle abitazioni. Ma a ricordarlo, a partire dagli anni immediatamente successivi, c’è solo un bel parco: lo Tsunami Memorial Park.
Sia Phi Phi Don che Phi Phi Leh sono in gran parte ricoperte da una fitta e lussureggiante vegetazione.
Il clima di Phi Phi Island è lo stesso del resto della Thailandia e si riconoscono due stagioni: quella secca che va da dicembre a marzo, e quella umida che va da maggio a ottobre, causata dal monsone di sud-ovest che colpisce direttamente le isole del Mar delle Andamane. Comunque i periodi più piovosi in assoluto sono l’ inizio e la fine del monsone umido, quindi Aprile e Ottobre. Durante i nostri mesi estivi spesso le piogge si risolvono con acquazzoni quotidiani ma piuttosto circoscritti nell’ arco della giornata.
Le temperature sono sempre piuttosto alte: sia d’ estate che d’ inverno raggiungono tranquillamente i 30°C, anche se l’ umidità è leggermente più bassa durante la stagione secca.
Phi Phi Island rimane dunque una località raggiungibile preferibilmente durante il nostro inverno a causa della sua posizione esposta al monsone di sud-ovest, diversamente dalle isole all’ interno del Golfo del Siam che rimangono invece molto più riparate e più adatte anche ad una vacanza estiva.
Come raggiungere Phi Phi Island
Phi Phi Don è l’ isola che permette di mantenere collegamenti con la terraferma e altre grandi isole del Mar delle Andamane. Essendo lunga solo 10 chilometri e quasi totalmente ricoperti di fitta foresta, non esiste nessun aeroporto. L’ unico modo per raggiungere Phi Phi Island è in barca.
I porti principali da cui viaggiano le imbarcazioni per Phi Phi Island sono Phuket e Krabi. Le due località sono all’ incirca equidistanti, e il tempo di percorrenza è di circa 2 ore.
Da Phuket le barche partono dal Rassada Pier Ferry Boat, sul lato orientale dell’ isola. Si trova nei pressi di Phuket Town, e a circa 35 km dall’ aeroporto e a una ventina da Patong. Le partenze sono plurigiornaliere, non è necessario prenotare se non in alta stagione (dicembre-marzo) o in caso di gruppi numerosi. Solitamente i passeggeri siedono sul ponte scoperto: è un’ occasione per prendere il sole e osservare il mare e la costa. A noi era anche stata offerta una merenda a base di anguria! (Si…l’ abbiamo mangiata. No…non siamo stati male!). Il prezzo attuale per una andata e ritorno è di circa 30 euro a persona.
Anche da Krabi le partenze sono plurigiornaliere e da due località: le imbarcazioni infatti partono sia da Krabi Town sia dalla bellissima Ao Nang. Il biglietto andata e ritorno per un passeggero varia dai 25 euro fino ai 45 euro delle speedy boat.
C’ è un’ altra isola che collega le Phi Phi, ed è Ko Lanta. Non ha nulla a che vedere con la movida di Phi Phi Island, Arabi o Phuket, diciamo che è ancora un luogo incontaminato meta turistica per i locals e i malesi. Ma grazie al traghetto è facilmente abbinabile in un viaggio alla scoperta delle isole del Mar delle Andamane. Anche in questo caso ci sono almeno 3 collegamenti giornalieri, e il tragitto è più rapido: da 30 minuti a 1 ora di navigazione in base alle offerte delle varie compagnie. Il costo parte dai 35 euro a testa andata e ritorno in base alla compagnia di navigazione.
Alloggi a Phi Phi Island
Dormire a Phi Phi Island: si o no? Decisamente si, e almeno un paio di notti.
Prima di parlare delle località dove alloggiare a Phi Phi Don, bisogna spiegare come è fatta l’ isola: una grande H, ossia due isolette strette e lunghe unite da un ancor più stretto istmo (per stretto intendo che è largo 300 metri!).
La parte più occidentale di Phi Phi Don è completamente ricoperta di fitta foresta. Qui non si trovano ne alloggi ne locali. Solo alcune insenature sono raggiungibili in barca. Quindi per cercare un alloggio bisogna cercare o sulla metà orientale dell’ isola, o sull’ istmo. Questo forma due baie gemelle, una che guarda verso nord e una rivolta a sud. Su questo’ ultima si affaccia il Tonsai Pier, il principale porto delle Phi Phi Island e dove attraccano tutte le imbarcazione che portano passeggeri dall altre isole e dalla costa.
E’ quindi facilmente intuibile che in questa zona si sia sviluppato un centro abitato, Tonsai, ricchissimo di servizi turistici. Anche troppo a dire il vero.
Nella zona di Tonsai si trovano quindi moltissimi hotel, guest house, ristoranti e agenzie turistiche che organizzano le escursioni verso le altre isole. Il pro di alloggiare qui è quello di avere tutto a portata di mano, e di poter scoprire le differenze fra le due baie gemelle, visitandole entrambe a piedi (a Phi Phi Island non ci sono auto!). L’ ampia scelta di servizi permette di poter trovare ancora prezzi buoni. Il contro è che il luogo è molto densamente popolato di turisti, molti locali hanno musica a volume altissimo fino a notte fonda e probabilmente è anche facile prendere qualche piccola “fregatura”. Inoltre la spiaggia di Tonsai e la sua gemella Loh Dalum non sono le più belle di Phi Phi Don.
Per chi preferisce luoghi più tranquilli, ma anche inevitabilmente più isolati e con meno strutture deve cercare o verso sud, nella zona di Long Beach, oppure verso nord o sulla costa orientale di Phi Phi Don.
Long Beach si trova a sud di Tonsai, nella parte orientale dell’ isola ma verso l’ interno della baia. Volendo è raggiungibile a piedi dal Tonsai Pier in 20-25 minuti di passeggiata, ma con i bagagli non è agevole, visto che si attraversa anche un tratto di foresta. Si può acquistare il passaggio con una tipica longtail boat. Queste imbarcazioni collegano Long Beach a Tonsai continuamente di giorno (costo 100 bath circa) e di sera (150 bath). Long Beach è secondo me un buon compromesso: ha una bella spiaggia, diversi alloggi e ristoranti. Si gode di una bella veduta su Phi Phi Lee, e tramite un sentiero si può raggiungere la costa orientale di Phi Phi Don nella baia di Loh Moo Dee.
Se invece si cerca qualcosa di ancora più appartato e isolato, è bene rivolgersi alle poche strutture presenti nel nord dell’ isola. Sono più esclusive si in termini di costi che di servizi poiché fuori dalle stesse si trova molto poco. Diciamo che è una zona più adatta a chi cerca una vacanza un po’ più stanziale o alle famiglie con bambini. Anche da qui si possono organizzare escursioni o raggiungere Tonsai (magari chiedendo un passaggio ai pescatori locali) ma ovviamente essendo più decentrata i tempi di percorrenza si allungano e la facilità di spostamento diminuisce.
Detto ciò, io ho alloggiato nella zona di Tonsai, in una zona defilata sulla baia che guarda a sud. La struttura si chiama Phi Phi Don Chukit, è molto semplice ma pulita. Sorge sulla spiaggia e ha una bellissima piscina a sfioro. Ovviamente, come in molti paesi del mondo, non bisogna partire da casa e aspettarsi gli standard europei. Se si desidera un alloggio europeo meglio rivolgersi alle catene internazionali, che però hanno anche altri prezzi.
Spiagge più famose di Phi Phi Island e dove fare snorkelling
Sull’ isola di Phi Phi Don si possono dividere le spiagge in due gruppi: quelle nei pressi di Tonsai e quelle sulla costa est.
Spiagge nei pressi di Tonsai
Le spiagge più famose le abbiamo già menzionate: sono proprio quelle nella zona di Tonsai.
La spiaggia di Tonsai è molto densamente popolata, proprio perché qui arrivano tutti i battelli e anche tutti i turisti giornalieri. Quindi spesso questa spiaggia è veramente troppo affollata dalle 10 in poi. Ci sono anche moltissime long tail boat attraccate. Diciamo che potrebbe non corrispondere a ciò che ci si aspetta da un’ isola semi deserta! Un grande vantaggio però è che è molto riparata dal vento, quindi il mare qui è sempre piuttosto calmo.
La spiaggia Loh Dalum, quella sull’istmo che guarda verso nord, è molto esposta al fenomeno delle maree. Quindi è ben fruibile per nuotare e fare il bagno solo durante l’alta marea.
Diversamente, l’acqua si ritira per parecchie decine di metri, ma lascia quel paesaggio surreale di cose celate e che improvvisamente vengono alla luce. Lho Dalum si trasforma in discoteca a cielo aperto non appena cala il sole.
Sempre da questo lato si trova anche la piccola
Un macaco fruga nella mia borsa
Monkey Beach (raggiungibile solo in barca), la spiaggia delle scimmie. In realtà le scimmie sono ovunque a Phi Phi Island, e sono presenti anche su altre spiagge. Però ricordo di aver avuto proprio qui gli incontri più ravvicinati. I macachi sono buffi e possono apparire anche simpatici, finché non rubano qualcosa.
Bisogna ricordare inoltre che si tratta di animali selvatici nel loro ambiente naturale, pur se condiviso con l’uomo. Quindi attenzione a non avvicinarsi troppo: un morso di scimmia può essere non solo sgradevole e doloroso, ma anche molto pericoloso poiché sono vettori della rabbia.
Long Beach merita qualcosa in più fra le spiagge raggiungibili facilmente da Tonsai. Lunga, poco affollata, più tranquilla.
Da qui è anche possibile farsi accompagnare in long tail boat allo Sharks Point, uno scoglio dove è abbastanza frequente avvistare squali (io non smaniavo per vederne e sono stata accontentata) e dove fare snorkelling.
Spiagge sulla costa orientale di Phi Phi Don
Ma la costa più incontaminata è sicuramente quella orientale. E’ rimasta a lungo completamente sconosciuta al turismo e oggi, visti anche i provvedimenti presi negli ultimi anni dal Governo Thailandese in materia di protezione ambientale, è particolarmente tutelata. In generale, le spiagge della costa est di Phi Phi Don sono migliori per lo snorkelling perché la barriera corallina è più presente su questo versante.Inoltre, per chi volesse avventurarsi a Phi Phi Island anche noi mesi della stagione umida, le spiagge a est sono più riparate dal vento (ma se piove, piove anche qui!). Un’ altra caratteristica, da valutare se è un pro o un contro, è che queste spiagge sono molto soleggiate al mattino, mentre al pomeriggio sono per lo più all’ ombra. Vediamole partendo da nord.
Laem Tong Beach è per molti la più bella spiaggia di tutta l’ isola. Forse non è un caso se i resort più lussuosi e costosi (come lo Zeavola e l’ Holiday Inn) si trovano proprio qui. Rispetto ad altre spiagge della costa est ha il vantaggio di avere un molo, rivolto a ovest ma raggiungibile velocemente dai resort, che mette in collegamento diretto questa zona di Phi Phi Don con Phuket. Sono due infatti i traghetti giornalieri che, dopo aver fatto sosta al Tonsai Pier, raggiungono il Laem Tong Beach Pier.
Foto credits © Zeavola Phi Phi Island
Scendendo verso sud si trova la spiaggia di Lo Bagao, praticamente monopolizzata dal grande villaggio turistico Phi Phi Island Village Beach Resort. La spiaggia è comunque accessibile a tutti gratuitamente ed è forse la più adatta alle famiglie con bambini: l’acqua bassa la rende molto agevole e ottima per sguazzare in sicurezza. Da qui si raggiungono a piedi sia la spiaggia di Laem Tong sopra citata, sia quella controversa di Loh Lana: sarebbe meravigliosa se non fosse piena zeppa di spazzatura.
Scendono ancora più a sud troviamo Phak Nam Bay, detta anche Relax Beach: il nome è tutto un programma. Sabbia bianca circondata da palme verdissima e, nel turchese dell’acqua a due passi dalla spiaggia, la barriera corallina pronta a svelare il mondo sommerso del Mar delle Andamane.
Ultima ma altrettanto gradevole, la spiaggia di Loh Moo Dee. È la più meridionale delle spiagge orientali di Phi Phi Don, raggiungibile a piedi anche da Long Beach. È abbastanza appartata e tranquilla, anche se spesso è invasa dalle barche delle escursioni giornaliere.
Escursioni da fare a Phi Phi Island
Grazie alle tante compagnie di navigazione è possibile visitare Phi Phi Island anche in giornata da Phuket o Krabi, acquistando un’escursione uguale per tutti. Questo può essere vantaggioso per chi ha poco tempo e si accontenta, ma significa raggiungere la destinazione più o meno alla stessa ora di tutti quelli che quel giorno l’hanno pensata come voi.
Concedersi invece alcuni giorni a Phi Phi Island porta con sé parecchi vantaggi: non solo fare con calma, non solo cercare e trovare la vera essenza di Phi Phi Island, ma anche avere la chance di arrivare per primi. Dove? Ovunque. Partire direttamente da Phi Phi Don regala un vantaggio di almeno 90 minuti rispetto a chi parte da Phuket e Krabi.
Phi Phi Leh
Quindi dove andare per godere di questo vantaggio? Oltre a scoprire tutte le spiagge di Phi Phi Don, c’è l’esclusiva Phi Phi Leh, l’isola sorella di Phi Phi Don e completamente disabitata.
Phi Phi Leh fa parte di un parco marino protetto, è una piccola isola calcarea con coste alte e rocciose. A fare eccezioni, poche piccole spiagge, delle quali la più nota è certamente Maya Bay, venuta alla ribalta attraverso il film con Tilda Swinton e Leonardo Di Caprio “The Beach”.
Da due anni a Maya Bay è impedito attraccare e mettere piede sulla spiaggia: il turismo smodato, invadente e irrispettoso ha danneggiato irreparabilmente l’ecosistema della baia. Il tentativo ora è quello di ripristinarlo impedendo la presenza umana.
Escursioni sono ancora possibili, ma ci si limita a fare un giro nelle acque antistanti Maya Beach per poi dirigersi altrove. La bellezza di questa spiaggia sta nella sua posizione protetta dalla conformazione delle alte coste rocciose a protezione della baia stessa. Un gioco di prospettive la rende invisibile fino all’ultimo momento, quando improvvisamente compare ai nostri occhi. Per il resto è una normalissima, bellissima spiaggia, che non ha nulla di più rispetto a tante altre spiagge di Phi Phi Island.
Di solito durante la visita a Maya Bay si naviga anche in un’ altra piccola insenatura, dove il mare è di un verde smeraldo intenso: Pileh Lagoon. Qui è impossibile accedere a terraferma poiché la laguna è circondata da altissime coste rocciose, ma fare il bagno qui regalerà una bellissima esperienza di snorkelling.
Bamboo Island
Bamboo Island fa parte dell’arcipelago di Phi Phi Island e si trova 5km a nord ovest di Phi Phi Don.
Rispetto alle altre isole, ha più l’aspetto di un atollo maldiviano: niente roccia a Bamboo Island, solo folta vegetazione e una magnifica spiaggia bianca. Anche in questo caso è meglio cercare di arrivare presto al mattino per godere di un po’ di pace. L’esperienza snorkelling anche qui è entusiasmante, anche se la barriera corallina non è vicina alla spiaggia ed è necessario farsi accompagnare in barca. A Bamboo Island è presente un bar, ma se si pensa di restare molte ore può valere la pena portarsi acqua e cibo (e a fine gita portarsi via la spazzatura).
Considerazioni finali su un soggiorno Phi Phi Island
La globalizzazione ci ha permesso, nel bene e nel male, di scoprire luoghi sempre più lontani e di subirne il fascino. La mobilità ha ovviamente incentivato lo sfruttamento turistico, spesso esagerato, di tanti paradisi terrestri. Ho sentito spesso dire che “prima dello tsunami Phi Phi Island era davvero autentica”, e che adesso non vale più la pena andarci.
Io penso invece che ci siano ancora luoghi incantati a Phi Phi Island, e che una sosta di pochi giorni sia il tempo giusto richiesto per scoprirla. Si può essere turisti consapevoli e responsabili anche in un luogo sfruttato come Phi Phi Island, e vedendola si può scoprire con i proprio occhi quanto l’uomo possa essere colonizzatore.