Chi non conosce Barcellona? Magnifica capitale catalana, città ribelle sotto tanti punti di vista: per la sua voglia irrefrenabile di autonomia, per gli artisti fuori dal comune che l’hanno abitata, per la sua bellezza dai mille volti. Ogni quartiere sembra appartenere a una città diversa, eppure è sempre lei, la mitica Barcellona. Non era la nostra prima volta qui. Ma, come spesso succede, l’avevamo vista sempre di corsa, durante week end mordi e fuggi o giornate di passaggio. Ma stavolta no, abbiamo voluto onorarla e prenderci una settimana intera, tutta per lei. Vedere Barcellona in una settimana.
Vedere Barcellona in sette giorni ti sembra folle? Secondo te sono troppi? Noi ci abbiamo provato, eppure non siamo riuscito a vedere tutto ciò che volevamo. Ma proviamo comuque a raccontarvelo, cosa vedere a Barcellona in una settimana.
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Itinerario a Barcellona di 7 giorni
Ad essere più precisi i giorni dedicati interamente ai posti da vedere a Barcellona sono stati 6, perché uno è stato una gita fuori porta a Figueres.
Ma ti assicuro che di cose da vedere a Barcellona ce ne sono talmente tante, che alla fine 6 giorni sono stati un tempo giusto, sicuramente non troppi, forse troppo pochi.
In una settimana circa si possono visitare a Barcellona tutte le principali attrazioni, vale a dire musei e palazzi storici, ma anche i quartieri della città vecchia, Montjuic e passare anche qualche ora in spiaggia a Barceloneta.
Con sei giorni a disposizione poi, ci sarà tutto il tempo per scoprire i mercati coperti della città e tanti bei posticini dove rimpinzarsi di ottime tapas e cervezas.
Dunque via, andiamo a scoprire cosa c’è da vedere a Barcellona in 6 giorni.
Cosa visitare a Barcellona: i luoghi di Antoni GaudÃ
Ovviamente non si può non cominciare a visitare Barcellona attraverso il suo più grande artista, l’architetto Antoni GaudÃ.
Gaudà ha lasciato moltissime tracce e molti luoghi da visitare a Barcellona, ma anche fuori città .
Sagrada Familia
Carrer de Mallorca, 401 Barcellona
In città sicuramente la sua opera più grande è la Sagrada Familia, il monumento più visitato di Spagna.
Il Templi Expiatori de la Sagrada Familia (questo il nome completo della basilica, consacrata nel 2010 da Papa Benedetto XVI) è l’opera a cui Gaudà ha dedicato più tempo fra tutti i suoi progetti: ben 40 anni, di cui 12 in via esclusiva. E solo perché un tram ha messo fine alla sua vita travolgendolo, altrimenti sarebbero stati molti di più.
La costruzione della Sagrada Familia è iniziata nel lontano 1882 e non è ancora terminata, benché negli ultimi anni i lavori per ultimarla abbiano preso nuovo vigore. La previsione è di vederla conclusa nel 2026, a 100 anni dalla morte del suo creatore.
Casa Battló
Passeig de Gracia, 43 Barcellona

Casa Battló, dettaglio del terrazzo
Casa Battló (si pronuncia Baglió) non fu costruita da Gaudà , bensì completamente ristrutturata in ottica modernista dopo l’acquisto da parte della famiglia Battló, industriali tessili e molto in vista in città . Passeig de Gracia era da poco divenuta una delle vie principali di Barcellona, e molte famiglie benestanti facevano a gara per trasferirvisi.
Gaudà lavorò alla casa dal 1904 al 1906, rendendola un’opera d’arte unica al mondo. La casa è estremamente funzionale e, come in tutte le opere di questo architetto, i richiami al mondo della Natura sono continui. In particolare a Casa Battló si trovano molti elementi del mondo sottomarino.
In un itinerario a Barcellona questo luogo è assolutamente da vedere.
Casa Milá (La Pedrera)
Passeig de Gracia, 92 Barcellona
Come Casa Battló, anche Casa Milá è un’abitazione privata, questa volta costruita da zero dal GaudÃ. Si trova sempre nella zona di Passeggi de Gracia, ad indicare quanto questa zona della città fosse attrattiva. Casa Milá nacque fra mille polemiche: Gaudà cambiò il progetto molte volte a lavori iniziati, senza contare che l’Ayuntamiento de Barcelona multò la famiglia Milá perché l’ abitazione era più grande del previsto e occupava una parte di suolo pubblico. Il suo stesso soprannome, La Perdera, ossia “la pietraia”, ci parla del disprezzo e dell’ invidia che circolava intorno alla costruzione di questa casa monumentale. E’ piuttosto diversa da Casa Battló, e il terrazzo è qualcosa di impressionante.
Casa Vicens
Carrer de les Carolines, 20 Barcellona
Casa Vicens è relativamente una novità , in quanto aperta al pubblico solo dal 2017. E’ stato il primo progetto per una abitazione privata, gli albori del genio di Gaudi e secondo me decisamente la più bella. La Natura è sempre al centro, ma i molti richiami in stile arabo e orientale le donano un fascino esotico che le altre costruzioni non hanno. Anche il quartiere in cui si trova è ben lontano dalle grandi vie dove sorgono altri edifici modernisti, ma è una zona della città che vale davvero la pena vedere, ottima per lo shopping e per incontrare molti locali super trendy.
Parc Güell
Carrer d’ Olot, 5 Barcellona
Altro must da vedere a Barcellona, il Parc Güell doveva essere una lottizzazione con diverse abitazioni, che in realtà non sono mai state acquistate per mancanza di compratori. Rimangono la casa del custode, la portineria e le aree comuni, come il cortile sopraelevato e il grande parco circostante. L’ area detta Parco Monumentale, con ingresso a pagamento, comprende le costruzioni moderniste di Gaudì, con appunto le due piccole abitazioni, la scalinata con la famosa salamandra, uno dei simboli di Barcellona, e il bosco di colonne che sorregge il cortile superiore. Questa zona è sicuramente da visitare, ma non dimenticate di fare una passeggiata in quella che invece è la parte pubblica del parco, e dove comunque Gaudi ha lasciato il segno: lunghe panchine i cui schienali sembrano dorsi di draghi e colonnati come radici rampicanti sono le sue firme, e sono gratis.
TRAVEL TIPS: a parte Casa Vicens, ancora poco presa di  mira dal turismo di massa, per tutte le altre opere di Gaudà vi consiglio di acquistare il biglietto in anticipo dai siti dedicati: essendo molto gettonate le file possono essere interminabili! In alternativa potete valutare l’ opportunità di acquistare il Barcelona City Pass.
Cosa vedere a Barcellona: il Recinto Modernista de Sant Pau
C. Sant Antoni Maria Claret, 167 (cantonada C. Cartagena)
Un luogo da vedere a Barcellona che vi consiglio di cuore è il Recinto Modernista de Sant Pau. Si trova molto vicino alla Sagrada Familia, quindi si possono vedere nella stessa giornata.
Uno dei vanti di Barcellona sin dal Medioevo era la presenza di ospedali. All’ inizio del 1400 i sei ospedali della città confluiscono nell’ unico grande ospedale Hospital de la Santa Creu, nel quartiere Raval. Agli inizi del 1900, 5 secoli dopo, Barcellona sente la necessità di costruire un ospedale adeguato alla crescita demografica della città e, grazie alle donazioni del banchiere Pau Gil e al genio di LluÃs Domènech i Montaner, nasce l’ Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, un’ opera incredibile e di proporzioni colossali, che in effetti rimane incompiuta secondo il progetto ufficiale, ma che è stato l’ ospedale della città di Barcellona fino a 10 anni fa. Ti stai chiedendo che interesse ci possa essere nel visitare un ex ospedale? Perché non hai mai visto il Recinto Modernista de Sant Pau, nome attuale dell’ area che è stata trasformata in polo museale. Il senso estetico e la grande visione di Domènech i Montaner l’hanno reso un luogo speciale, un monumento modernista da non perdere a Barcellona. Ah, Domènech i Montaner è stato uno dei maestri di Gaudà e di tutti i grandi del modernismo catalano.
Cosa vedere a Barcellona in 6 giorni: strade, quartieri e piazze famose
Barcellona è una città molto gettonata dai turisti, ma comunque molto vivibile. Uno dei modi più gradevoli di conoscerla è proprio facendo lunghe passeggiate. Ecco che allora fra le cose da vedere a Barcellona ci sono i lunghi viali, le piazze e i quartieri storici.
Dalla Rambla a Plaza de Catalunya

Plaça Catalunya
Storica strada pedonale che congiunge Plaza Catalunya alla zona del porto, la Rambla è uno di quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita. Ristoranti,venditori ambulanti, artisti di strada animano perennemente la Rambla, trasformandola in una delle zone più vive e frequentate della città . Al punto da essere stata scelta come sede per un attentato terroristico, il 17 agosto 2017.
Da allora le misure di sicurezza sono aumentate, e gli accessi alla strada sono bloccati da spartitraffico in cemento e camionette della polizia, ma l’anima della città non è cambiata, e la Rambla è rimasta il cuore di Barcellona. Lungo la Ramala si trova anche il famoso mercato coperto La Boqueria, che ti travolgerà col suo tripudio di colori e odori di ogni genere. Alla fine della Rambla, percorrendola verso ovest, si arriva a Plaza Catalunya, uno dei punti nevralgici della città , dove si incrociano importanti strade e che quindi troverai perennemente affollata.
Barrio Gotico
Dalla Rambla si accede a questo storico quartiere cittadino, di matrice romana, che costituiva il nucleo centrale di Bercino, l’antica città romana da cui poi nacque Barcellona. È un quartiere da godere col naso all’insù, poiché l’architettura gotica gioca molto sull’altezza. Ti consiglio di passeggiare nel Barrio Gótico verso il tramonto, quando la luce radente avvolgerà di mistero le sue strette viuzze.
Barceloneta
Le spiagge di Barcellona sono parte integrante della città . Il porto di Barcellona, il suo sbocco sul mare, è sempre stato uno dei più importanti del Mediterrano. Anche il lato più turistico del porto si è sviluppato incredibilmente: qui sorgono il bellissimo Aquario de Barcelona, ottima meta se viaggi con bambini, e una miriade di localini, ristoranti, pizzerie alle spalle delle spiagge sempre affollate. Non aspettarti paesaggi caraibici, sempre di Mediterraneo si tratta, ma la zona è davvero molto piacevole per passare qualche ora, fare un bagno rinfrescante e prendere un aperitivo.
Montjuic
Descrivere in poche righe Montjuic e tutto quello che c’è da vedere è impossibile. Montjuic è un mondo a parte, con la sua Fortezza, i giardini botanici in cui passeggiare per ore, gli impianti sportivi utilizzati alle Olimpiadi del 1992…Per vedere questa zona di Barcellona servirebbero due giorni. Noi abbiamo fatto una scelta, concentrandoci su poche cose. Come suggerisce il nome, Montjuic è un monte e il suo nome significa “monte degli ebrei”. Sorge alle spalle del porto, e si può raggiungere a piedi o con i mezzi. Il modo più divertente è sicuramente salire con la funicolare e poi con la teleferica. Se passate una giornata sul Montjuic non dimenticate di tornare in città con l’ autobus 150 e di fermarvi ad assistere allo spettacolo della Fontana Magica di Montjuic: giochi d’ acqua , luci e musica illuminano tutta la via (orari dello spettacolo: in inverno alle 20, in estate alle 21-21,30)
Tibidado
Questo è il nostro rammarico. Non essere riusciti a salire sul Tibidado. È piuttosto decentrato rispetto al centro di Barcellona, trovandosi oltre al Parc Güell. Sappiamo che è il monte più alto di Barcellona, e che ospita un parco, la basilica del Sacro Cuore di Gesù e un parco divertimenti con una bellissima terrazza panoramica.
Cosa vedere a Barcellona in 6 giorni: il mito sportivo del FC Barcelona
Non sono un’appassionata di calcio, e nemmeno i nostri bambini (insomma, avete capito chi ama il pallone a casa nostra, per esclusione!) eppure la visita al Camp Nou, lo stadio della società calcistica del Barcellona, è stata molto coinvolgente ed appassionante.
La storia della società affonda le radici alla fine del XIX secolo, e gli avvenimenti politici e storici della Spagna del XX secolo hanno avuto effetti anche sullo sport catalano. Il grande museo racconta con immagini dense di passione la vita della società , dei dirigenti e dei giocatori che hanno militato nella squadra. Sono esposti anche tutti i trofei collezionati in più di 100 anni di storia del calcio. Il tour dello stadio è completo: si passa infatti dagli spogliatoi, al rettangolo di gioco fino alle tribune, comprese le postazioni della stampa e dei giornalisti sportivi. Anche se non ami il calcio inseriscilo fra le cose da vedere a Barcellona: anche questo fa parte della storia della città .
Come puoi immaginare 6 giorni a Barcellona si riempiono facilmente! La città è molto grande, ma la rete metropolitana, dei treni e degli autobus è veramente capillare e ti porterà ovunque non arriveranno le tue gambe!
Hai solo un week end? Potete leggere visitare Barcellona con i bambini
Se arrivi aereo può interessarti anche come raggiungere Barcellona dall’aeroporto.