Cosa vedere a Berlino, la capitale tedesca, in tre giorni. Qui troverete un itinerario diviso in giornate con i punti di interesse da non perdere in città .
Appena rientrati dal nostro viaggio a Berlino, cerco di radunare le idee e mettere ordine fra le tante cose viste in città . Abbiamo scelto di visitare Berlino in 3 giorni senza i bambini: gli argomenti trattati da molte attrazioni in città sono totalmente inadatti a bambini dell’età dei nostri figli. Inoltre volevamo visitare l’isola dei Musei, che per loro si sarebbe tramutata in una noia mortale. A conti fatti è stata la scelta giusta, anche se Berlino offre molto anche per un pubblico under 10, soprattutto nel periodo natalizio quando praticamente ogni piazza si illumina di mercatini, piste di ghiaccio e molto altro. La città è enorme, ma fortunatamente molti dei principali punti di interesse di Berlino sono localizzati in un’area abbastanza ristretta, in cui però è necessario tornare più volte. È infatti impensabile visitare tutta la zona centrale in un giorno solo, a meno che non si sia disposti a sacrificare molto. Cercherò di dividere l’itinerario in giornate, piuttosto che fare un elenco di cosa vedere a Berlino in 3 giorni, anche per dare un’idea del tempo che occorre e degli spostamenti.
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Cosa vedere a Berlino, giorno 1
Il nostro itinerario a Berlino comincia dal Reichstag . È il palazzo del Parlamento tedesco, imponente con l’enorme colonnato della facciata principale. È possibile visitare l’intero edificio gratuitamente, ma è necessario prenotare con un certo anticipo. Inoltre in caso di assemblee straordinarie del Parlamento, le visite possono essere annullate. Se si ha poco tempo ci si può limitare a visitare la cupola, sempre gratis ma sempre registrandosi.
Visitare la cupola del Reichstag e fare colazione al Käfer Café
Gli ingressi sono a fascia oraria, ed è necessario superare i controlli di sicurezza. Per questo è richiesto di arrivare circa 15 minuti prima dell’orario concordato.
La cupola è una enorme struttura in vetro e acciaio che permette di ammirare Berlino dall’alto. Diversi pannelli raccontano la storia della città .
Vicino alla cupola, sul terrazzo, si trova anche il Käfer, caffè e ristorante per una colazione superlativa. Anche in questo caso è necessario prenotarsi con almeno 48 ore di anticipo compilando il forum sul sito web del ristorante.
Una volta scesi dalla cupola consiglio di dedicare qualche minuto al tratto del fiume Spree che scorre di fianco al Reichstag. Sulla riva sorgono 7 croci bianche, a ricordo di altrettante persone uccise nel tentativo di attraversare il confine tra Berlino est e Berlino ovest.
Proprio di fronte, sull’altra sponda del fiume, sorge un edificio in cemento e vetro raggiungibile attraverso un ponte pedonale: è il monumento commemorativo ai caduti russi della Seconda Guerra Mondiale.
La Brandeburger Tor
A poche centinaia di metri dal Reichstag troviamo la Porta di Brandeburgo, simbolo indiscusso della città reale. Voluta da Federico Guglielmo II di Prussia, fu inaugurata nel 1791. È costituita da 5 colonne di ispirazione dorica e divide il quartiere Mitte a est dal quartiere Tiergarten a ovest. È sormontata da una gigantesca quadriga in bronzo, che Napoleone tanto per cambiare si portò a Parigi nel 1807. Ma appena 7 anni più tardi i prussiani la riportarono al suo posto.
Durante la Guerra Fredda la Porta di Brandeburgo diventa uno dei simboli della città divisa. Il Muro infatti passava proprio qui, lasciando la Porta a Berlino Est. La bella Pariser Platz, alle spalle delle colonne e inizio del viale Unter den Linden, faceva parte della “linea della morte”.
Il memoriale dell’ Olocausto
Guardando la Porta proseguire verso destra. A poche centinaia di metri è stato costruito il Memoriale dell’Olocausto. Si tratta di una installazione costituita da 2711 blocchi di cemento, i primi alti solo qualche decina di centimetri, ma che diventano alti metri muovendosi verso il centro del memoriale. Lo spazio fra i blocchi si fa sempre più angusto, aumentando il senso di inquietudine nel visitatore. È con una forte sensazione di oppressione che scendiamo a visitare il museo sottostante. È costituito da 6 stanze che narrano il come, il chi, il dove dell’ Olocausto.
Il museo ripercorre la storia dall’ approvazione delle leggi razziali fino alla cosiddetta soluzione finale. Le immagini e i fatti raccontati sono molto forti.
L’ingresso è gratuito, l’audioguida (molto ben fatta) costa 3 euro. Per visitare tutto il museo occorrono circa 2 ore.
Alte Nationalgalerie e Neues Museum
Decidiamo di fare una pausa dalla storia recente di Berlino, e ci dirigiamo verso l’isola dei Musei.
L’isola dei Musei è una vera e propria isola in mezzo al fiume Spree, nel quartiere Mitte.
Ospita diversi musei di grande pregio, così importanti da essere dichiarati Patrimonio dell’Umanita. Vederli tutti e in modo accurato richiede almeno due giorni interi e tanta, tanta passione per diverse forme d’arte. Noi siamo appassionati ma non così tanto, quindi abbiamo scelto di vedere tre musei: due durante il primo giorno e il terzo il giorno successivo. Nell’economia della giornata ci diamo alcune ore di tempo da dedicare ai primi due musei.
Cominciamo con la Alte Nationalgalerie, attratti dalla sala dell’Impressionismo. Il resto dei tre piani della galleria ospita una collezione di dipinti del modernismo tedesco e alcune sculture. Decidiamo quindi di passare al secondo museo, adiacente alla Nationalgalerie: si tratta del Neues Museum, che ospita la famosa collezione di arte egizia.
Alexander Platz
Dopo diverse ore passate nelle ricche sale dell’isola dei Musei, siamo nuovamente pronti a stare all’aria aperta. Partiamo quindi alla volta di una delle piazze più famose di Berlino: Alexander Platz.
Beh, non posso certo dire di averla vista, piena zeppa com’era di casette per i mercatini natalizi! Quel che è certo è che era affollata, e che c’era un bel rifugio dove cenare a base di cucina tedesca.
Nei pressi di Alexander Platz si può visitare la Torre della Televisione. Personalmente non ci siamo sentiti attratti da questa attrazione, ma ricorda molto la CN Tower di Toronto.
Cosa vedere a Berlino, giorno 2
Il secondo giorno del nostro itinerario a Berlino comincia ancora di buon’ora. L’intenzione è quella di visitare il Pergamom Museum. Seguendo le indicazioni del volantino preso il giorno prima all’Isola dei Musei, decidiamo di riservare gratuitamente l’ingresso per evitare eventuali code. Scelta l’ora di ingresso, la prenotazione è valida per i 30 minuti successivi.
Berliner Dom
Prenotiamo per le 10,30 così prima abbiamo il tempo di andare a vedere il Berliner Dom, il principale luogo di culto protestante dell’intera Germania. Si trova anch’esso sull’isola dei Musei, di fianco all’Altes Museum, affacciato sul Lustgarten.
Il duomo (così chiamato anche se non è sede vescovile) in stile neobarocco che vediamo oggi è del 1894, ricostruito dopo la demolizione di una chiesa neoclassica per volere di Guglielmo II.
Durante la Seconda Guerra Mondiale è stato pesantemente danneggiato e ricostruito.
La visita è interessante per due ragioni: la cripta e la cupola, visitabili con lo stesso biglietto di ingresso seguendo il percorso indicato all’interno del duomo.
Sotto alla navata sorge una grande cripta che ospita tutti i defunti della famiglia reale prussiana Hohenzollern. Alcune tombe risalgono al XVI secolo.
Salendo invece 270 gradini, è possibile raggiungere il camminamento esterno sulla cupola, a circa 90 metri di altezza. Da lassù la vista su Berlino è magnifica!
All’interno dell’edificio è ospitato anche un piccolo museo della cattedrale.
Il Berliner Dom si trova a Lustgartrn, 10178 Berlino.
Il biglietto di ingresso costa 7 €.
Orari delle visite: dalle 9 alle 19.
Per visitare la navata, la cripta, il museo e la cupola bisogna mettere in conto circa 1 ora.
Pregamon Museum
Da qui raggiungiamo il Pergamon Museum in meno di 5 minuti a piedi. Non c’è molta coda ma grazie alla nostra prenotazione passiamo comunque direttamente all’interno del museo.
Il Pergamom Museum ospita collezioni d’arte mesopotamica e islamica. Tre i pezzi da novanta: la Porta del Mercato di Mileto (originale al 60%, l’audioguida racconta dettagliatamente i lavori di restauro), la Porta di Ishtar, uno degli ingressi alla mitica città di Babilonia, e l’altare di Zeus di Pergamo (chiuso per restauro dal 2014 fino alla fine del 2020).
Non sono particolarmente appassionata di storia ma, vagando per le sale del Pergamom Museum, tutte quelle ore della mia infanzia passate a studiare Assiri, Sumeri e Babilonesi (incubo di tutti i ragazzini italiani) hanno finalmente avuto un senso.
Una grande mappa del Vicino Oriente mostra la ricchezza culturale e storica di quei territori, che purtroppo in tempi recenti sono invece stati teatro di conflitti.
La nostra visita di Berlino prosegue in un’altra area della città : ci spostiamo infatti un po’ più a sud, nella zona del Checkpoint Charlie. In quest’area di Berlino si potrebbe passare un giorno interno, tante sono le cose da vedere. Gli argomenti principali tornano ad essere i due leitmotiv della storia di Berlino: nazionalsocialismo e Guerra Fredda.
Mostra Topographie des Terrors
Cominciamo dalla mostra Topographie des Terrors, all’angolo fra Niederkirchnerstraße e Wilhelmstraße, la strada che ospitava la maggior parte degli edifici politici e amministrativi durante gli anni del Terrore e in seguito del Reich.
La mostra è suddivisa in cinque sezioni: La presa del potere nazionalsocialismo, Istituzioni del terrore (SS e polizia), Terrore e persecuzione nel territorio del Reich, SS e Direzione generale per la Sicurezza del Reich nelle zone occupate, Fine della guerra e dopoguerra.
L’ingresso è gratuito e viene fornita un’audioguida. In alternativa è possibile accedere al percorso audioguidato anche da smartphone e iPhone semplicemente connettendosi alla wifi della mostra e selezionando la lingua. L’audioguida dura circa 60 minuti, e i pannelli informativi mostrano tantissimo materiale fotografico e documenti relativi agli anni più bui della storia d’Europa.
Molte immagini sono terribili e angoscianti, sicuramente inadatte ai bambini e alle persone sensibili.
Trabant Tour e Checkpoint Charlie
Usciamo decisamente provati dalla mostra. Fortunatamente avevamo prenotato un’attività decisamente più divertente e leggera: un tour per la città alla guida di una vera Trabant.
Per chi non lo sapesse, la Trabant era l’ auto utilizzata nella DDR ossia la Germania Orientale. Di fatto era l’ unica auto fornita alla popolazione, in quanto economica e per alcuni versi indistruttibile. Il motore è un 595 cc per 25 cavalli. Insomma, una vera potenza.
Grazie a Trabi Safari, ancora oggi è possibile guidare una vera Trabant per le vie di Berlino, in un tour guidato a tratti esilarante. Diciamo che ci siamo sentiti un po’ i concorrenti della Corsa più Pazza del Mondo.
L’ agenzia Trabi Safari-Trabi World si trova in Zimmerstraße 97, a pochi metri dalla mostra Topographie des Terrors e dal Checkpoint Charlie.
Dopo aver visitato il piccolo Trabant Museum ( un paio di ambienti che ospitano diversi modelli di questa buffa automobile e che ne illustrano la storia e gli utilizzi), abbiamo partecipato ad un rapido briefing per familiarizzare con il nostro mezzo. Pochi minuti dopo eravamo a spasso per le vie di Berlino, con Matteo alla guida di una magnifica Trabant 601 grigio silver…wow! Seguendo la nostra guida, che comunica con le auto dei clienti tramite una ricetrasmittente, abbiamo percorso i luoghi salienti della Berlino Est attraverso i quartieri Kreuzberg e Mitte. A metà percorso ci siamo anche fermati ad un distributore per fare carburante e imparare qualcosa sul piccolo motore di questa auto speciale (stendiamo un velo pietoso sulle risposte che noi donne davamo alla guida, mentre tentava di farci capire come si ottiene la miscela benzina-olio…).
Potsdamer Platz
Al termine del tour in Trabant abbiamo esplorato i dintorni di Checkpoint Charlie e poi abbiamo raggiunto Potsdamer Platz, un’ altra piazza che è rimasta brutalmente segnata dal Muro di Berlino: essa in effetti non solo era tagliata in due dal muro (di cui rimangono alcuni frammenti) ma era a tutti gli effetti all’interno della striscia della morte. Vederla oggi, così sfavillante ed energica, rende quasi impossibile immaginarla solo qualche decennio fa. Sulla pavimentazione, ad imperitura memoria, scorre una doppia striscia di sampietrini che ripercorre il tragitto del famigerato muro.
Cosa vedere a Berlino, giorno 3
Il nostro itinerario a Berlino di tre giorni è gia pronto a terminare. Cosa vedere a Berlino per concludere il nostro breve viaggio?
East Side Gallery
Noi scegliamo di passare la mattinata alla scoperta dell’ East Side Gallery, il tratto più lungo di muro ancora in piedi e trasformato in un museo a cielo aperto dagli street artist di tutto il mondo. Più di un chilometro di Muro di Berlino completamente ricoperto di murales dai mille significati e dai mille volti. Il più famoso è certamente quello che riproduce il bacio fra Leonid Brezhnev, leader sovietico, e Erich Honecker, presidente della Germania Est, che nel 1979 festeggiavano i 30 anni della DDR.
Osservare la barriera del Muro di Berlino in questo punto della città è molto toccante. Una porzione è stata rimossa, così che è possibile vedere il fiume Spree e la ricca Berlino Ovest sull’ altra sponda, così vicina eppure così irraggiungibile. Ad una delle estremità del muro è possibile visitare anche il museo.
Berlin Story Bunker
Fra le cose che vale la pena vedere a Berlino inserisco anche la nostra prossima destinazione. Inizialmente ero un po’ scettica, pensavo a qualche trovata grottesca. Invece anche dal Berlin Story Bunker (Schöneberger Straße 23A) si esce con il cuore stritolato in una morsa e la testa pesante come un macigno.
Come è potuto accadere che Adolf Hitler sia diventato ciò che tutti sappiamo? E come è possibile che frotte di tedeschi lo abbiano seguito e appoggiato nella sua lucida pazzia? A queste e altre domande tenta di rispondere questa incredibile mostra esposta all’ interno di un vero bunker nazista, voluto dallo stesso Hitler nel 1942 e nascondiglio delle SS durante i bombardamenti alleati. Centinaia di fotografie originali (comprese quelle dell’ ispezione al Fuhrerbunker subito dopo il suicidio di Hitler) e documenti su una delle guerre più crudeli del pianeta.
L’ esposizione è divisa in due settori, con due biglietti di ingresso diversi. La prima si intitola “Hitler: come è potuto accadere?” e racconta in 38 sezioni tutta la vita del dittatore austriaco a capo della Germania. La seconda esposizione invece riguarda la storia della città di Berlino, a partire dal’ epoca dei re prussiani, passando per l’ antisemitismo e la Guerra Fredda, fino ai giorni nostri.
La visita di entrambe le esposizioni richiede all’incirca 3 ore.
Tiergarten e Zoo di Berlino
Come concludere l’ ultima giornata di un week end a Berlino? Con altri due dei suoi simboli: Il Tiergarten, polmone verde della città , con una passeggiata che alleggerisca gli animi; e lo Zoo di Berlino, il celeberrimo ed enorme parco zoologico. La visita dello zoo prende diverse ore, in alternativa si può optare per una passeggiata nei dintorni, zona ricca di negozi e attività commerciali, ottima per acquistare gli ultimi souvenir di Berlino prima di ripartire!
Visitare Berlino, informazioni utili
Dove alloggiare e come spostarsi
Berlino è una città molto grande. Se si hanno pochi giorni a disposizione per visitare la città , è necessario alloggiare in un hotel piuttosto centrale, almeno entro i confini del quartiere Mitte. Questo permette di risparmiare un po’ di tempi sugli spostamenti con i mezzi pubblici per raggiungere i luoghi di interesse di Berlino. Noi siamo stati allo Sheraton Gran Berlin Esplanade: ottimo hotel, non centralissimo ma ottimamente servito da due linee di bus, il M29 e il 100. Il bus 100 passa molto vicino a tanti posti imperdibili di Berlino.
Altri mezzi pubblici da usare sono i treni, le cui stazioni sono indicate con una S, e la metropolitana, indicata invece con una U. Abbiamo notato come spesso le stazioni della metro e dei treni non siano poi così prossime ai punti di interesse. Abbiamo trovato molto più comodi e capillari gli autobus. Oggi grazie a Google Maps è semplicissimo individuare linee e fermate.
Per chi arriva in aereo, e quindi deve raggiungere il centro con i mezzi pubblici, consiglio di acquistare la Berlin Welcome Card: è una tessera di durata variabile da 24h a 6 giorni che comprende l’utilizzo di tutti i mezzi pubblici, compresi i trasporto dagli aeroporto di Tegel (zona AB) e Schoenfeld (zona ABC). Sono compresi anche molti sconti ad attrazioni e ristoranti, ed esiste una versione che comprende anche gli ingressi a tutti i musei dell’isola dei Musei. Per maggiori informazioni leggi la pagina di Musement sulla Berlin Welcome Card. Questa tessera consente anche di risparmiare tempo e ricerca dell’acquisto dei biglietti per i mezzi e di saltare le code nei musei.
Mangiare a Berlino
Per un italiano mangiare nella capitale tedesca può essere un’esperienza molto deludente. Ne avevamo gia avuto un assaggio durante il nostro itinerario in Baviera, ma nemmeno stavolta abbiamo voluto sottrarci assaggiando diversi piatti. Diciamo che abbiamo confermato la nostra idea sulla cucina tedesca, e che la monotonia è l’ingrediente più utilizzato. Fortunatamente in tutta Berlino prosperano ristoranti con cucina da tutto il mondo. La birra invece, quella non delude mai.
Come raggiungere Berlino dall’Italia
Voli diretti dall’Italia per Berlino sono disponibili dalle seguenti città : Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Milano, Napoli, Olbia, Palermo, Pisa, Rimini, Roma, Torino, Venezia.
Le compagnie aeree che operano voli diretti Italia-Berlino sono: Air Berlin, Alitalia, Blue Air, EasyJet, Eurowings, Germanwings, Ryanair e Vueling.
I voli per Berlino dall’Italia durano da 90 minuti a quasi 3 ore, a seconda dell’aeroporto di partenza. Gli aeroporti di Berlino sono due: Tegel e Schoenfeld. Come per altre città , quando si prenota le combinazioni dei voli possono prevedere l’arrivo in un aeroporto e la partenza dall’altro, quindi attenzione alle carte di imbarco!
Per chi desidera raggiungere Berlino in auto, bisogna ricordarsi di acquistare il bollino ambientale, che indica i requisiti di basso impatto ambientale dell’automobile. Berlino è stata la prima città in Germania ad applicare la richiesta del bollino ambientale. Per acquistare il bollino clicca qui.