Finalmente scrivo della mia città ! Che poi io non sono mantovana “di città ”, ma di provincia. Però, vuoi per lavoro vuoi per svago, vado a Mantova praticamente tutti i giorni. Quindi se non siete mai stati a Mantova qui trovate un itinerario da local perfetto per vederla per la prima volta. Ecco come trascorrere un week end a Mantova e dintorni.
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Week end a Mantova e dintorni
Prima di cominciare a raccontarre ciò che potrete vedere a Mantova, vi racconto un po’ di storia della città .
Mantova è stata Capitale della Cultura nel 2016 e il suo centro storico è Patrimonio dell’ Umanità UNESCO.
A Mantova si racconta una storia millenaria, che comincia dal Museo Archeologico di piazza Sordello: qui infatti si possono ammirare gli scheletri innamorati, meglio noti come Gli Amanti di Valdaro, due giovani scheletri di 6000 anni fa. Essi sono la prima testimonianza di insediamenti umani sulle rive del Mincio.
Ma a rendere Mantova celebre per l’ eternità ci ha pensato la nobile famiglia Gonzaga: prima Marchesi e poi Duchi, hanno portato Mantova allo splendore rinascimentale che ancora oggi si può ammirare nei magnifici Complesso di Palazzo Ducale e Palazzo Te, ma anche fuori città , con la corte di Sabbioneta e il Bosco Fontana.
E ancora piazze, laghi e molto altro fra le cose da vedere a Mantova.
Se cercate un itinerario per visitare Mantova e dintorni in un week end siete nel posto giusto.
Cosa visitare a Mantova cittÃ
Cominciamo con il dire che il centro storico di Mantova è piuttosto raccolto,quindi visitare Mantova a piedi o in bici è un’ottima idea. Essendo delimitata dai suoi laghi, non ha potuto espandersi più di tanto. Tutti i monumenti e le attrazioni sono facilmente raggiungibili a piedi. Il luogo più decentrato, fra quelli da vedere assolutamente a Mantova, è Palazzo Te, che dista appena 2 chilometri da piazza Sordello, punto di partenza ideale della nostra visita.
Questo itinerario toccherà i principali palazzi storici e le piazze.
Cosa vedere a Mantova da piazza Sordello a piazza Virgiliana
La prima cosa che vi consiglio di fare per visitare Mantova – se siete arrivati in auto- è parcheggiare nei pressi di piazza Sordello. A questo proposito leggete Dove parcheggiare a Mantova.
Il nostro viaggio alla scoperta di Mantova inizia da una delle due residenze dei Duchi Gonzaga: il Palazzo Ducale.
Palazzo Ducale si trova in piazza Sordello: ne occupa praticamente un lato intero. Palazzo Ducale ha origine da diversi edifici dapprima non comunicanti fra loro. La svolta arriva nel 1395, quando inizia la costruzione del Castello di San Giorgio, terminato nel 1406 e divenuto sede della famiglia Gonzaga insieme a Corte Vecchia e al Palazzo del Capitano. Ma ogni Gonzaga lascia una sua impronta e fa costruire nuovi appartamenti, e il Palazzo continua a mutare e ad ingrandirsi, fino a raggiungere la forma definitiva che conosciamo oggi. Si dice sia la seconda reggia d’ Europa per estensione, seconda solo al Vaticano.
Attenzione: non a tutti è chiaro che il Castello di San Giorgio è parte del complesso del palazzo. Ve ne renderete conto durante la visita, quando guardando fuori dalle finestre vi troverete fra torri e ponti levatoi.
Per visitare Palazzo Ducale è necessario acquistare il ticket all’ ingresso, sotto i portici di piazza Sordello. Nel week end c’ è sempre molta fila, prenotare è sempre la scelta migliore.
TRAVEL TIPS: Se pensi di vedere anche Palazzo Te valuta l’acquisto della Mantova Sabbioneta Card. Al costo di 20 € (ridotto 12-18 anni 8 €) comprende l’ingresso a tutti i musei di Mantova e Sabbioneta e alcuni trasporti.
Una delle sale più famose di Palazzo Ducale è la Camera degli Sposi, affrescata da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474.
La Camera degli Sposi, o Camera Picta, è ospitata in una delle torri del castello e da qualche anno (dal terribile terremoto del 2012) serve un biglietto a parte per visitarla, sempre acquistabile o prenotabile in biglietteria.
La Sala dei Fiumi, l’ appartamento dei Nani, i giardini pensili e la basilica palatina di Santa Barbara sono fra i luoghi imperdibili di Palazzo Ducale.
Se visitate Mantova con i bambini, potete prepararli alla visita leggendo “I nani di Mantova” di Gianni Rodari.
Una volta usciti da Palazzo Ducale potrete immediatamente entrare nel Duomo, che si affaccia sempre su piazza Sordello.
Rimanendo in piazza Sordello vi consiglio di dedicare 10 minuti all’area archeologica, riconoscibile per il muro in pietra che la circonda. Qui dentro si celano bellissimi mosaici di epoca romana appartenenti a una domus, venuta alla luce durante alcuni scavi nella piazza.
Lasciata piazza Sordello e imboccate via F.lli Cairoli, alla sinistra del Duomo per una breve deviazione e raggiungerete piazza Virgiliana.
Piazza Virgiliana, sebbene sia comunque in pieno centro, è poco frequentata dai turisti. Si tratta di un grande parco cittadino con fontane, vialetti e un grande monumento a Virgilio, che nella Divina Commedia dantesca confessa le sue origini mantovane:
Mantua me genuit
Qui potrete trovare un po’ di riposo e relax. Se viaggiate con i bambini potete lasciarli liberi di sfogarsi nei due bei playground presenti.
Cosa visitare a Mantova: piazza Erbe, Sant’Andrea e le Pescherie di Giulio Romano
Raggiungete piazza Erbe (tornando in piazza Sordello e svoltando a destra, oppure percorrendo via Cavour). Questo è un altro luogo ricco di punti di interesse.
Troverete infatti la particolarissima Rotonda di San Lorenzo, uno dei simboli di Mantova. Si tratta di una chiesa a pianta circolare, edificata attorno all’anno 1000 per volere di Matilde di Canossa.
La piazza è delimitata da altri due importanti palazzi duecenteschi, il Palazzo del Podestà e il Palazzo della Ragione. Qui sorge anche la Torre di Luca Fancelli, meglio nota come Torre dell’Orologio, per il magnifico orologio astrologico che ospita anche il Museo del Tempo.
Gli altri lati di piazza Erbe sono costituiti da portici, fra cui quelli della Casa del Mercante, edificio facilmente riconoscibile per lo stile arabeggiante. Fra le dieci curiosità su Mantova trovate anche questa storia.
Adiacente a piazza Erbe si trova la piccola piazza Mantegna, che ospita la basilica di Sant’Andrea. Edificata fra il 1472 e il 1490,la basilica di Sant’Andrea è costituita da un’unica maestosa navata con grandi cappelle laterali.
La volta a botte e la grande cupola la rendono davvero trionfale. È possibile visitare anche la cripta con visite guidate organizzate da volontari, dalle 15,30 alle 17,30. Nella cripta viene conservata la reliquia del Preziosissimo Sangue di Gesù, che viene esposta durante la processione del Venerdì Santo.
Dopo aver visitato la basilica, prima di dirgervi verso le Pescherie di Giulio Romano, vi consiglio di percorre via Verdi (alla destra di Sant’Andrea) dove troverete un angolo nascosto di Mantova dall’atmosfera parigina: si tratta di piazza Canossa, sulla quale si affacciano Palazzo Canossa (di proprietà della famiglia Colaninno), la chiesetta della Madonna del Terremoto e un’antica edicola in stile liberty.
Tornate verso piazza Erbe e percorrete via Spagnoli (dove troverete alla vostra sinistra la Loggia del Grano, attuale Camera di Commercio), via Orefici e via Pescheria fino a raggiungere le Pescherie di Giulio Romano. Si tratta di un porticato sul rio, il piccolo corso d’acqua che attraversa Mantova. Qui sorgevano le pescherie mantovane, e il rio fungeva proprio da via d’acqua per fare arrivare la materia prima in città . La struttura e l’edifico adiacente sono al centro di lavoro di restauro che renderanno nuovamente onore a questa opera del grande Giulio Romano.
Cosa visitare a Mantova e dintorni: Palazzo Te
Dopo Palazzo Ducale, Palazzo Te è la seconda dimora dei Gonzaga in città .
Palazzo Te si trova in Viale Te ed è raggiungibile a piedi dal centro di Mantova percorrendo via Principe Amedeo e la sua continuazione via Acerbi. Seguendo questa strada raggiungerete il lato del palazzo dove è ubicata la biglietteria.
Troverete quel che resta di un fastoso ingresso: un cancello sorretto da due grandi pilastri sormontati da aquile.
Palazzo Te era la residenza estiva della famiglia Gonzaga, e nel Rinascimento si trovava su un’isola circondata dalle acque del lago Paiolo. Oggi questo lago non esiste più, ma Palazzo Te è rimasto in tutta la sua magnificenza insieme all’ aura festosa che lo caratterizza. Gli ampi saloni, i giardini perfettamente simmetrici ricordano molto il progetto della città ideale.
Migliaia di visitatori ogni anno arrivano a Palazzo Te per vedere la Sala di Amore e Psiche e la Sala dei Giganti, dove la prospettiva si fonde facendo perdere il senso dello spazio e rendendo partecipe chi guarda.
Non limitatevi però a visitare il palazzo: al primo piano c’ è anche il museo, che ospita una strepitosa collezione mesopotamica e vari reperti egizi.
Mantova cosa vedere: rilassarsi sul lungolago o in barca
È ora di un po’ di riposo, giusto? Tornate in centro, magari sfruttando le navette gratuite che dal parcheggio di Palazzo Te portano verso piazza Sordello.
Le sponde dei laghi mantovani racchiudono il parco del Lungolago. Qui ci sono una ciclabile, molti alberi e panchine su cui sostare all’ ombra. Da qui partono anche le gite in battello per navigare sui laghi di Mantova e osservare la città da un punto di vista differente.
Consultate il sito delle Motonavi Andes per scoprire quale percorso fa al vostro caso: si può rimanere nei laghi davanti alla città , oppure raggiungere il Santuario delle Grazie o addirittura navigare verso il fiume Po. Ad ogni modo dedicate un po’ di tempo ad osservare la flora e la fauna del lago: cigni e fior di loto sono i veri protagonisti.
Le escursioni in battello hanno durata variabile a seconda del percorso, da un’ ora a tutta la giornata.
Sul lungolago si trovano anche un paio di punti di ristoro: il chiosco Papa’s, proprio davanti al Castello di San Giorgio, e il chiosco La Zanzara, che si trova già sulla sponda del lago Superiore e che offre tramonti indimenticabili.
Cosa vedere a Mantova e dintorni in bicicletta
Vi piacerebbe visitare i dintorni di Mantova in bicicletta? Uno degli aspetti che vede Mantova protagonista è la promozione del cicloturismo.
E’ noto il percorso ciclabile Mantova-Peschiera, che collega la città al Lago di Garda. Ma negli ultimi anni il Comune ha lavorato anche nella direzione opposta, congiungendo Mantova al Comune di Curtatone.
Quindi cosa visitare a Mantova e dintorni in sella alla bici? Vi propongo due mete: il Santuario della Beata Vergine delle Grazie e il Bosco della Fontana.
Il santuario delle Grazie
Il Santuario della Beata Vergine si trova in località Grazie, nel comune di Curtatone. Fu costruito nel 1399 per volere di Francesco I Gonzaga come voto alla Madonna per aver fermato l’ epidemia di peste che affliggeva la città . Per raggiungerlo si possono percorrere la ciclabile di via Cremona oppure un percorso che corre sulla riva del lago e del fiume Mincio, decisamente più agreste e suggestivo. In entrambe in casi il percorso è di circa 9 chilometri.
Il Santuario delle Grazie è un luogo particolare, permeato di beatitudine e senso di pace nonostante il suo aspetto un po’ pacchiano. Gli orari in cui è consentito l’ accesso (gratuito) sono dalle 7,30 alle 12 e dalle 15 alle 19,30 (chiusura anticipata in inverno).
Centrale nella vita del Santuario è il giorno dell’ Assunzione, il 15 agosto, giorno in cui le strade del borgo e il sagrato del Santuario si riempiono di Madonnari , che si sfidano a colpi di gessetti.
Bosco Fontana
Fra le cose da vedere a Mantova e dintorni metto anche il Bosco della Fontana.
La Riserva del Bosco della Fontana si trova in direzione opposta, nel comune di Marmirolo, e si raggiunge grazie alla ciclabile Mantova-Peschiera (si imbocca nei pressi del chiosco La Zanzara).
Bosco Fontana è quel che resta di una antica foresta che ricopriva tutta la Pianura Padana.
I Gonzaga acquistarono questa porzione di foresta nel XII e in seguito divenne la loro riserva di caccia. Il nome deriva da una risorgive dove fu appunto costruita la fontana. Nel ‘600 Vincenzo I Gonzaga fece costruire anche una palazzina, tutt’ ora presente ma visitabile solo in poche occasioni.
Il bosco invece è aperto tutti i giorni tranne martedì e venerdì, dalle 9 alle 19 nei mesi marzo-ottobre, 9-17 nei mesi novembre-febbraio.
Il Bosco della Fontana fa parte di un progetto di conservazione, quindi si vi si accede solo a piedi. Le bici possono essere lasciate nelle rastrelliere di fronte al cancello. Attenzione: nemmeno i cani sono ammessi! Dal centro città dista circa 6 chilometri.
Se non avete portato la vostra bici ovviamente potete noleggiarle! Per scoprire tutti i bike rent di Mantova cliccate qui!
Week end a Mantova e dintorni: Sabbioneta e San Benedetto
Se invece della bici preferite usare la macchina, vi propongo anche due mete un po’ più lontane.
Sabbioneta
La prima è Sabbioneta che, come Mantova, è Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Costruita per volere di Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta rappresenta la città ideale rinascimentale.
Per raggiungere Sabbioneta dovete seguire le indicazioni per Parma.
San Benedetto Po
La seconda meta è invece San Benedetto Po, sede di un magnifico complesso monastico benedettino: il Monastero del Polirone, fondato dal nonno di Matilde di Canossa più di 1000 anni fa. Sono visitabili i chiostri, il museo etnografico sito al secondo piano del complesso e la Chiesa Abbaziale, ristrutturata nel ‘500 da Giulio Romano e che fino al 1633 ha ospitato le spoglie di Matilde di Canossa.
Come raggiungere Mantova
Se arrivate a Mantova in auto, l’ uscita autostradale più prossima al centro è quella di Mantova Nord, sull’autostrada del Brennero A22.
Nel caso vogliate raggiungere San Benedetto Po per visitare il Monastero del Polirone, fate riferimento alle uscite Mantova Sud o Pegognaga, sempre sulla A22.
Mantova è servita anche dai treni, anche su purtroppo non è ancora ben collegata. La stazione è prossima al centro, quindi potete poi proseguire a piedi. Molti treni sono adatti al trasporto di biciclette.
Dove mangiare a Mantova
La cucina mantovana è molto caratteristica, quindi vi consiglio di concedervi almeno un pranzo o una cena a base di tortelli di zucca, bollito misto e sbrisolona. Se volete qualche suggerimento leggete l’articolo sulle trattorie mantovane.