Il nostro tour di 10 giorni in Irlanda inizia praticamente da qui. Siamo arrivati solo ieri e siamo in piena fase di ambientazione (soprattutto con la guida a sinistra!)
Ci troviamo nella Contea di Mayo e Sligo, nell’ Irlanda dell’ Ovest. È una contea poco battuta dal turismo, ricca di siti archeologici antichissimi e alte scogliere che non hanno nulla da invidiare alle più note Cliffs of Moher.
Abbiamo scelto di alloggiare a Castlebar, cittadina che si trova in zona piuttosto centrale e buona base di partenza per escursioni in giornata.
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Cosa vedere nell’Irlanda dell’Ovest
L’Irlanda dell’ovest richiederebbe diversi giorni per essere visitata accuratamente. È una zona poco nota, ma grazie all’aeroporto di Knock-West Ireland potrebbe presto divenire una meta gettonata. Fra le cose da vedere in Irlanda dell’ ovest vi menziono un sito archeologico, una città e un luogo segreto.
Irlanda dell’ovest, cosa vedere: il Carrowmore Megalithic Cemetery
Visto che il tempo sembra buono (per essere in Irlanda eh!) partiamo alla volta del Carrowmore Megalithic Cemetery, nostra prima tappa in terra irlandese, nei pressi della città di Sligo.
Per dimensioni è il secondo cimitero megalitico più grande d’ Europa e risale a circa 4000 anni prima di Cristo. Le tombe visibili, circa una trentina delle 60 presenti in questo sito, sono dette boulder e hanno spesso dolmen centrali. Non è ancora un luogo molto frequentato nonostante l’ importanza del sito, ma c’ è comunque un continuo via vai.
Il costo del biglietto è: adulti 5 euro, family 13 euro. Rimaniamo subito bloccati dal primo acquazzone della giornata. In Irlanda è obbligatorio girare sempre con impermeabile o ombrello. Dovrebbero chiederne l’ esibizione in aeroporto insieme ai documenti.
Dopo qualche minuto partiamo a piedi seguendo la cartina fornita all’ ingresso. Io non avevo mai visitato un cimitero megalitico e non sapevo cosa aspettarmi. Fondamentalmente è una enorme distesa verde con grosse pietre organizzate in cerchi o sovrapposte, per dirla alla buona.
Da una tomba all’ altra ci spostiamo portando Luca nel passeggino. Tutto è molto agevole tranne un breve tratto dove entriamo in un pascolo e preferiamo portarlo in braccio per risparmiare alle ruote incontri poco piacevoli.
Si sta scoprendo ancora molto su questo posto e sul significato delle tombe: le posizioni sembrano non essere casuali. Ad esempio si sa che il sito 51 viene colpito dal raggi solari all’ alba del 31 ottobre, giorno di Halloween. Chissà che significato aveva questo giorno migliaia di anni fa!
Ovviamente quando raggiungiamo la sommità della collina, il punto più lontano dal bar e dalla biglietteria, veniamo sorpresi dal secondo acquazzone, decisamente più forte del primo.A nulla valgono kway, ombrelli e scarpe impermeabili . L’unico che si salva è Luca sul suo passeggino. Finiamo il nostro tour bagnati fradici. Troviamo ristoro nella struttura che ospita la biglietteria, dove ci sono anche il bar e un piccolo museo.
Cosa vedere in Irlanda dell’ Ovest: la città di Sligo
Lasciato il Carrowmore Megalithic Cemetery partiamo alla volta di Sligo.
Sligo è un incantevole cittadina, capitale della Contea omonima. Sorge sul fiume Garavogue, che passa proprio per il centro cittadino: il lungofiume con i bei ponti in pietra regalano scorci interessanti. Sligo è famosa per aver ospitato per anni il poeta William Butler Yeats e la sua famiglia, e ha alcuni punti di interesse che vale la pena vedere.
Innanzitutto la Abbazia di Sligo. La prima costruzione risale al 1252, ma un incendio la distrusse e fu ricostruita nel XV secolo. Qui è rimasto l’ unico altare realizzato prima della riforma protestante.
Con una gradevole passeggiata lungo il fiume in pochi minuti si raggiunge Hyde Bridge, il ponte presso il quale si può vedere il monumento commemorativo a Yeats, e sempre in zona il Yeats Memorial Building, dove una esposizione ripercorre la vita del poeta.
Sligo è ‘ molto pittoresca con i suoi edifici colorati.
Mangiamo un’ ottima pizza e proseguiamo la nostra passeggiata percorrendo il lungo fiume e alcune vie pedonali ricche di negozi
Riprendiamo la macchina e decidiamo di percorrere nuovamente un tratto della Wild Atlantic Way prima di tornare verso Castelbar.
Sligo e dintorni: Aughris Head
Il senso di libertà e solitudine che si prova viaggiando lungo le strade irlandesi è incredibile: pochissime automobili e ai lati della strada lo sguardo può spaziare per chilometri. Il paesaggio è costituito principalmente da pascoli e dolci colline punteggiate appena da qualche casa.
Cominciamo ad avvertire la necessità di una pennichella post prandiale così abbandoniamo l’Atlantic Way dirigendoci verso l’oceano. Arriviamo ad una bassa scogliera vicino ad alcune case e fermiamo la macchina.
Facciamo una passeggiata dirigendoci verso una spiaggia meravigliosa, c’è bassa marea e si può correre sul bagnasciuga per decine di metri davanti alla spiaggia delimitata da un basso muretto di pietra.
Ci sono un piccolo camping e un pub ricavato dentro un cottage tipico. Giochiamo un po’ sulla spiaggia e poi risaliamo in macchina a chiamare Matteo e Luca. Quindi tutti insieme ci dirigiamo al pub per concederci una lauta merenda a base di torte fatte in casa e pinte di Guinness.
Abbiamo scoperto Aughris Head. A malincuore lasciamo questo luogo sperduto che ci ha regalato un profondo senso di pace e libertà.
8 comments
Peccato che abbiate preso parecchia acqua ma ha reso così suggestivo il panorama. La foto in bianco è nero è stupenda come credo sia tutta questa zona dell’Irlanda.
Questo articolo mi ha rinfrescato la memoria, sono passata anch’io di lì durante il mio giro sulla Wild Atlantic Way ma purtroppo i ricordi iniziano già a sbiadirsi! Però mi ricordo che ridevo moltissimo per il nome della contea e per tutti i cartelli con scritto “Mayo”, mi immaginavo i barattoli di maionese (rido con poco :D). Concordo sul meteo (incubo, anche se anch’io sono stata abbastanza fortunata, ma quella pioggerellina subdola!!) e sulla bellezza dei paesaggi *_*
A me invece veniva in mente Richard Gere in Ufficiale e Gentiluomo…. Alias Zack MAYO 😻😻😻😻
Sapevo che nonostante kway e ombrello uno si agnasse ma credevo fossero solo leggende!
leggere della mia Irlanda, mi riporta subito la, l’ho dovuta lasciare da poche settimane e già vorrei tornare, ma per ora ci sono altri piani in ballo… Mi manca tantissimo e come dici tu, regala pace e serenità…
…e pensare che all’ inizio per me è stata un ripiego. Invece è proprio vero che i cieli d’ Irlanda fanno innamorare.
Che bello! Mi sembra di vedere Eva che corre sulla spiaggia. … suggestivo!
Pensa che c’ erano 18 gradi e un sacco di gente che faceva il bagno!