Ci è stato proposto di visitare le Langhe da un caro amico appassionato di vini. È stato un week end senza bambini, poiché lo scopo principale del nostro itinerario nelle Langhe era quello di visitare alcune cantine vitivinicole. Infatti le prime cose che vengono in mente quando si pensa alle Langhe piemontesi sono il barolo, il nebbiolo e varie sfiziosità gastronomiche. Tutto vero, ma le Langhe hanno una profonda storia, in cui politica e letteratura si mescolano fra le torri dei tanti castelli e i pregiati vigneti. Ma prima di parlare di cosa visitare nelle Langhe, diamo loro una precisa collocazione geografica.
Dove si trovano le Langhe? E cosa significa il nome? Le Langhe ( ovvero lingua di terra) sono il territorio compreso fra il fiume Tanaro e l’Appennino ligure. Si tratta di una regione storica che si trova fra le province di Cuneo e di Asti e confinano con altre regioni storiche del Piemonte meridionale, ossia il Monferrato e il Roero. Il cuore pulsante delle Langhe è senza dubbio la cittadina di Alba, nota in tutto il mondo per la Fiera Internazionale del Tartufo, che si tiene negli ultimi mesi dell’anno.
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Cosa visitare nelle Langhe in tre giorni
La storia delle Langhe è tanto ricca quanto travagliata: la vicinanza a Torino e alla Corte Sabauda, i personaggi politici e letterari che qui hanno avuto i natali hanno lasciato una forte impronta storica e culturale. Questo implica che gli itinerari nelle Langhe per scoprire questa magnifica regione siano molteplici: dalla visita di borghi e castelli con percorsi storico-letterari, a escursioni naturalistiche fino a tour enogastronomici. Qualunque sia il motivo della tua visita nelle Langhe, la bellezza di queste colline, con le vigne che sembrano ricamate sui crinali, ti conquisterà.
Cosa visitare nelle Langhe: passeggiare per borghi e castelli
Visitare le Langhe in tre giorni consente avere abbastanza tempo per dedicarsi alla visita di alcuni borghi e castelli. Barolo, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, La Morra, Serralunga, sono solo alcuni dei tanti paesini dove scoprire la storia delle Langhe.
Ogni collina ospita un paese, e quasi tutte un castello. Alcuni, come quello di Serralunga d’ Alba e di Grinzate Cavour, sono visitabili; altri invece, come quello di Castiglione Falletto, sono ancora di proprietà privata. La maggior parte sono di epoca trecentesca ma molto ben conservati.
Serralunga deve il suo nome alla disposizione delle abitazioni, allungate sul crinale di una collina come si trattasse davvero di una lunga serra che, grazie al suo microclima particolarmente favorevole , offre primizie e prodotti speciali.Al centro del paese, arroccato sul punto più alto della collina, sorge il castello di Serralunga d’ Alba, voluto a metà del Trecento dalla potente famiglia Falletti. Essendo rimasto lontano da eventi militari, è arrivato a noi perfettamente conservato. Più che un castello difensivo, la sua funzione era quella di controllare le attività produttive nei territori di proprietà dei Falletti: ancora oggi la vista dalle finestre del piano più alto regala una delle più belle vedute delle Langhe.
Il castello di Serralunga d’Alba è visitabile solo con visite guidate, che partono dalla biglietteria ogni 40 minuti circa. L’ accesso al cortile e al giardino è invece gratuito.
- Intero: € 6
- Ridotto: € 3 dai 18 a 25 anni e Possessori Torino+Piemonte Card
A pochi chilometri da Serralunga sorge il piccolo borgo di Castiglione Falletto, ed anche’ esso ospita un castello: si tratta di un maniero le cui origini risalgono al lontano 1191. Nel corso dei secoli è passato di famiglia in famiglia, fino ad essere donato alla famiglia Falletti. I discendenti dei Falletti lo hanno abitato per secoli.
Il castello di Castiglione Falletto è molto possente, con tre svettanti torri cilindriche. E’ considerato uno dei più affascinanti e segreti castelli delle Langhe, anche perché sono pochissime le persone che hanno avuto la fortuna di visitarlo. Essendo stato a lungo privato, era impossibile accedervi. Un primo accordo con il Comune , del 2015, ha permesso di aprire i giardini pensili, ma gli ambienti interni e le torri restano ad appannaggio esclusivo dei proprietari. Nel 2018 viene acquistato dalla famiglia Cavalletto, che intende ristrutturarlo per aprirlo finalmente al grande pubblico.
Anche il castello di Grinzane Cavour ha origine trecentesca ed è stato rimaneggiato più volte durante i secoli. Il restauro del 1961 lo ha riportato all’ aspetto originario, che è quello che possiamo apprezzare ancora oggi.Il più noto dei suoi proprietari è senza dubbio Camillo Benso Conte di Cavour, che fu sindaco di Grinzane tra il 1832 e il 1849. IL castello di Grinzate Cavour oggi ospita il Museo delle Langhe e dal 1999 anche l’ Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’ Alba. Qui ogni anno vengono battuti all’ asta i più pregiati tartufi abbinati ad altrettanto pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco. Pensate che quest’ anno un imprenditore asiatico si è aggiudicato un tartufo di 880 grammi per ben 85.000 euro. I proventi raccolti vengono destinati a diversi enti di beneficienza.
Il castello è visitabile tutti i giorni tranne il martedì dalle 10,00 alle 18,00
- Intero € 7,00
- Ridotti € 5,00 per gruppi oltre le 25 persone, over 65 anni e studenti
€ 4,00 scuole
€ 3,00 bambini dai 6 ai 14 anni - Audiogiuda €2,00
C’è poi ovviamente la bellissima e rinomata Alba, la cittadina più popolosa del territorio delle Langhe piemontesi, e ancora il piccolo borgo di Neive, sul confine con il Monferrato.
Anche Neive aveva un castello che però oggi non è più visibile. Ma passeggiare per le vie di questo borgo che si snoda ad anello lungo la collina è comunque un piacere. Ti consiglio di entrare nella Chiesa della Confraternita di San Michele: questa chiesa è cattolica ma utilizzata anche dalle comunità ortodossa e macedone, ed espone una vasta collezione di icone.
Cosa visitare nelle Langhe: escursioni a piedi, in bici o a cavallo e …
Cosa visitare nelle Langhe se non i suoi paesaggi dichiarati Patrimonio dell’ Umanità dall’ UNESCO? Una passeggiata nelle Langhe è estremamente piacevole in quasi tutti i mesi dell’ anno. Il territorio si presta ad uscite a piedi tra i vigneti: vi basterà imboccare uno dei tanti sentieri che dalle strade di paese si addentra o fra le vigne e le colline.
Ma nelle Langhe ci sono anche molti percorsi escursionistici adatti alla mountain bike per gli appassionati di ciclismo. Per trovare il percorso migliore affidati a questo sito, che si occupa di itinerari in bicicletta da più di dieci anni.
Se invece sei un amante dei cavalli e desideri visitare le Langhe in sella, qui trovi tutte le informazioni che ti servono sui centri ippici che organizzano uscite con questi splendidi animali.
Ma il modo forse più originale di visitare le Langhe è…con un volo in mongolfiera. Sono diverse le compagnie che offrono questo tipo di esperienza, davvero singolare e unica. Ammirare i paesaggi delle Langhe dal cielo offre sicuramente una prospettiva diversa, che permette di godere di dettagli non visibili in altro modo.
Cosa visitare nelle Langhe: le cantine vitivinicole e la cucina tipica
Le Langhe hanno un vero patrimonio in termini di prodotti enogastronomici. I vini qui prodotti sono conosciuti ed esportati in tutto il mondo, così come il tartufo bianco, re incontrastato della stagione autunnale. Se vuoi visitare le Langhe per scoprire i loro prodotti eccezionali puoi prenotare una degustazione in una delle tante cantine vitivinicole della zona, prestando attenzione a quali vini desideri conoscere. Infatti nelle Langhe la divisione fra le varie DOCG cambia da un versante all’altro della stessa collina!
Cosa visitare nelle Langhe: quattro cantine scelte da noi…
Come accennato, il nostro itinerario nelle Langhe di tre giorni nasce proprio come wine tour, durante il quale abbiamo intervallato la visita al territorio alla scoperta di ben quatto cantine. La nostra idea era quella di conoscere tutti i principali vini del territorio, e da questa intenzione è partita la nostra selezione.
Siamo partiti dal vino riconosciuto come il re incontrastato delle Langhe: il Barolo. Per scoprirne caratteristiche e storia ci siamo rivolti alla cantina Cascina Fontana di Perno. Il proprietario ci ha accolti in un ambiente elegante e , dopo averci introdotto alla storia del territorio e dei suoi vigneti, abbiamo potuto degustare alcuni dei suoi Baroli.
La seconda cantina che abbiamo visitato è invece a San Rocco Seno d’ Elvio, frazione di Alba. Qui l’ azienda Manuel Marinacci coltiva con passione uve dolcetto, barbera e nebbiolo da barbaresco. L’ ambiente è giovane e informale, i vini di grande qualità. La degustazione si svolge fra le botti.
Ci siamo poi spostati a Neviglie dove abbiamo conosciuto Roberto Garbarino, giovanissimo produttore di Moscato d’ Asti, Dolcetto d’Alba e Alta Langa. Oltre ad avere buonissime bottiglie, l’ aera degustazione si affaccia sulle Langhe offrendo un paesaggio da cartolina.
L’ ultima cantina che abbiamo visitato è quella del simpaticissimo Claudio Mo’. Cascina Carlot è una cantina a conduzione familiare immersa nelle colline fra Langhe e il Monferrato nel comune di Coazzolo, in provincia di Asti. Quando ci siamo stati la prima volta la degustazione è avvenuta in un capannone attrezzato alla meglio. La filosofia di Claudio è che il vino si produce prima in vigna e poi in cantina, e lavora duramente non solo ad ottenere ottimi prodotti, ma anche alla biodiversità e al risparmio energetico. i vini che produce sono diversi, fra cui Barbera, Grignolino, Langhe Nebbiolo, ma soprattutto si distingue per i moscati.
Tutti saranno lieti di raccontarti la storia del territorio, e scoprirai quanto il carattere dei produttori si rispecchia nei loro vini. Per chi vuole visitare le Langhe, una degustazione in cantina è d’obbligo. Ovviamente non le abbiamo visitate tutte nello stesso giorno (non sarebbe stato umanamente possibile!) ma suddivise nel week end. Per essere sicuri di poter gustare anche un bicchiere in più abbiamo optato per noleggiare un minivan con autista.
…e qualche buon ristorante!
Fra un vigneto e l’ altro se vuoi conoscere anche qualche piatto tipico piemontese e la cucina locale ti consiglio alcuni nomi che ci hanno soddisfatto. In un’ epoca in cui il cibo assume significati profondamente sociali, il bisogno di piatti che abbiano ancora il sapore della cucina della nonna, con gli stessi profumi e consistenze, è sempre più forte. Sedersi a tavola è stata vera condivisione. Durante il nostro itinerario nelle Langhe abbiamo provato quattro ristoranti, uno meglio dell’ altro.
Nella piccola località di Perno, frazione di Monforte d’ Alba, ci sono 70 abitanti e 2 ristoranti:
La Repubblica di Perno dove, oltre a insalata russa e vitello tonnato, servono anche la classica Finanziera (una zuppa di interiora di gallina). Un locale arredato modernamente, ma che rimane fedelmente ancorato alla tradizione culinaria langhese.
L’ Arco del Castello, locale molto accogliente e caldo, che propone ottimi tajarin al tartufo (in stagione) e antipasti sfiziosi, insieme al più classico piatto piemontese: il brasato al Barolo.
A Neive invece ti suggerisco il suggestivo Aromatario, locale molto chic ricavato dalla vecchia canonica dell’ attuale chiesa ortodossa. Volte in pietra e luci soffuse accompagneranno ottime battute di carne e antipasti a base di cardi.
Infine un locale più spartano ma altrettanto sfizioso, l’ autentica trattoria di Langa frequentata anche da “slowfoodisti”: il Bar da Renza a Castiglione Falletto. Questa osteria serve solo antipasti a base di salsicce e verza, insalate di ceci, peperoni al forno e tartare. La terrazza esterna offre una vista spettacolare sui paesaggi delle Langhe. La padrona ti offrirà prontamente un caldo plaid se vorrai approfittare della terrazza anche in autunno inoltrato, come abbiamo fatto noi.
Cosa visitare nelle Langhe: le famose panchine giganti, le Big Bench
Fra un bicchiere di vino e un piatto di tajarin al tartufo non dimenticare di cercare le panchine giganti delle Langhe! Non le conosci? Queste panchine giganti, posizionate in luoghi strategici, sono costruite dall’ artista e designer Chris Bangle, che risiede nelle Langhe da più di 10 anni.
La costruzione delle big bench fa parte di un progetto per promuovere il turismo locale, il BIG BENCH COMMUNITY PROJECT, che coinvolge artigiani langhesi e le comunità locali.
Le Panchine Giganti sono spesso conosciute per immagini, ma una volta che si siede su una di esse e si prova la sensazione di godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, si vive un’esperienza intensa, da condividere con gli altri. Le panchine sono fatte per rilassarsi, a differenza di una sedia o di una poltrona sono larghe abbastanza da accogliere uno o più amici. Sedersi su una panchina è un gesto sociale piacevole, e fare buon uso di tutta l’energia positiva che le Panchine Giganti emanano è la visione alla base del BIG BENCH COMMUNITY PROJECT.
Questa la visione di Chris Bangle. E posso dire che la sensazione che si prova è proprio quella di ritornare bambini: arrampicarsi, aiutarsi l’ un l’ altro a salire sulla panchina gigante e poi godersi il paesaggio, è stato un momento di grande condivisione.
Ad oggi le panchine costruite sono ben 59, quindi se vuoi trovarle devi darti da fare!
Langhe: quando andare, come raggiungerle e dove dormire
E infine qualche consiglio pratico.
Qual è il periodo migliore per visitare le Langhe? Noi abbiamo scelto l’ autunno inoltrato. Volevamo innanzitutto che la vendemmia e i lavori in cantina fossero finiti, per essere certi di avere tutta l’ attenzione dei produttori durante le nostre degustazioni. Guarda caso è anche la stagione dei tartufi, e le vigne sono incendiate dai colori dell’ autunno. Ma penso che un territorio così affascinante si sappia esprimere al meglio in tutte le stagioni. Avendo un clima prettamente padano eviterei i mesi più caldi.
Come raggiungere le Langhe? Per forza in auto, per avere la libertà di potersi spostare secondo i propri tempi da un luogo all’ altro. Alba si trova sulla autostrada A33 Asti-Cuneo.
E infine dove dormire per visitare le Langhe? Ogni borgo o cittadina ospita strutture ricettive. Dal punto di vista turistico il territorio è ben preparato all’ accoglienza. Noi abbiamo scelto di appoggiarci ad un appartamento a Perno, frazione di Monforte d’ Alba, nell’ azienda agricola Oreste Stefano, peraltro produttore di Barolo, Langhe Nebbiolo e Barbera d’ Alba, ma anche di un ottimo olio di oliva che abbiamo degustato e infine acquistato.
Questi sono i nostri consigli su cosa visitare nelle Langhe in tre giorni. Se ti è piaciuto l’ articolo condividilo sui tuoi social!
6 comments
E’ da un po’ che pensiamo a una trasferta nelle Langhe, e per piacere e per lavoro (il mio compagno ha un’enoteca) e il tuo articolo mi ha definitivamente convinta ad andarci presto, mi segno i tuoi suggerimenti. Pensavo ai primi giorni dell’anno, mi sembra l’ideale per brindare a colpi di Barolo
Un bel viaggetto sarebbe ..
Sfruttando un bel ponte lungo una visita alla città di Torino e un percorso enogastronomico nelle Langhe mi piacerebbe davvero =)
sai che non sono mai stata nelle Langhe? anzi, fino a pochissimo tempo fa non le calcolavo proprio, invece ultimamente sto leggendo un sacco dia rticoli su questa zona e mi viene voglia di partire!
Grazie per la guida, prossimamente mi dedicherò un weekend di tutto relax nelle Langhe e mi sarà davvero molto utile
Sono dei luoghi meravigliosi, ricchi di storia, natura e buon cibo. Mi piacerebbe vivere da quelle parti
Nel giro di pochi giorni è la seconda volta che vengo attratta da articoli sulla Langhe. Una zona che purtroppo non ho ancora visitato ma che mi piacerebbe molto vedere. Che sia un segno del destino a picchiettare sulla spalle e a dire: Cosa aspetti allora? Comincio a crederci! 😉