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CAMPANIA

COSA VISITARE A PAESTUM:TEMPLI E MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ANTICA POSEIDONIA

by Cristiana 15/11/2019
by Cristiana 15/11/2019 0 comment

Questa è la storia vera  di una donna (io) che organizza  una visita agli scavi archeologici di Paestum, per se e per i suoi colleghi, senza sapere  cosa va a vedere. Nella mia ignoranza a Paestum pensavo di trovare gente arrostita  da esplosioni vulcaniche… e invece  mi sono ritrovata in Magna Grecia. A dire il vero, la maggior parte delle persone che era con me si trovava nella stessa situazione. Se anche tu non sai cosa c’è da vedere a Paestum ma ti vergogni a dirlo, hai tutta la mia solidarietà e questo articolo è per te. Parla di cosa visitare a Paestum e come organizzare la visita.

Dove si trova Paestum e quando è stata fondata

La storia di Paestum ha radici lontane. Antica città della Magna Grecia, è uno dei siti archeologici meglio conservati d’Italia. Siamo in Cilento, in provincia di Salerno, e parliamo degli scavi archeologici di Paestum.

L’area archeologica di Paestum si trova nel comune di Capaccio-Paestum, circa 40 km a sud di Salerno.

Poseidonia era il suo antico nome, città dedicata a Poseidone, dio del mare. Le vicissitudini della città nel corso dei secoli sono tumultuose, con l’arrivo dei Lucani e infine dei Romani che la ribattezzano Paestum.

Paestum resta comunque un centro di una certa importanza fino al I secolo d.C. quando la costruzione della via Pompilia la taglia fuori dai traffici commerciali. Da questo momento il declino della città è inarrestabile, e nel corso dei secoli gli scavi archeologici di Paestum vengono completamente dimenticati.

A risollevarli dall’oblio ci pensano i giovani borghesi europei nel 1700, quando comincia la tradizione dei Grand Tour d’Europa, e in molti si dirigono proprio in Cilento per riscoprire i leggendari scavi archeologici di Paestum.

Incredibilmente, fino agli anni ’70 del secolo scorso, fra i Templi di Paestum pascolavano le pecore.

Cosa visitare a Paestum

L’area archeologica di Paestum sorge sulla piana del Sele, e ancora oggi il perimetro della città è ben identificabile grazie alle mura di cinta greche e poi lucane.

L’impronta greca è inevitabilmente riconoscibile da lontano grazie ai tre templi di Atena, di Nettuno e di Hera e, se non sei mai stato in Grecia, l’effetto wow è garantito.

Addentrandosi fra i templi di Paestum si possono riconoscere anche gli interventi romani, con le fondamenta delle case e il foro, che prese il posto dell’antica agorà.

Ma cosa si può visitare nell’antica Paestum?

I 3 templi di Paestum

Entrando nell’ area archeologica di Paestum ci si può avvicinare al tempio di Atena, normalmente il primo ad essere visitato grazie alla sua collocazione.

Templi Paestum, Atena

Paestum, tempio di Atena

Il tempio di Atena è l’unico di cui si ha la certezza che fosse dedicato proprio a questa dea: infatti le statuette votive rappresentanti l’antica dea della guerra e della fertilità furono ritrovate solo nei pressi di questa costruzione che, essendo piuttosto distante dal resto degli scavi archeologici di Paestum, non lascia adito a dubbi.

I Templi di Nettuno e Hera invece sorgono uno a fianco all’altro nel mezzo dell’antica città. I ritrovamenti indicano che i templi furono dedicati a questi dei, ma non vi è certezza sull’assegnazione. Si suppone che il più grande fosse dedicato a Nettuno, e l’altro a Hera.

Scavi archeologici paestum

Paestum, tempio di Nettuno

Il tempio di Nettuno, il più grande e meglio conservato, rappresenta la declinazione classica dello stile ellenico. È il più recente dei tre templi di Paestum, essendo stato costruito attorno al 460 a.C.,circa un secolo dopo quello di Hera.

Permette anche di capire come era organizzato internamente un tempio greco, ed è possibile addentrarsi fra le colonne.

Quando pensiamo a un tempio greco siamo abituati ad immaginare le colonne e il frontone, ma nell’antichità fra le colonne sorgevano pareti di legno, e all’interno era ospitata una stanza dedicata al culto. Inoltre le metope (i fregi del frontone) e le pareti erano completamente dipinti con colori sgargianti, che però normalmente non sopravvivono al trascorrere dei secoli.

In realtà oggi si pensa che il tempio di Nettuno fosse in realtà dedicato ad Apollo.

Per quanto riguarda invece il tempio di Hera, per lungo tempo è stato chiamato basilica, perché si dubitava della sua funzione di luogo di culto.

La polis

Molti elementi che costituivano l’antica Paestum sono ancora ben riconoscibili: le fondamenta delle abitazioni, suddivise in quartieri, e dove si possono riconoscere diversi dettagli molto caratteristici delle tipiche abitazioni romane; il Cardo e il Decumano, le antiche vie più importanti della città; il foro; una piscina.

Scavi archeologici Paestum

Il decumano

Il Museo archeologico di Paestum

All’interno del Museo archeologico di Paestum sono conservati centinaia di reperti ritrovati nei dintorni. Solitamente viene un po’ snobbato dai visitatori, e invece merita proprio di essere visto per avere un quadro più completo della storia degli scavi archeologici di Paestum. 

Il tesoro più importante e famoso, e anche molto suggestivo, è certamente la Tomba del Tuffatore.

Scavi archeologici Paestum museo

La sua particolarità sta nell’essere completamente affrescata all’interno, tradizione che non fa certo parte del mondo greco. Questo importante dettaglio ha datato la Tomba del Tuffatore al periodo lucano, che erano invece soliti dipingere anche l’interno delle case funerarie.

Cosa visitare a Paestum, tomba del Tuffatore

La Tomba del Tuffatore consta delle pareti della sala funeraria, esposte in una stanza dedicata in cui è possibile soffermarsi a lungo per ammirare e interpretare gli affreschi.

Come visitare Paestum

Dopo questo excursus su cosa visitare a Paestum, qual è il modo migliore per visitare questo antico angolo di storia? Decisamente con una visita guidata.

All’interno dell’area archeologica di Paestum i cartelli esplicativi sono pochi e scarni. Senza una guida ci si perde un po’ fra pietre che sembrano tutte uguali, senza contare che molti dettagli e aneddoti possono essere descritti molto meglio con l’aiuto di una persona esperta che può far immaginare Paestum ancora viva e vegeta.

Grazie alla nostra guida abbiamo conosciuto la storia incredibile del miele di Paestum: negli anni ’60,durante gli scavi del cenotaffio (monumento funebre privo dei resti della persona a cui è dedicato) in un anfora ipogea è stato rinvenuto del miele prodotto 2600 anni fa!

Cosa visitare a Paestum, cenotaffio

Cenotaffio interrato

Per la nostra visita guidata agli scavi archeologici di Paestum e al museo noi ci siamo rivolti a Gaia Guide, e siamo rimasti molto soddisfatti.

La visita guidata dura circa due ore. Per quanto riguarda il costo, abbiamo speso 130 euro per un gruppo di 15 persone.

Come raggiungere l’area archeologica di Paestum?

Per chi arriva in treno, la stazione di Capaccio-Paestum si trova a pochi minuti di passeggiata dagli scavi.

Per chi alloggia nella zona degli hotel di Paestum, il modo più semplice di arrivare è tramite un taxi.

Sei appassionato di archeologia? Allora leggi la storia romantica degli amanti di Mantova

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