Una delle opere che più mi ha colpito della nostra visita a Barcellona di una settimana è stata il Recinto Modernista de Sant Pau, rappresentante del modernismo catalano di cui però ignoravo totalmente l’esistenza.
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Cos’ è il modernismo catalano?
Il modernismo catalano è un movimento artistico che nasce in Catalogna attorno al 1880 e si esaurisce nel giro di pochi ferventi decenni con l’Esposizione Universale di Barcellona del 1929.
A Barcellona ha talmente tanta rilevanza da caratterizzare fortemente la città: oltre all’Ospedale de la Santa Creu i Sant Pau, tra le opere moderniste si possono annoverare Casa Battló, la Sagrada Familia e tutti i lavori di Gaudí, il Palazzo della Musica, sempre a firma Domènech i Montaner, Casa Amatler di Josep Puig i Cadafalch (a proposito, fate una sosta nel bar Amatler!) e molti altri.
Il modernismo catalano rimane però incastrato fra art nouveau e i movimenti successivi, e si spegne molto rapidamente, lasciando a Barcellona un grandissimo ed inestimabile patrimonio artistico.
Il Recinto Modernista de Sant Pau è un insieme di edifici modernisti che compongono l’ospedale di Barcellona
Sì, avete letto bene. Il Recinto Modernista de Sant Pau fino a 10 anni fa era ancora utilizzato per lo scopo per cui fu costruito: essere un ospedale.
Modernismo catalano nell’ospedale di Barcellona: quando arte e sanità si sposano
L’ Ospedale de la Santa Creu i Sant Pau nasce nel 1401 dalla fusione dei 6 piccoli ospedali allora presenti a Barcellona. La capitale catalana cresceva vertiginosamente dal punto di vista demografico, e la necessità di avere un ospedale con una buona gestione finanziaria divenne indispensabile. Ospedale de La Santa Creu era il suo nome originario, e sorge in pieno centro, nel barrio del Raval, in uno degli edifici più importanti del gotico civile catalano.
Dopo ben 5 secoli di onorato lavoro anche questa soluzione non è più sufficiente, e si pensa alla costruzione di un nuovo grande ospedale, moderno e avanzato come già se ne vedono in altre grandi città europee. Il problema primario è reperire i fondi necessari. Se non che nel 1896 viene a mancare un banchiere catalano residente a Parigi, che nel suo testamento scrive di lasciare tutti i suoi averi per la costruzione di un nuovo grande ospedale a Barcellona. Si tratta di Pau Gil.
Il 15 gennaio 1902 viene posta la prima pietra del nuovo centro ospedaliero, progettato dal grande Lluís Domènech i Montaner, genio del modernismo catalano. L’inaugurazione arriva solo nel 1930, con il progetto originale molto lontano dall’essere terminato.
Questo nuovo ospedale, grande esempio di modernismo catalano, è stato l’ospedale di Barcellona fino al 2009, quando viene spostato in una nuova sede.
È in quel momento che nasce il museo del Recinto Modernista de Sant Pau.
Recinto Modernista de San Pau: dove si trova
Il Recinto Modernista de Sant Pau si trova in calle Sant Antoni Maria Claret, 167 all’angolo con calle Cartagena.
È impossibile non notarlo, tanto è imponente. Inoltre si trova solo a poche centinaia di metri dalla Sagrada Familia, ed è possibile visitare i due monumenti nello stesso giorno.
Se arrivate con i mezzi pubblici la metro di riferimento è la L5 e la fermata è Sant Paù-Dos de Maig. Per quanto riguarda gli autobus dovete prendere uno dei seguenti: H8, 19, 47, 117, 192
Visitare il Recinto Modernista de Sant Pau
Visitare il Recinto Modernista de Sant Pau significa conoscere una delle maggiori opere di Lluís Domènech i Montaner, uno dei maggiori esponenti del modernismo catalano a Barcellona.
Stiamo parlando di un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO e sede di uno dei più importanti recuperi urbani di tutta la Spagna.
Il Recinto Modernista de Sant Pau si può visitare in 3 modi: liberamente, con audioguida e con visita guidata.
Francamente vi sconsiglio la visita libera: è vero che le sale sono ricche di pannelli informativi, ma la storia di questi edifici è talmente ricca e interessante che merita di essere ascoltata a fondo e con attenzione.
Noi abbiamo visitato il Recinto con l’ ausilio dell’audioguida, che purtroppo però non è disponibile in italiano.
Il fatto che nemmeno le visite guidate siano disponibili in italiano la dice lunga sul perché non avessimo mai sentito parlare prima di questo luogo che, ripeto, vale davvero la pena di essere visto.
Cosa vedere nel Recinto Modernista de Sant Pau
Come già anticipato, si tratta di un ex ospedale.
È strutturato in diversi padiglioni. Il numero dei padiglioni secondo il progetto originale doveva essere 48, ma la morte di Domènech i Montaner ( a cui subentrò il figlio) e la necessità di inaugurare la struttura obbligarono gli architetti a lasciarlo inconcluso.
Le assonanze con la storia della Sagrada Familia sono notevoli, non trovate?
La prima cosa che si nota, non appena si varca la soglia, è la bellezza.
La bellezza è la caratteristica distintiva di questo luogo. Secondo Domènech i Montaner, che aveva girato l’Europa e i suoi ospedali prima di mettersi all’opera, capisce che un paziente, per stare bene e guarire, ha bisogno di circondarsi non solo di medici validi e di un ambiente salubre, ma anche di vedere il bello.
La bellezza come cura.
E così, un degente che si affacciava alla finestra della sua stanza di ospedale si trovava in una delle zone più alte della città, dove l’aria era più pulita. Poteva contare su bellissimi giardini e ammirare le cupole vivacemente colorate dei padiglioni adiacenti.
Domènech i Montaner non lascia nulla al caso: sceglie accuratamente la posizione di ogni reparto per facilitare il lavoro dei medici e degli infermieri, perché gli spostamenti siano rapidi e privi di contaminazioni.
Ma pensa anche a chi vive lì intorno. Da fuori non sembra affatto un ospedale bensì un bellissimo quartiere. L’angolazione con cui vengono costruiti i padiglioni permette di nascondere tutto ciò che potrebbe risultare “molesto” a chi vive nei pressi dell’Ospedale de la Santa Creu i Sant Pau, oltre a permettere un perfetto ricambio di aria fra gli edifici.
All’interno del Recinto Modernista è ben segnalato il percorso di visita che porta il visitatore a scoprire alcuni padiglioni, l’edificio dell’accettazione e i sotterranei dell’ospedale. Alcuni padiglioni riproducono fedelmente gli arredi e le attrezzature mediche utilizzate nel ‘900.
Lungo i corridoi sono esposte foto d’epoca davvero incredibili, che mostrano la Barcellona di fine ‘800 quando sia il Recinto Modernista sia la vicina Sagrada Família era appena abbozzati.
Se desiderate vedere qualcosa di importante a Barcellona ma ancora poco noto al turismo italiano, allora scegliete questo gioiello del modernismo catalano.
La visita con audio guida al Recinto Modernista de Sant Pau dura circa 90 minuti.
Recinto Modernista de Sant Pau, orari e biglietti
Orari
Da aprile a ottobre
Lun-sab dalle 9,30 alle 19
Domenica dalle 9,30 alle 15
Da novembre a marzo
Lun-sab dalle 9,30 alle 17
Domenica dalle 9,30 alle 15
Le visite guidate sono invece ad orari fissi in base alla lingua. Per maggiori info cliccare qui.
Tariffe
Ingresso € 15 (gratuito sotto i 12 anni)
Ingresso con visita guidata € 20 (gratuito sotto i 12 anni)
Audiogiuda € 4
Il 23 aprile, il 24 settembre e ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.