Paesaggi bucolici, campi coltivati, fattorie dai grandi fienili. A soli 20 minuti di auto da Québec City, capitale dell’ omonima provincia del Canada orientale, Ile d’ Orléans è un angolo di campagna fuori città.
Come dice il nome, si tratta di un’ isola, unita alla terraferma da un ponte che attraversa il magnifico fiume San Lorenzo. Non che Québec City sia una città particolarmente caotica, ma una escursione all’ Ile d’ Orléans è una vacanza nella vacanza, un vero viaggio enogastronomico nei prodotti tipici del Québec, coltivati con cura e passione. A riprova di ciò, dovete sapere che il suo nome originario era Ile De Bacchus. Una forte testimonianza sulla vocazione dell’ isola.
Sì perché nella provincia di Québec, il cibo è una cosa seria. I prodotti utilizzati nei ristoranti che fanno cucina québecoise sono sempre prodotti canadesi, spesso del territorio circostante.
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Ile d’ Orléans, come raggiungerla
Ma torniamo all’ Ile d’ Orléans. Per raggiungerla da Québec City dovete uscire dalla città e andare verso est. Già dopo pochi chilometri troverete le indicazioni per l’ Île d’Orléans, che ben presto apparirà ai vostri occhi in mezzo al fiume. Si imbocca il ponte che la collega alla costa. Una volta attraversato ci si immette sul Chemin Royal, la strada che si snoda lungo tutta l’ isola per una sessantina di chilometri. Noi siamo arrivati qui verso mezzogiorno, momento ottimo per avere l’ appetito che serve ad affrontare il percorso.
Ile d’ Orleans, cosa fare e dove mangiare
Appena avrete attraversato il ponte, i vostri progetti di fermarvi solo un paio d’ ore e di fare solo qualche assaggio “perché sai, la dieta” andranno a farsi benedire. Prendetevi del tempo per l’ Ile d’ Orleans, perché se lo merita, e se lo meritano i produttori che lavorano qui. Lasciatevi incantare dai loro racconti, immedesimatevi nella loro vita qui…Noi abbiamo fatto quattro soste, dall’ aperitivo al dolce passando per la merenda.
⇒ Il ribes di Cassis Monna et filles
La nostra prima tappa all’ Ile d’ Orléans è stata Cassis Monna. È impossibile non vedere il grande fienile recuperato e riconvertito in negozio e bistrot, La Monnaguette. Sono coltivatori di ribes, e da questo piccolo frutto ottengono prodotti di qualità superiore, tra cui una crema di ribes (crème de cassis) che ha ottenuto diversi premi, ma anche vini e un ottimo gelato. Se siete amanti del vermouth e ci tenete a sposare prodotti italiani e canadesi, fatevi preparare un Monsieur Martini: 2/3 di gin, 1/3 di vermouth, un goccio di Crème de Cassis e un’ oliva di Cerignola. Un matrimonio perfetto!
Entrate nel negozio e dirigetevi al banco di assaggio, oppure acquistate qualcosa da consumare nel bel giardino con vista sul San Lorenzo. Nella tenuta c’ è anche un piccolo sito dimostrativo sulla produzione del loro liquore.
⇒ Raccogliere mirtilli da “Aux Trois Baies “
Un’ attività piacevole a cui ci si può dedicare sull’ Ile d’ Orléans, che piacerà molto anche ai bambini, è la raccolta della frutta. Dalle fragole ai frutti di bosco, sono molti i produttori che permettono ai clienti di scegliere la propria merce direttamente sulla pianta. Il vero chilometro zero, che da modo di rendersi conto di quanto lavoro stia dietro alla coltivazione della frutta. Noi ci siamo fermati da Aux Trois Baies a raccogliere mirtilli.
Le ragazze vi daranno un cestino e potrete recarvi nei campi a raccogliere i piccoli frutti. Alla fine peseranno il vostro raccolto. Non temete quando vedrete il cestino: per raccogliere un chilo di mirtilli bastano una ventina di minuti.
⇒ bere sidro alla Cidrerie Domain Steinbach
Un altro prodotto tipico di questa zona è il sidro. Praticamente sconosciuto in Italia (ma che abbiamo piacevolmente ritrovato in Normandia), si tratta di una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del succo di mela. Per degustarlo in ogni sua declinazione abbiamo fatto una sosta da Domain Steinbach : una magnifica vista sul placido San Lorenzo vi aspetta dal gazebo in giardino.
Potrete visitare il negozio e anche qui degustare molti dei loro prodotti, fra cui anche mostarde e gelatine prodotte con sidro e sciroppo d’ acero. Ma a rendere speciale la cidrerie è l’ offerta del cesto da pic nic: per 34 dollari avrete un cesto contenente due baguette, formaggio brie, un paté de viande a vostra scelta, tre assaggi di mostarda, una bottiglia di sidro e cinque assaggi. Supèrbe, per dirla alla francese. E fra le cose da fare all’ Ile d’Orléans, questa secondo me è imperdibile.
Ripreso il viaggio, godetevi la vista sul San Lorenzo e le case con giardini immacolati. Tutto sembra perfetto all’ Ile d’ Orléans, un piacere anche per gli occhi. Sulla punta orientale dell’ isola troverete un punto panoramico. Fate una breve sosta e salite sulla torretta: la vista da lassù è impagabile. Troverete anche una mappa e un cannocchiale con cui osservare altre isole che sorgono nel fiume.
⇒ il cioccolato della Confiserie Vielle Ecole
Subito dopo si trova il villaggio di St. François : qui troverete una chiesa con annesso cimitero (non vorrei sembrare macabra ma è veramente molto curato e bello da vedere) e due cioccolaterie. Noi abbiamo scelto la Confiserie de la Vielle Ecole, ubicata in una vecchia scuola appunto, eretta nel 1830 e oggi classificato come edificio storico.
Qui abbiamo fatto incetta di stecche di cioccolato artigianale, lecca lecca e altri dolcetti che vi ricorderanno la vostra infanzia. Trovate anche caramelle e liquirizie, ma soprattutto troverete diversi tipi di fudge, il dolce tipico americano a base di cioccolato, burro e latte condensato.
Da questo punto in poi si percorre il lato sud dell’ Ile d’ Orléans. Vi sono molte fattorie con cavalli e mucche, e qualche villaggio con diverse gallerie d’ arte e botteghe artigiane. I B&B e le gites dell’ isola sono su questo tratto del Chemin Royal, così come le zone residenziali degli abitanti dell’ isola.
Una sorpresa vi attende quando lascerete l’ isola: attraversando il ponte, infatti, godrete di una vista spettacolare sulle Cascate Montmorency.
L’ aria di pace e tranquillità che si respira qui, il buon cibo e l’ ospitalità della gente rende l’ Île d’ Orléans un luogo indimenticabile e tappa obbligata durante un soggiorno a Québec City.
5 comments
il quebec mi è rimasto nel cuore per la sua bellezza fascino e naturalezza estrema che bella esperienza avete fatto
una curiosità: il sidro in canada si serve nelle tazze o nei bicchieri?
io in bretagna ero rimasta stupitissima di vedere i tavoli apparecchiati con le tazze
Si serve nei bicchieri! E, come il vino, ogni tipo di sidro ha una temperatura di servizio ideale. Io non l’ avevo mai bevuto prima, e sinceramente non tutti mi sono piaciuti. E’ sicuramente una bevanda da conoscere e con dietro una grande cultura. Ma nelle tazze lo servono caldo tipo punch?
Io non mi capacito di essermi persa una perla del genere! Io che amo il cidro e che un Monsieur Martini me lo sarei bevuto più che volentieri!!!
Daniela abbiamo scoperto un paese gigantesco,come si fa a fare tutto?? L’ unica soluzione sarebbe di andarci a vivere!!