Quando ho accettato l’ idea di andare in Irlanda, ho cominciato subito la ricerca di qualche luogo particolare e, fortunatamente, mi sono imbattuta nelle Isole Aran.
Le isole Aran compongono un piccolo arcipelago di isole nella baia di Galway e sono l’Irlanda che non ci si aspetta. La comunità che le abita è rimasta a lungo isolata, quindi ancora oggi la cultura è abbastanza conservata. È rimasta una delle poche enclavi del gaelico, l’ antica lingua parlata in Irlanda.
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Isole Aran, come arrivare?
Per arrivare alle isole Aran è necessario prendere il traghetto.
I traghetti per le isole Aran salpano da due porti:
➡️ Rossaveal, lungo la costa a ovest di Galway
➡️ Doolin, nota località nei pressi delle Cliffs of Moher.
Se alloggiate a Galway e avete intenzione di tornarci dopo l’ escursione alle isole Aran, la località più comoda è senz’ altro Rossaveal.
Se, al contrario vi trovate a sud di Galway, prendete in considerazione di partire da Doolin, anche se la traversata è più lunga.
Cosa vedere alle isole Aran in un giorno
Le isole Aran sono poco densamente abitate, e sono rimaste pressoché autentiche. Scogliere scoscese, pascoli, spiagge sabbiose sono i paesaggi che accolgono il visitatore che sbarca in questo luogo remoto.
Gli allevamenti ovini e la pesca sono ancora la principale fonte di sostentamento per gli abitanti.
I primi insediamenti però risalgono a migliaia di anni fa, e sulle isole ne sono rimaste tracce, come il forte di Dun Aengus risalente all’ età del bronzo.
Una escursione alle Isole Aran di un giorno intero è il tempo minimo richiesto: infatti i tempi per il viaggio sono di almeno un’ ora per ogni tratta in traghetto.
Ovviamente c’ è la possibilità di alloggiare in uno dei pochi B&B presenti, e spostarsi di isola in isola in traghetto. Se questa è la vostra intenzione, vi consiglio di prenotare con un certo anticipo.
Isole Aran, cosa vedere a Inishmor
La nostra escursione si è concentrata su Inishmor, l’ isola principale. Nonostante il tempo incerto (e il mal di mare di Matteo…) decidiamo di partire per Rossaveal.
Non è necessario prenotare, ma se siete un gruppo numeroso o comunque desiderate farlo, trovate gli orari qui.
Le imbarcazioni sono grandi e sicure, con la possibilità di sedere all’interno o sul ponte superiore. C è anche un servizio bar. Partiamo puntuali, il mare è piatto e la traversata dura meno di un’ ora.
Arriviamo poco prima delle 11 al molo di Inishmor e ci dirigiamo subito verso uno dei tanti bike rent.
Infatti il modo più semplice per visitare Inishmor è in bicicletta.
Affittiamo due bici e un buggy, il carrellino per trasportare i bimbi. Luca non è affatto entusiasta di entrarci ma si arrende ben presto alla necessità! Mappa alla mano, partiamo alla scoperta dell’ isola.
Il percorso ciclabile di Inishmor
Il percorso per visitare Inishmor è interamente ciclabile (tranne il sentiero per il forte Dun Aengus ) ed è ad anello.
La strada costeggia l’ oceano e il percorso può essere fatto in entrambe le direzioni. Noi scegliamo casualmente il senso antiorario.
Se è poco abitata l’ Irlanda, figurarsi le isole Aran!
Il territorio è una scacchiera di pascoli, divisi dai classici muretti in pietra. Le pecore sono sicuramente la forma di vita più numerosa.
Ma c’ è anche un altro animale che qui è molto diffuso: le foche. Lungo il percorso infatti è segnalato il punto di osservazione delle foche.
Su quest’ isola vive una colonia di questi buffi animali.
La terrazza dell’ osservatorio si affaccia sugli scogli dove solitamente si spiaggiano, ma oggi nessuna di loro ha voglia di uscire dall’ acqua. Osserviamo tre o quattro testoline spuntare dalle onde e nuotare qua e là.
Approfittiamo della sosta e delle panchine per consumare il nostro pic nic e , per la gioia di Eva e Luca, si ferma un calessino trainato da un cavallo bianco.
Isole Aran, cosa vedere: il forte di Dun Aengus
Uno dei punti di più grande interesse storico è proprio il forte di Dun Aengus. Questo testimonia che le isole Aran erano già abitate durante l’ Età del Bronzo.
Il forte di Dun Aengus si trova affacciato su una magnifica scogliera, e per raggiungerlo è necessario lasciare qualsiasi mezzo di trasporto al parcheggio adibito.
Troverete un piccolo complesso con un bar, la biglietteria, le toilettes e alcuni negozi di artigianato, tra cui i fantastici maglioni delle isole Aran, lavorati a mano dalle abili mani delle donne di qui e fatti esclusivamente con la lana merinos delle pecore locali. (c’è ovviamente anche una produzione industriale, che utilizza anche altri tipi di lana. La differenza la noterete dal prezzo).
Mentre ci avviamo per acquistare i biglietti incontriamo una comitiva di italiani che ci mette in guardia sulla difficoltà del percorso per i bambini , visto che per raggiungere il forte si deve percorrere un lungo sentiero in pietra . Noi non ci facciamo certo intimorire, e possiamo anzi rassicurare le famiglie sulla semplicità del percorso. Il piccolo Luca ne ha percorso un lungo tratto a piedi.
È da escludere comunque l’ uso del passeggino, anche quelli a ruote grandi, poiché l’ ultimo tratto è costituito di massi. Il consiglio è di portare un marsupio.
Impieghiamo circa 40 minuti per raggiungere il forte e lo spettacolo è mozzafiato: per chi ancora non ha visitato le Cliffs of Moher questo è un bellissimo preludio.
Infatti il forte è affacciato su una scogliera alta un centinaio di metri che alla fin fine è la vera attrazione.
Il vento è fortissimo e sembra soffiare in tutte le direzioni, Luca rischia di cadere più di una volta sull’ erba . Il prato all’interno del forte è molto grande e nonostante ci sia molta gente il luogo non appare affollato.
Se siete curiosi di affacciarvi sulla scogliera dovete farlo stando sdraiati a terra. Diversamente, il rischio di precipitare a causa delle vertigini è davvero molto alto. Nonostante ciò il capogiro è assicurato!
Non possiamo fermarci troppo tempo perché alle 16 abbiamo il traghetto per Rossavel, quindi scendiamo nuovamente e facciamo una sosta al bar vicino alla biglietteria. Il bar non è niente di memorabile ma, essendo l’ unico, ci facciamo andare bene il poco che c’è.
Inforchiamo nuovamente le nostre biciclette e ripartiamo per dirigerci verso il porto dove in perfetto orario ci imbarchiamo per Rossaveal .
Questa escursione alle isole Aran è sicuramente stata una delle più affascinanti di tutto il viaggio.
Può non essere a buon mercato, il traghetto non è propriamente economico e bisogna mettere in conto anche il noleggio delle biciclette (circa 10 euro l’ una), ma queste isole sono davvero fuori dal tempo.
Quindi se pensate di organizzare un itinerario in Irlanda, mettete in conto un giorno per le isole Aran.
11 comments
Quanto mi piacerebbe visitarle… Dev’essere un luogo molto affascinante. É tra i sogni nel cassetto!!
Bello il tuo racconto! Dev’essere sicuramente un bel posto nonostante il tempo. Non sono mai stata in Irlanda, ma il desiderio cresce 🙂
Un consiglio col cuore in mano: torna alle Aran e concedi 2 giorni a Inis Oirr… l’isola più piccola.
grazie del consiglio Giovy…appena ci siamo arrivati abbiamo capito che è davvero un luogo speciale e che sarebbe valsa la pena dormire sulle isole e fermarsi un giorno in più!
ciao. Ma ci sono i traghetti per spostarsi da un isola all’altra? Noi saremo a inisheer e vorremo fare un giretto anche nell’isola più grande. Inismor(mi pare)
Ciao,
Mi risulta di sì.
Prova a scrivere a questa mail info@doolin2aranferries.com
Che bella che dev’essere l’Irlanda! Non ci sono ancora stata perchè un po’ mi spaventa il fattore meteo, un po’ il fattore costi…! è comunque nella lista delle mete in cui vorrei andare a breve; Aran Island me le segno perchè sembra davvero un itinerario poco turistico e poco battuto, l’idea di girare in bici poi mi piace molto!
ciao Martina! sul fattore meteo non posso che darti ragione, anche se ho apprezzato molto il poter visitare per giorni interi senza patire il caldo!
Devo essere molto belle le Aran, a me piacciono la natura e i posti non troppo affollati. Non sono mai stata in Irlanda perciò mi segno tutto per quando sarà il momento, spero presto 🙂
Durante il tour in Irlanda, le Aran me le sono perse purtroppo. Il tempo era poco e le abbiamo sacrificate e ora mi pento amaramente! Sono davvero bellissime
eh sì, è stata una delle destinazioni più affascinanti!