Dolci colline modellate dai ghiacciai, ricoperte di vigneti, antiche torri e percorse da decine di chilometri di piste ciclabili: benvenuti sulle colline moreniche mantovane
In questo post troverete molte informazioni su come trascorrere un week end originale nell’alto Mantovano.
Il turismo qui sta prendendo piede lentamente e, incredibilmente, ancora oggi sono più numerosi i turisti stranieri (soprattutto nord europei) che italiani. Quante volte mi è capitato di incrociare gruppi di ciclisti olandesi, tedeschi, una volta pure americani, che pedalavano di gran lena con le bici dei bike sharing!
Ma qualcosa si muove: i percorsi cicloturistici, su cui il consorzio delle Colline Moreniche ha investito tanto negli ultimi anni, cominciano ad essere frequentati con regolarità.
Se siete dunque cicloamatori o comunque alla ricerca di una modalità un po’ più sportiva di visitare luoghi nuovi, le colline moreniche dell’Alto Mantovano sono l’occasione giusta per mettersi alla prova: le piste ciclabili sono in ottime condizioni, le strade sono a bassa percorrenza automobilistica quindi molto sicure, i rilievi sono minimi.
In questo post vi parlo di alcuni degli itinerari cicloturistici possibili, fra natura, storia e buona cucina.
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Itinerari cicloturistici delle colline moreniche mantovane
In bicicletta da Castellaro Lagusello ai luoghi del Risorgimento Italiano
Il primo itinerario cicloturistico delle colline moreniche che vi propongo, parte da uno dei Borghi più belli d’Italia: Castellaro Lagusello. Si prosegue poi per Volta Mantovana, Solferino e San Martino della Battaglia, per poi tornare al punto di partenza.
Castellaro Lagusello
Castellaro si trova nel comune di Monzambano, a poca distanza dal lago di Garda. È un piccolissimo borgo cinto da antiche mura e affacciato su un minuscolo lago a forma di cuore, di origine glaciale.
Tutte le colline moreniche si sono create grazie ai detriti portati a valle dai ghiacciai. Una volta ritirato il ghiaccio sono rimasti questi piccoli rilievi e il laghetto, fondamentale per la nascita di un primo insediamento umano su palafitte, di cui restano le tracce.
Oggi a Castellaro Lagusello è possibile vedere le antiche mura del castello, di cui sopravvivono tre torri, e la porta di ingresso al borgo. La passeggiata fra le vie acciottolate e le case in pietra è molto piacevole. Tutto è estremamente curato.
Da Castellaro, lungo le strade sulle colline, parte questo itinerario in bicicletta che attraversa Volta Mantovana per poi dirigersi verso i luoghi noti per le crudeli battaglie risorgimentali: Solferino e San Martino della Battaglia.
Per raggiungere Volta Mantova da Castellaro Lagusello evitando le strade provinciali, bisogna percorrere strada Nuvolino e poi strada Festoni, fino a raggiungere località Campagnolo.
Qui si trova un ottimo ristorante di pesce per una eventuale pausa pranzo.
Da qui si procede lungo via Monte Rotondo e poi strada Bezzetti fino a raggiungere Volta Mantovana.
Volta Mantovana
A Volta Mantovana ci si può fermare per una sosta ristoratrice ma soprattutto per salire ai giardini pensili di Palazzo Gonzaga-Guerrieri.
Palazzo Gonzaga-Guerrieri fu edificato a metà del 1400 per volere di Ludovico Gonzaga. Nel 1515 fu donato alla nobile famiglia Guerrieri che si occupò di ampliarlo e ristrutturarlo.
Dagli anni ’80 del secolo scorso è proprietà del comune di Volta Mantovana, che lo utilizza come sede municipale.
Gli interni sono di pregevole fattura, con decorazioni risalenti al Cinquecento come i soffitti lignei e gli affreschi.
Questi ultimi sono attribuiti a Teodoro Ghisi, pittore della cerchia di Giulio Romano dal grande valore artistico. Purtroppo uno smembramento del palazzo li rende visibili solo in parte.
Oltre agli interni si possono vedere sia le antiche scuderie, oggi adibite a spazio espositivo (qui si svolge la annuale Fiera dei Vini Passiti e da Meditazione) che i bei giardini all’italiana, con siepi e fontane.
Palazzo Gonzaga-Guerrieri è visitabile tutte le domeniche dalle 9 alle 13 ( da aprile a ottobre anche 15-19).
Solferino
Da Volta Mantovana si raggiunge Solferino lungo strada Montagnoli, fra campi coltivati e viti. La distanza fra i due paesi è circa 11 chilometri.
A Solferino sono imperdibili una visita alla Spia d’Italia, la torre millenaria che svetta dal punto più alto della collina, il Museo del Risorgimento e l’ Ossario, che raccoglie i resti di dieci mila soldati caduti in battaglia. Per saperne di più potete leggere Cosa vedere a Solferino.
San Martino della Battaglia
Anche San Martino della Battaglia è una meta da non perdere in questo percorso cicloturistico sulle colline moreniche mantovane. Qui si può salire in cima alla famosa torre cilindrica e rivivere le grandi battaglie combattute su queste colline. Dal terrazzo superiore si gode di una vista impareggiabile sul lago di Garda e la penisola di Sirmione.
Da San Martino si riprende la bici per tornare al punto di partenza, Castellaro Lagusello.
Questo itinerario è lungo circa 40 km e occupa un giorno interno. La difficoltà è media, dovuta più che altro alla lunghezza che alle (poche) salite. Le strade sono tutte asfaltate e si può percorrere con una citybike.
In bicicletta fra parchi, mulini e valli del Mincio
Il secondo percorso cicloturistico delle colline moreniche mantovane vede come protagonisti il fiume Mincio e due bellissime riserve protette: il Bosco Fontana e il Parco delle Bertone.
Per fare questo itinerario ad anello vi consiglio di partire da Marengo, dove potrete trovare il noleggio biciclette e l’imbocco della ciclabile.
Da Marengo pedalate in direzione Mantova fino a superare l’abitato di Marmirolo e raggiungere il Bosco Fontana, antico relitto delle foreste padane nonché riserva di caccia della nobile famiglia Gonzaga durante il Rinascimento.
Il bosco è aperto tutti i giorni tranne martedì e venerdì dalle 9 alle 19 in estate, fino alle 17 in inverno. Non è possibile accedervi in bicicletta, ma vale la pena fare una passeggiata almeno fino alla Palazzina di Caccia dei Gonzaga e alla fontana quadrilobata che dà il nome alla riserva.
Da qui si riprende a pedalare verso Mantova, ma senza raggiungerla. Si svolterà invece verso Soave e procedendo sempre lungo la strada senza cambiare direzione si arriverà al Parco delle Bertone, piccola area boschiva che ospita, oltre a specie vegetali centenarie, le cicogne del Centro di Reintroduzione della Cicogna Bianca.
Durante questo percorso in bicicletta sarà molto frequente avvistare diverse specie di uccelli, come appunto le cicogne bianche, gli aironi, e i gli eleganti cigni bianchi nei tratti che costeggiano il fiume Mincio o i suoi canali.
Dopo il Parco delle Bertone si prosegue fino all’abitato di Goito, dove consiglio una sosta in un locale carino proprio sul Mincio. È visibile dal ponte che attraversa il fiume e per raggiungerlo è necessario entrare in paese seguendo le indicazioni per l’ufficio postale. Alle spalle di questo si trova la strada che porta al locale.
Da Goito si prosegue proprio seguendo il Mincio in direzione Volta Mantovana, attraversando le strade di campagna lungo la frazione Torri. Giunti all’incrocio, svoltando a sinistra si sale lungo la strada che porta a Volta Mantovana. Si può decidere di arrivare fino in paese, oppure fermarsi prima e scendere sulla riva del Mincio nei pressi dei mulini. L’area è molto rilassante e anche qui si trova un bel chiosco, molto frequentato in primavera-estate.
Il Chiosco dei Mulini è affacciato sul Mincio: qui si può superare il ponte e imboccare la ciclabile, questa volta svoltando a destra in direzione Pozzolo. Questo tratto di ciclabile è molto bello, e spesso nel fiume nuotano i cigni.
Pozzolo è un piccolo borgo, frazione del comune di Marmirolo, molto caratteristico grazie alle tipiche case in pietra. Segnalo la presenza di un’area camper e del ristorante Locanda Vittoria, per una pausa pranzo davvero di qualità.
Nei pressi dell’abitato di Pozzolo si lascia il Mincio e si prosegue costeggiando il canale scambiatore Pozzolo-Marengo, sino a giungere al punto di partenza dell’itinerario.
Ciclovia Mantova-Peschiera
Questo itinerario cicloturistico è un classico. Non è un anello, bensì un percorso lungo la pista ciclabile Mantova-Peschiera, ritenuta una belle più belle d’Italia.
Il percorso si snoda fra la pianura e le colline moreniche, all’interno delle aree protette del Parco del Mincio. Il valore di questo percorso cicloturistico è sia di tipo naturalistico che storico-culturale.
Si può partire da entrambe le località e percorrere la ciclabile o verso nord o verso sud. La lunghezza del percorso è circa 43km, che diventano il doppio se lo si percorre anche al ritorno. In alternativa è possibile rientrare in pullman, che danno la possibilità di trasportare anche la bicicletta.
La via è molto semplice perché non si abbandona mai la pista ciclabile (fatta eccezione per un paio di chilometri nel comune di Marmirolo, dove manca un vero e proprio raccordo fra il tratto proveniente da Mantova e quello che arriva dal lago).
Partendo da Mantova (magari dopo una visita alla città) si possono noleggiare le bici nei vari bike rent cittadini. Partenza ideale di questo percorso è davanti al castello di San Giorgio: nel parco del lungolago passa infatti la pista ciclabile. Da qui si seguono le indicazioni per Peschiera: si raggiunge il chiosco La Zanzara, affacciato al lago Superiore, e si svolta a destra attraversando un ponte che passa proprio sul pelo dell’acqua. In piena estate qui fioriscono i fiori di loto.
Si supera il circolo Canottieri e si prosegue sempre in direzione Peschiera.
I luoghi di interesse sono diversi, e alcune soste sono davvero d’obbligo per non perdere il meglio.
Il primo tratto coincide con l’itinerario precedente, quindi si incontrano ancora il Bosco Fontana, il borgo di Pozzolo, e il bel Chiosco dei Mulini a Volta Mantovana.
Per chi pedala con i bambini segnalo, proprio di fronte al Chiosco dei Mulini, la Fattoria sul Fiume Biowelt: una fattoria didattica che ha il suo l’ingresso proprio sulla ciclabile, si attraversa un sentiero che passa fra i recinti degli animali (cavalli, asinelli, buoi, caprette) fino a raggiungere l’agritur dove è possibile pranzare o anche solo mangiare un gelato.
Ciclabile Mantova-Peschiera: Borghetto e Valeggio
Tornati sulla ciclabile, con una pedalata veloce si raggiunge uno dei luoghi più turistici e di valore storico di tutto il tragitto: Borghetto.
Borghetto è un minuscolo borgo nel comune di Valeggio sul Mincio. È davvero molto carino, con i mulini, i romantici attraversamenti sul Mincio, i negozi e il Ponte Visconteo, risalente alla fine del 1300. Anticamente il ponte di raccordava al castello che si trova sulla collina adiacente, a Valeggio.
Borghetto merita sicuramente una sosta, è una piccola perla. Ma è anche una macchina turistica, quindi attenzione al portafogli. Anche a Borghetto è presente un’area camper.
A questo punto vale la pena entrare anche a Valeggio sul Mincio e fare un giro in centro, e magari assaggiare un buon piatto dei tipici tortellini.
Valeggio è nota anche per la presenza del famosissimo Parco Giardino Sigurtà, un vasto parco verde dove fare una rilassante passeggiata e godere della fioritura di tantissime specie floreali (in stagione ovviamente!). La visita al Parco Giardino Sigurtà richiede diverse ore.
Ciclabile Mantova-Peschiera: Monzambano
Dopo Valeggio sul Mincio, a una manciata di chilometri di bici si torna nel mantovano e si incontra Monzambano.
Anche Monzambano vanta una lunga storia: ne è testimonianza quel che resta del castello medievale. Con una rapida deviazione, e per mettere alla prova le gambe, si può salire fino in cima alla collina e godersi il paesaggio.
Intorno a Monzambano partono idealmente diversi percorsi ciclabili su strade a bassa percorrenza di traffico, su e giù per le colline.
Ciclabile Mantova-Peschiera: Peschiera
Se invece restiamo sulla ciclabile Mantova-Peschiera ormai si è prossimi alla meta: il lago di Garda. Questo ultimo tratto di ciclabile, da Monzambano a Peschiera, è forse il più bello di tutto il percorso.
Su questo percorso cicloturistico delle colline moreniche mantovane si può costruire anche un week end con un pernottamento: questo permetterebbe di avere almeno mezza giornata per visitare la città di Mantova e potersi godere tutte le soste segnalate.