Tre giorni nella iconica Lisbona, fra palazzi imponenti, affascinanti mirador e sferraglianti tram
Lisbona ci ha accolti in una tiepida serata di agosto con una taxista che parla solo portoghese stretto e si rifiuta di portarci fino al nostro appartamento perché la strada è troppo stretta.
E che, senza troppi complimenti, ci abbandona in mezzo alla strada con i bambini assonnati e le valigie. Ah, la strada ovviamente è in salita.
Boa tarde , famiglia Pedercini!
Nonostante questo inizio rocambolesco, la nostra permanenza a Lisbona è stata molto soddisfacente: la città è accogliente, i mezzi pubblici convenienti e puntuali, il folklore ben radicato e percepibile. Per non parlare della cucina!
Pronti per partire con noi e seguire il nostro itinerario a Lisbona?
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Itinerario a Lisbona: Alfama, Baixa e Chiado
La nostra prima giornata a Lisbona inizia molto lentamente: il nostro volo ha fatto 2 ore e 55 minuti di ritardo e siamo andati a dormire tardissimo.
Alloggiamo nel quartiere di Alfama, ovvero nella città vecchia. Presto apprenderemo che la storia di Lisbona è stata segnata da un evento catastrofico da cui solo Alfama si è salvato: il distruttivo terremoto del 1755.
Alfama sorge su una collina e ricorda i Quartieri Spagnoli di Napoli: vicoli stretti, tortuosi e che non vedono i netturbini da moltissimo tempo. È il quartiere popolare, l’unico ad avere ancora la sua struttura originale.
È vero: molte strade non sono adatte al passaggio di automobili o dei moderni autobus urbani. Per questo motivo a Lisbona resistono due linee tramviarie vecchio stampo: il celeberrimo Tram 28 e il meno noto Tram 12. Entrambi utilizzano i vecchi vagoni gialli restaurados, promettendo a chi sale un’avventura fuori dal tempo.
In Alfama ci sono diversi punti di interesse a cui vale la pena dedicare tempo (e fatica, viste le salite): la Se de Lisboa, ovvero la cattedrale, la igresia de San Antonio, Sao Vicente da Fora, il castello e i magnifici mirador.
Se potete arrivate ai mirador de Porta del Sol oppure di Santa Lucia o al mattino o al tramonto: sedersi ai chioschi e fare colazione mentre la città dorme ancora e il sole fa brillare le acque del Tago è impagabile; così come godersi un aperitivo mentre la movida scorre attorno a voi, che vi gustate un mojito o una piña colada direttamente dall’ananas mentre i turisti sul tram 28 vi osserveranno con ammirazione.
Per quanto riguarda gli edifici religiosi, siamo rimasti sconvolti dal fatto che quello che noi chiamiamo Sant’ Antonio da Padova sia in realtà nato a Lisbona, in questo quartiere malfamato. Nella chiesa omonima si può entrare nella stanzetta che gli ha dato i natali.
La Se de Lisboa, la cattedrale, sorge a poche decine di metri di distanza. La sua imponente facciata in stile romanico è impossibile da non notare. Fu fatta costruire nel 1150 da Alfonso I per festeggiare la riconquista del Portogallo, sottratto ai Mori, ma a causa del solito terremoto quella che vediamo oggi è molto diversa da come doveva essere originariamente.
Il complesso di Sao Vicente è un po’ più impegnativo da visitare in termini di tempo, ma il chiostro e la salita sulla torre valgono il prezzo del biglietto.
Dopo pranzo abbiamo appuntamento con Tour Italiano a Lisbona per un free tour di Baixa e Chiado.
Cos’è un free tour? Proprio ciò che sembra: un tour gratuito accompagnati da una guida. È un prodotto promozionale che le agenzie utilizzano per farsi conoscere, ed è a offerta libera. Quello organizzato da Antonio ci è piaciuto molto: in circa tre ore ci ha portato in tutti i principali punti di interesse di due quartieri centralissimi di Lisbona: Baixa, ovvero il quartiere basso, e Chiado che lo sovrasta.
Siamo partiti dalla famosa piazza Rossio per concludere nella ariosa e imponente piazza del Commercio, affacciata sul mare.
Abbiamo percorso le strade più importanti e osservato l’impronta moresca della città con i suoi patii nascosti, le tante funicolari, scale mobili e gli elevador per scampare alle ripide salite che spezzano il fiato, una chiesa che porta ancora i segni di un vecchio incendio e una il cui tetto è crollato e non è mai più stato ricostruito.
Mentre camminavamo sotto il sole piuttosto cocente del pomeriggio, la nostra guida ci ha raccontato pezzi di storia di Lisbona, alcuni anche piuttosto cupi, e consigliato bontà culinarie da provare durante la nostra permanenza.
Non voglio dilungarmi oltre, ma vi invito a fare un giro sul sito di Tour Italiano a Lisbona per leggere le escursioni e le visite che organizzano. Noi ci siamo trovati davvero bene.
Itinerario a Lisbona: l’area monumentale di Belém e le spiagge di Cascais
Il quartiere di Belém si trova nella zona occidentale di Lisbona, affacciato sul mare.
Può risultare un pochino decentrato ma è ben servito dai mezzi pubblici: autobus, tram, metro e perfino un treno (quello che collega Lisbona a Cascais).
Belém è quartiere curato, molto pulito e con tantissimi locali È evidentemente pronto ad accogliere bolge di turisti che vengono qui a visitare tre importantissimi siti: il Mosterio dos Jerónimos, la Torre di Belém e il mastodontico quanto commovente (almeno per me) Monumento alle Scoperte.
Il Mosterio dos Jerónimos (in italiano Monastero dei Girolamini) è un complesso costituito da chiesa e monastero, voluto dal re Manuele I alla fine del Quattrocento per celebrare il ritorno del navigatore Vasco da Gama.
È una delle poche costruzioni rimaste a testimoniare lo stile manuelino, che si caratterizza per la presenza di simboli marinari ed esotici, ispirato proprio alle scoperte dei grandi esploratori del tempo.
Il chiostro è qualcosa di eccezionale: costruito su due ordini sovrapposti è riccamente e finemente decorato. Anche la chiesa non è da meno, e ospita le spoglie di Vasco da Gama.
Consiglio: pianificate la vostra visita al Monastero e acquistate online il biglietto. Questo vi permetterà di risparmiare una buona ora di coda. Se invece avete la Lisbona card…buona fila.
Davanti al monastero c’è un bellissimo parco verde in cui trovare riparo dal sole.
Il Monumento alle Scoperte si trova a poche centinaia di metri, affacciato alla foce del Tago. Per raggiungerlo è necessario servirsi del sottopassaggio proprio di fronte.
L’area è meravigliosa: davanti ai nostri occhi si staglia l’enorme prua di una caravella che ospita 32 personaggi. Capofila è Enrico il Navigatore, e a scendere su entrambi i lati sono raffigurati altri grandi eroi che hanno partecipato alle grandi scoperte.
Curiosità: sono tutti uomini tranne una, la regina Filippa di Lancaster.
Davanti alla caravella la pavimentazione rappresenta una enorme rosa dei venti con un planisfero centrale.
Il terzo punto di interesse si trova a meno di un chilometro ed è la Torre di Belém, una piccola fortezza edificata in stile manuelino nel XVI secolo per ultimare il sistema di difesa della foce del Tago. Inizialmente sorgeva su una piccola isola rocciosa in mezzo al fiume, ma a causa del progressivo spostamento dell’ alveo ora si trova praticamente sulla riva.
La torre di Belém e il suo bastione sono visitabili, ma gli interni sono vuoti.
Per chi volesse concedersi qualche ora di relax al mare (come noi!) Belém è già sulla via per Cascais, quindi anche in ottica di risparmio di tempo le due cose si possono abbinare.
Cascais si raggiunge in treno da Lisbona prendendo la linea Cais do Sodré – Cascais ( tempo di percorrenza 40 minuti circa). I treni partono ogni 20 minuti circa, e fra le fermate c’è anche la stazione di Belém.
Una volta arrivati a Cascais, la spiaggia da Ribeira e la spiaggia da Reinha si trovano a poche centinaia di metri dalla stazione. Ci sono aree libere dove mettersi gratuitamente, bar e negozi.
L’acqua è GE-LI-DA.
Cascais non è solo spiaggia e mare, ma anche una graziosa cittadina da visitare.
I treni viaggiano almeno fino a mezzanotte.
Itinerario a Lisbona: tour completo con il Tram 28 e aperitivo finale tra Barrio Alto e Principe Real
So che suona molto molto turistico, e in effetti il tram 28 è letteralmente preso d’assalto…ma se tutti vogliono andarci un motivo ci sarà no?
E non è solo per farsi i selfie fighi.
Il fatto è che il tram 28 è un pezzo di storia di Lisbona, un vero cimelio. E oltretutto tocca molti punti di interesse della città in diversi quartieri.
Quindi vi consiglio di tenervi un giorno per percorrere tutto il tragitto andata e ritorno, e scendere ogni volta che vedete qualcosa di bello dal finestrino.
I due capolinea sono Martin Moniz, nel quartiere di Alfama, e Campo de Ourique. Il tragitto fra uno e l’altro dura circa 50 minuti.
Un biglietto costa 3€ se acquistato a bordo, e 1,50€ se acquistato nelle stazioni della metropolitana e dura 60 minuti. Sempre nelle stazioni si può prendere la tessera giornaliera per i mezzi al costo di 6,45€ che permette di salire e scendere da autobus, tram ed elevadores per 24h.
Per concludere il vostro soggiorno a Lisbona non perdetevi la movida nel Barrio Alto/ Príncipe Real: qui si trovano locali adatti ai gusti e ai portafogli di tutti, dalla tasca malfamata al locale ultra trendy. L’atmosfera festosa è sempre gratis.