Una crociera alle Maldive è una modalità di scoprire questo arcipelago che in pochi prendono in considerazione, forse pensando che sia complesso da organizzare.
In realtà a Malè ci sono diverse agenzie che organizzano una crociera alle Maldive, occupandosi di individuare l’ imbarcazione più adatta, l’ equipaggio e l’ organizzazione della cambusa e dell’ itinerario.
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Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha pensato alle Maldive come al Paradiso Terrestre.
In effetti la conformazione di questo Stato, la sua ubicazione e il clima esotico fanno rientrare a pieno titolo queste isole fra i luoghi che si possono definire tali. Nell’ immaginario di molti sono una meta ideale per un viaggio di nozze, o comunque un viaggio romantico in coppia…atolli dispersi nell’ oceano, piccolissime isole distanti miglia e miglia dalle altre, senso di riservatezza.
Ma una crociera alle Maldive nella modalità che vi sto per descrivere trasforma questa méta da “viaggio di coppia” a “paese da scoprire”.
Comincio col dire che io sono stata alle Maldive da single. Quindi non racconterò dettagli mielosi. Niente asciugamani a forma di cigno sul mio letto, nè petali di rosa attorno al lavandino. Ma vi dirò, sono egregiamente sopravvissuta!
Visitare le Maldive facendo una crociera non è certo il metodo più diffuso, ma ora che l’ ho provato non riuscirei ad andarci in altro modo: la possibilità di vivere molte isole, addirittura in atolli diversi, in un unico viaggio secondo me non ha prezzo.
Maldive Discovery è stato il mio primo viaggio con Avventure nel Mondo. Sono partita da sola per affrontare un viaggio di gruppo, con sconosciuti, su una barca di 16 metri (come il numeo dei partecipanti!) per vivere una meravigliosa crociera alle Maldive e tornare con un bagaglio di racconti di vita e amicizie speciali che durano ancora oggi, diversi anni dopo.
Per chi non conoscesse Avventure nel Mondo, questa è una sorta di agenzia che lavora praticamente solo on line, e dove basta un click per partecipare a itinerari in ogni angolo del mondo. Lo stile è sempre piuttosto spartano e appunto all’ avventura, con annessi imprevisti ma anche tante sorprese.
Comunque, prenoto questo fantastico viaggio che si svolge durante le vacanze natalizie. Nel giro di qualche giorno il coordinatore mette in contatto tramite mail tutti i partecipanti, così ho l’ assoluta certezza di non conoscere nessuno e di essere l’ unica mantovana. Però ci sono diversi altri partecipanti dal nord Italia in partenza da Malpensa come me, mentre un’ altra parte del gruppo parte da Fiumicino.
Crociera alle Maldive: itinerario
Atterriamo all’ aeroporto di Malè la mattina di Natale…ma non ce ne ricordiamo per niente. Troppo caldo per essere il 25 dicembre! Per me questa crociera alle Maldive è anche la prima esperienza di caldo d’ inverno.
Il battello ci porta da Hulumale, l’ isola dove sorge l’ aeroporto, a Malè città, dove raggiungiamo l’ agenzia Safari che ci affitta la barca. Dopo aver saldato il costo della crociera (circa 700 $) ci dirigiamo verso il porto, dove i nostri skipper stanno stivando su una barchetta la nostra cambusa. A quanto pare ci siamo…che la nostra crociera alle Maldive abbia inizio!
Crociera alle Maldive, partenza da Malè (giorno 1)
Salpiamo e raggiungiamo la nostra imbarcazione, ormeggiata al largo. Ci sembra davvero meravigliosa…bianca e blu, con un bel ponte arredato con lettini prendisole e cabine interamente in legno. Per molti di noi è la prima esperienza, e dobbiamo prendere le misure con gli spazi ristretti. Scegliamo le cabine, io e Sara decidiamo di prendere una doppia: 3mq a dire tanto, con due brande a castello e un ripiano, oltre al minuscolo bagno. Ma per noi è meglio di una reggia imperiale! Quando siamo tutti sistemati, qualcuno dice che sarebbe molto bello brindare con una buona birra fresca, ma ahimè la Repubblica delle Maldive è un paese islamico, in cui è vietato consumare alcool….sulla terra ferma! Il nostro skipper apre il frigo e…sorpresa! scopriamo che abbiamo abbastanza alcool per farci venire tutti la cirrosi!
Ci siamo. Si parte. Il motore della nostra barca romba e iniziamo a muoverci su questo oceano liscio come l’ olio, mentre l’acqua, del turchese della riva, diventa sempre più blu. All’ orizzonte, nulla. Solo noi e l’ oceano. Finchè scorgiamo una minuscola lingua di sabbia, che appare come un approdo solo quando c’è bassa marea: è Sexy Beach, la nostra prima tappa. Con il tender scendiamo su questo piccolissimo eden.
La sabbia è fine e bianca come borotalco, il mare assume tutte le sfumature dall’ azzurro all’ indaco. Passiamo un’ oretta a fare il bagno e rotolarci sulla sabbia. Arriva anche un motoscafo con alcune persone ma non ci diamo fastidio l’un l’altro.
GIORNO 2, rotta su Maafushi
Come scorre la vita sulla barca? Ci svegliamo presto, verso le 6, quando comincia a fare troppo caldo nelle cabine. L’ ancora è ancora gettata quindi possiamo concederci un bel bagno rinfrescante. Nel frattempo il cuoco ci prepara la colazione, che viene servita sul grande tavolo sul ponte. Mentre ci rifocilliamo i nostri skipper mettono in moto la barca e inziamo a navigare.
Siamo ancora nell’ atollo Malè Sud e facciamo rotta verso Biyadoo dove però non scendiamo. Ci accontentiamo invece di fare snorkelling sulla barriera e poi ci spostiamo a Maafushi, dove dobbiamo fare una sosta tecnica per riparare il motore del tender.
GIORNO 3, da Malè Sud a Vaavu
Questa mattina lasciamo l’ atollo di Malè Sud per dirigerci a quello di Vaavu. Attraversiamo quindi l’ oceano aperto, non più protetto dalle barriere coralline. Le onde si fanno sentire e un procinetico sarebbe utile! Per fortuna la traversata dura poco, e ben presto torniamo a navigare nelle acque calme dell’ atollo. Facciamo subito sosta a Fulidhoo, un’ isola di pescatori.
Le persone che vivono qui: con questo mare meraviglioso ci lavorano per tutta la vita. La popolazione ci accoglie festosa, tutti escono dalle piccole abitazioni di madrepora e si affacciano a salutarci. Compaiono un po’ ovunque banchetti con collanine, oggetti in corallo o tartaruga. Vediamo la moschea e la scuola, ed iniziamo a immaginare come può svolgersi la quotidianità quando si vive su un fazzoletto di terra in mezzo all’ oceano.
Con il permesso del capovillaggio cerchiamo una spiaggia dove poter fare il bagno. Ma il nostro skipper evidentemente si dimentica di dirci che non possiamo stare in bikini. Così nel giro di pochi minuti veniamo invitati a lasciare l’ isola. Siamo amareggiati, ma del resto l’ errore è stato nostro. Quindi torniamo sulla barca e facciamo il bagno al largo. Il tempo scorre veloce, anche perche qui siamo praticamente sull’ equatore e alle 18 comincia a fare buio. Si cena presto, spesso con quello che gli skipper pescano mentre noi prendiamo il sole (per la gioia dei miei compagni di viaggio amanti del pesce) e poi si passa un po’ di tempo a chiacchierare o a ballare.
GIORNO 4, magnifica Vashugiri
Oggi ci dirigiamo a Vashugiri, poco distante da Fulidhoo. Vashugiri è un’ isola privata su cui si può sostare qualche ora e pranzare, per provare l’ esperienza dell’ isola deserta per la simbolica cifra di 5$. È magnifica: tondeggiante, con una folta vegetazione di palme e felci al centro e come unica struttura un gazebo in materiale naturale sotto cui sostare per mangiare. Si ha davvero la sensazione di essere come Robinson Crusoe. Incredibilmente insieme a noi sbarcano anche due babbi Natale, arrivati apposta da Bergamo per farci gli auguri!
Peccato che dopo qualche ora arrivi un altro gruppo di turisti da un vicino villaggio turistico, facendoci perdere tutta la poesia. E noi a loro, che trovano 16 persone su una presunta isola deserta! Lasciata l’ isola raggiungiamo di nuovo il reef dove facciamo il migliore snorkelling di tutta la vacanza, avvistando mante, squaletti, murene e una miriade di pesci coloratissimi. Il corallo alle Maldive è completamente morto ovunque a causa dei cambiamenti climatici, ma la ricchissima fauna ittica offre comunque grandissime emozioni.
GIORNO 5, ritorno a Malè Sud
La nostra crociera alle Maldive prosegue avvicinandoci al villaggio turistico Alimathà per fare snorkelling…gli skipper ci sconsigliano di andare sull’ isola in quanto di proprietà privata. Ma con la scusa di seguire un gruppo di squaletti approdiamo sulla spiaggia e a questo punto facciamo un giro. L’ isola è molto piccola, in meno di mezz’ ora ci ritroviamo nel punto dell’ approdo. Diciamo che apprezziamo ancor di più la possibilità di muoverci da un’ isola all’ altra con la nostra barca. Torniamo a bordo e riprendiamo la navigazione: oggi si ritorna nell’ atollo Malè Sud e facciamo sosta a Guraidhoo, isola di pescatori. Qui troviamo alcuni negozietti dove prendere un ricordino. Scelgo un pareo batik e una collana fatta con il guscio della noce di cocco. Aspettiamo il tramonto, il cielo si colora di rosa e di viola, e rientriamo sulla barca.
GIORNO 6, ultima spiaggia: Maahdoo
La nostra crociera alle Maldive è quasi giunta al termine…abbiamo visto luoghi spettacolari, ma la giornata di oggi ci riserva una nuova sorpresa: è Maahdoo e ha le sembianze di un paradiso terrestre. È più grande di Vashuggiri ma anche qui la spiaggia candida circonda una folta vegetazione. Se è vero che il valore di un’ isola si misura in base a quante palme vi crescono, questa deve essere costosissima.
Passiamo una giornata incredibile. Sull’ isola c è una enorme villa completamente immersa nella vegetazione e invisibile dal mare, anche perchè costruita con materiali ecocompatibili, ma oggi nessuno vi alloggia quindi l’ isola è interamente a nostra disposizione. Esploriamo sia la spiaggia a est sia quella a ovest: passando una notte qui è possibile ammirare sia l’ alba sia il tramonto…
Maahdoo è talmente bella da non sfuggire alla logica del commercio: oggi infatti ospita un resort di lusso. Estremamente appagati ripartiamo alla volta di Gulhi, dove passiamo qualche ora nuovamente immersi nella vita della popolazione locale. Incontriamo bambini che giocano a calcio e addirittura ci imbattiamo in un murales che decanta la vittoria dell’ Italia ai Mondiali di calcio del 2006. Raggiungiamo una spiaggia dove incontriamo alcune donne che giocano a uno specie di tennis. Ci invitano ad unirci a loro e improvvisiamo una partita. Il clima è davvero amichevole.
Arriva anche questo tramonto…sarà la nostra ultima notte in barca. I nostri skipper hanno preparato una cena super, addobbato i ponti con fronde di palma e dato fondo al frigo delle birre. Per la prima volta facciamo il bagno di notte! Entrare nell’ oceano al buio da una barca in rada non è affatto come fare il bagno partendo dalla spiaggia….qui si scende lungo la scaletta verso un’ acqua nera come la notte, un pozzo senza fondo. Fa davvero impressione! Io personalmente non resisto molto: la paura atavica che un mostro marino giunga dagli abissi per mangiarmi i piedi ha la meglio sulla mia razionalità. Passiamo una serata stupenda, indimenticabile.
GIORNO 7, rientro a Malè
Approdiamo al porto di Malè verso mezzogiorno. Lasciamo la casetta galleggiante che ci ha accompagnato in questa magnifica crociera, raggiungiamo l’ hotel dove passeremo la nostra ultima notte maldiviana e partiamo subito alla scoperta della città.
Malè è la capitale della Repubblica delle Maldive, ospita circa il 25% dell’ intera popolazione delle Maldive (circa 100.000 abitanti) e la densità per kmq è al limite del sopportabile. Dopo una settimana in cui abbiamo camminato sul ponte della barca o su strade in terra battuta nelle isole dei pescatori, tornare a vedere l’ asfalto ci avvicina inesorabilmente a casa….
Con una comodissima apecar col cassone ci facciamo portare al Palazzo Presidenziale ( che però non visitiamo) per poi dirigerci ai coloratissimi mercati della frutta e del pesce. In ultimo andiamo nella zona dello shopping, a fare gli ultimi acquisti.
Torniamo in hotel a prepararci, è pur sempre la sera dell’ Ultimo dell’ anno. Ero talmente interessata a questa serata da non aver portato uno straccio di vestito. Quindi anche stasera…pareo e infradito! Ceniamo e poi vaghiamo per le strade che pullulano di gente alla ricerca di un bar che venda una birra vera. Al decimo no, desistiamo e ci accontentiamo della birra analcolica. Ricordo nuovamente che le Maldive sono un stato a prevalenza islamica, quindi gli alcolici sono proibiti. Ma con o senza alcolici, anche noi salutiamo l’ arrivo del nuovo anno con un brindisi: ….al prossimo viaggio!
14 comments
Prima di leggere l’articolo immaginavo passeggiate mano nella mano al chiaro di luna, su una bellissima spiaggia delle Maldive. Tu invece sei riuscita a stupirmi, é un modo diverso di vivere le Maldive… interessante!
Ciao Anna, la crociera è proprio un modo diverso di visitare questo arcipelago da sogno!
Le Maldive le porto nel cuore: la sabbia bianca e le lagune azzurre, il reef spettacolare!
Sicuramente il tuo viaggio alternativo ti ha permesso di vivere questo paradiso da una prospettiva diversa!
Un ottimo modo per esplorare le Maldive… peccato che io soffra parecchio di mal di mare ;-(
Alle Maldive è giusto esserci andata in compagnia come hai fatto tu. Io sono stata 4 giorni a Maafushi da sola, ogni giorno mi chiedevo il perché della mia scelta.
Immagino che avrai avuto molto tempo per pensare…..!
Ecco… alle Maldive in barca ci andrei di corsa. Forse una delle poche crociere che farei
Che dire, dopo aver visto le tue splendide foto e aver letto il tuo bellissimo racconto, come non aver voglia di partire per una bella crociera alle Maldive???
Ciao!! Bella esperienza e belle foto… che peccato per il corallo morto, però… 🙁 sta morendo in un sacco di posti e non se ne parla abbastanza, brava che l’hai citato!!
Veramente un viaggio unico, non avrei pensato che Avventure nel mondo organizzasse viaggi anche alle Maldive, le ho sempre pensate come una meta di relax e basta (spaparanzati sulla spiaggia), ma vissute in questa maniera credo che riescano a dare ancora di più 🙂
Un punto di vista originale e diverso su come affrontare una vacanza alle Maldive! Bella esperienza!
Mi piacerebbe moltissimo visitare le Maldive e quale modo migliore di una crociera per farlo??! ❤
Interessante questa tua esperienza. Le Maldive chiaramente mi incuriosiscono, ma non sono un tipo da villaggio. Per questo non ho mai preso realmente in considerazione la destinazione. Quello che hai fatto tu sembra essere un viaggio più vicino al mio stile.
cia Raf! io amo muovermi e vedere il più possibile durante un viaggio, e questa soluzione è stata ideale. E poi, dopo aver visto un villaggio turistico, ho proprio capito che quella esperienza non avrebbe fatto per me…