Mont-Saint-Michel è uno dei luoghi più visitati di Francia. La sua abbazia millenaria e il suo peculiare profilo sono tra le mete turistiche più gettonate. In questo post vi racconto cosa è bene sapere prima di andarci.
Mont-Saint-Michel era, insieme alle Spiagge dello Sbarco, il motivo del nostro viaggio in Bretagna e Normandia. Abbiamo visto e rivisto le immagini di questo luogo così famoso un po’ ovunque, eppure il desiderio di esserci di persona era sempre lì. Diciamo che andare a Mont-Saint-Michel è stato come un desiderio che si avvera. E come spesso accade per le cose tanto desiderate, volevo che tutto fosse perfetto ma al contempo temevo di rimare delusa.
Scrivo questo post solo ora, dopo alcuni mesi dalla visita, perchè in effetti un po’ di delusione c’è stata…Mont-Saint-Michel è un luogo meraviglioso, con una storia millenaria che si respira ad ogni angolo. Ma ci sono alcune cose da sapere prima, per prepararsi al meglio.
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Cosa sapere di Mont-Saint-Michel prima della visita
La marea
La marea influenza costantemente la vita di Mont-Saint-Michel. In passato, quando non esisteva il ponte, durante l’alta marea si poteva raggiungere solo in barca. Oggi non è più così, ma la marea continua a mutare le condizioni intorno a Mont-Saint-Michel.
Con la bassa marea la terraferma abbraccia la piccola isola, permettendo anche di compiere passeggiate attorno al monte (sempre in compagnia di una guida! Il fondale è pericoloso anche se non c’è acqua, e ogni anno diverse persone devono essere recuperate dai vigili del fuoco perché rimangono intrappolate dalla marea montante)
Per anni ci mostrano immagini di Mont-Saint-Michel che alla mattina è insabbiato e alla sera è un’isola. E uno ci crede, no? Ecco, bisogna spiegare bene che Mont-Saint-Michel viene interamente circondato dall’acqua solo pochissimi giorni all’anno!
Ma è quando l’acqua sale che inizia la magia. La marea montante è visibile lungo tutta la costa nord della Francia, ma qui in effetti ha un altro sapore! Sebbene l’acqua circondi interamente l’isola di Mont-Saint-Michel solo in determinate condizioni, vedere la marea salire, avvicinarsi alle mura, invadere il selciato antistante…in quei momenti sembra che tutto possa succedere, che tutto sia pronto a mutare. Ed è così a dire il vero: la marea cresce a vista d’occhio, quindi il paesaggio cambia e si trasforma molto rapidamente.
Ma, per non rimanere delusi, informatevi sulle maree nel periodo in cui intendete visitare Mont-Saint-Michel, tenendo presente che serve un coefficiente di almeno 110 perché il monte torni ad essere un’isola.
L’ organizzazione
Ineccepibile. Terza meta turistica più visitata di Francia (dopo Parigi e la Reggia di Versailles), in grado di accogliere migliaia di visitatori ogni giorno con un’organizzazione impeccabile: quando arrivi con gli occhi trasognati pronto a lasciarti rapire dalla bellezza di Mont-Saint-Michel, il parcheggiatore ti riporta subito alla realtà . Ti accorgi di trovarti in mezzo a una moltitudine di persone e che tutti avete lo stesso obiettivo: andare a Mont-Saint-Michel.
Per far sì che ciò accada e con soddisfazione, l’organizzazione deve essere ferrea. Decine di parcheggi gestiti da personale che guida gli automobilisti alla miglior gestione dello spazio, navette che percorrono i tre chilometri di ponte incessantemente dalle sette del mattino all’una di notte.
Ovviamente chi preferisce può andare a piedi. Noi abbiamo provato entrambe le cose (sì perché ci siamo andati due volte!) : la sera, essendo già tardi siamo andati con la navetta, che in pochi minuti accompagna fino al monte facendo una sosta intermedia al campeggio. Il giorno dopo invece abbiamo percorso il tragitto fra il parcheggio e l’abbazia a piedi. È una bella passeggiata, l’abbiamo fatta con i bambini in circa mezz’ora. Rispetto alla navetta si può ammirare Mont-Saint-Michel avvicinarsi una curva dopo l’altra.
Qualunque sia la vostra scelta, non temete di trovarvi buttati alla rinfusa. Nonostante l’elevatissimo afflusso di turisti, tutto filerà liscio.
L’abbazia, what else?
Non tutti lo sanno, nemmeno noi lo sapevamo, ma l’abbazia è praticamente la sola cosa che c’è a Mont-Saint-Michel. Fatta eccezione per un paio di vie piene di negozi di souvenir e ristoranti, lo spazio è occupate interamente dalla struttura dell’abbazia. Questo aspetto mi ha lasciata un po’ delusa, lo ammetto. Pensavo di trovare un borgo medievale in cui gironzolare senza meta in cerca di scorci e dettagli. Invece, senza il biglietto di ingresso per l’abbazia, restano giusto due strade da percorrere.
La sto mettendo tragica, dai. Vale comunque assolutamente la pena fare una passeggiata: c’è un piccolo cimitero molto curato, scalinate strette da percorrere. Alcuni negozi celano meravigliose terrazze sulle mura, quindi fingete di voler comprare un asciugapiatti e entrate!
La storia
Prima di raggiungere un luogo storico è buona abitudine informarsi un po’ sulla storia. Mont Saint-Michel in questo non differisce da altri luoghi anzi, con la sua storia millenaria sarebbe impossibile apprendere tutto ciò che c’è da sapere solo dalla visita guidata.
Nel 709 il vescovo di Avranches, Aubert, fece erigere sul mont-Tomb un santuario in onore dell’Arcangelo Michele: questi gli era apparso in visione, ma per ben due volte il vescovo aveva ignorato la richiesta…finchè l’arcangelo appoggiò il suo santo dito sul cranio di Aubert, bucandolo ma lasciandolo in vita.
Il primo oratorio in onore di Saint-Michel fu organizzato in una grotta: il luogo era molto impervio, e costruire era molto complicato.
L’abbazia benedettina fu edificata a partire dal X secolo in stile romanico, ma nel corso dei secoli venne continuamente rimaneggiata e ingrandita sfruttando l’altezza, visto che lo spazio per costruire orizzontalmente era decisamente esiguo. Oggi si riconoscono quindi diversi livelli sovrapposti in stile romanico, carolingio, gotico e gotico fiammeggiante.
L’afflusso crescente di pellegrini portò alla costruzione di un piccolo borgo ai piedi dell’abbazie, sule pendici del monte, per dare loro alloggio e ristoro.
La potenza dell’abbazia di Mont-Saint-Michel durò fino alla Riforma Protestante. Con la Rivoluzione Francese i monaci furono definitivamente cacciati e l’abbazia convertita in carcere per quei sacerdoti che rifiutavano la riforma del Clero.
L’omelette de La Mère Poulard
Il cibo è sempre parte di un viaggio, e anche Mont-Saint-Michel ha un suo piatto imperdibile! Si tratta della famosa omelette de La Mère Poulard, noto ristorante e alloggio dell’isola.
Il nome preciso ella ricetta è omelette alla baveuse, che in italiano non è particolarmente attrattiva…ma vi assicuro che è decisamente buona.
La ricetta prevede che tuorli e albumi vengano sbattuti e montati separatamente, per poi essere uniti alla crème fraiche. Il risultato finale è un omelette spumeggiante e gonfia. Il ripieno classico è a base di funghi e fois gras servita con patatine fritte.
Quella della Mère Poulard è famosa perché è qui che è stata ideata. Noi l’abbiamo mangiata in un altro locale, ed era comunque baveuse e squisita al punto giusto!
Mont-Saint-Michel si trova alla foce di un fiume
Davanti all’antico ingresso della chiesa si trova una grande terrazza. Il parapetto è decisamente troppo basso per una mamma (quindi se avete figli non lasciateli correre liberamente: è troppo facile arrampicarsi su quei muretti!), ma la vista sulla baia è incredibile. Da qui è anche ben visibile la foce del fiume Couesnon, il cui estuario sfocia proprio davanti a Mont-Saint-Michel.
Normandia o Bretagna?
Ma dove si trova Mont-Saint-Michel, in Normandia o in Bretagna? Non muore nessuno se non lo sapete. Io però sono appassionata di geografia, quindi ho subito controllato: Mont-Saint-Michel si trova in Normandia, per un soffio oserei dire.
Le Couesnon dans sa folie a mis le Mont en Normandie
Era proprio il fiume Couesnon a fungere da confine fra le due regioni e lungo il suo percorso, fra un’ansa e l’altra, ha posto Mont-Saint-Michel proprio in Normandia. Oggi il confine si trova appena quattro chilometri più a ovest del fiume.
Conoscevate tutte queste cose su Mont-Saint-Michel? adesso siete pronti per la visita!