Il Rifugio Telegrafo sul Monte Baldo è meta molto ambita per i bellissimi scorci sul Garda ma anche per la vasta scelta di percorsi per raggiungerlo
Se raggiungere il Rifugio Telegrafo “Gaetano Barana” è uno dei vostri desideri, vi racconto la nostra esperienza lungo il Sentiero Bovi, detto anche Via Marocco.
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Rifugio Telegrafo, dove si trova?
Il Rifugio Telegrafo “Gaetano Barana” si trova in cima al Monte Baldo, sul versante occidentale, a 2147 metri sul livello del mare.
La sua costruzione iniziò nel 1896 e venne inaugurato il 26 settembre 1897.
Da allora chi raggiunge il Telegrafo può godere di uno dei più bei panorami sul lago di Garda godendo dei servizi del rifugio.
Come raggiungere il Rifugio Telegrafo
I sentieri del CAI per arrivare al Rifugio Telegrafo sono diversi. I più partono dal versante orientale, quindi dalla zona di Ferrara di Monte Baldo.
Il più complesso è invece quello che sale da Malcesine. Si può percorrere il primo lungo tratto anche grazie alla funivia del Baldo, ma comunque dalla stazione a monte al Rifugio Telegrafo si deve percorrere per diverse ore un sentiero in cresta, molto esposto e consigliato solo ad escursionisti esperti.
La Via del Marocco
Per quanto riguarda la nostra esperienza, abbiamo raggiunto il Telegrafo da Novezza percorrendo la Via del Marocco.
Il Sentiero Bovi o via Marocco è un sentiero di media difficoltà, piuttosto ripido in alcuni punti e con gradoni in roccia. Non è un sentiero adatto a tutti ma chiunque abbia una buona mobilità e un po’ di resistenza può affrontarlo.
L’attacco del sentiero denominato via Marocco si trova a Novezza.
Lungo la strada provinciale 3, appena dopo aver valicato il confine fra Veneto e Trentino (per chi viene da sud) si trova un piccolo spiazzo a bordo strada dove lasciare la macchina. La segnaletica del sentiero è presente ma non è molto visibile. Clicca qui per il punto esatto
Dal ciglio della strada il sentiero si inerpica immediatamente lungo la parete in modo piuttosto brusco e su un fondo sconnesso dove sono presenti molte rocce e radici. Il sentiero molto stretto al punto che quando si incrocia qualcuno è necessario mettersi da parte. Su questo sentiero si procede esclusivamente in fila indiana.
Nel giro di un quarto d’ora circa ci si addentra nel bosco, dove il sentiero si allarga leggermente ed è in terra battuta ma facilmente cedevole (occhio a dove mettete i piedi).
In questo punto si trova anche la segnaletica che conduce ad altri sentieri lungo la parete del Baldo, ma noi seguiamo le indicazioni per il Rifugio Telegrafo.
Gradoni in roccia
Proseguendo lungo il sentiero Bovi si percorrono alcuni tratti leggermente esposti, molto emozionanti dal punto di vista paesaggistico.
Purtroppo questa parte dura poco per lasciare ben presto spazio alla parte più impegnativa del sentiero, la più lunga e ripida.
Senza alcun preavviso la pendenza cambia drasticamente così come la conformazione del sentiero, che appare quasi sempre costituita da alti gradoni di roccia.
Questi sono letteralmente da scalare usando anche le mani… questo tratto della via Marocco richiede una certa dose di agilità che rende questo sentiero non adatto a tutti.
Il panorama più bello è dietro alla salita più dura
Dopo aver percorso un impegnativo tratto sulle rocce, si ritorna ad avere una visuale sulla vallata sottostante e si imboccano le ultime salite.
Ci troviamo ormai oltre i 2000 metri e la vegetazione è quasi assente. Il fondo del sentiero è pietroso.
In compenso in questo ultimo tratto è molto frequente avvistare flora e fauna di alta montagna, come stelle alpine e camosci.
Ancora un ultimo sforzo e si raggiunge finalmente la radura su cui sorge il Rifugio Telegrafo: davanti a noi un magnifico panorama sul lago di Garda ci ripaga di ogni fatica.
Il rifugio è molto semplice ma curato. Optiamo per una buona merenda a base di ottime torte e riprendiamo la via di casa.
Per scendere ci viene sconsigliata la Via Marocco: la discesa sarebbe troppo ripida, e il rischio di traumi alle ginocchia è elevato.
Ci viene consigliato quindi di imboccare il sentiero CAI 651che porta al Rifugio Altissimo, deviando alla prima discesa per tornare a Novezza. Quasi a valle si collega con il sentiero Bovi, in modo da ritornare all’auto senza difficoltà.
Sentiero CAI 652 o Via Marocco
DIFFICOLTÀ: ⭐⭐⭐ MEDIA
DISLIVELLO: 620 MT IN SALITA
TEMPO: 1h45-2h
NON ADATTO A: FAMIGLIE CON BAMBINI <10 ANNI, NON PERCORRERE NELLE ORE PIÙ CALDE