Se non sapete cosa vedere in Portogallo, seguite il nostro itinerario di due settimane. Vi porteremo nelle principali città portoghesi, alla scoperta di borghi antichi e nelle iconiche spiagge dell’Algarve
Il nostro viaggio in Portogallo nasce da una buona offerta per i voli. La scorsa primavera, sfidando gli enigmatici colpi di coda pandemici, clicco il tasto ACQUISTA dopo aver selezionale quattro voli a/r Bologna-Lisbona.
Ah…che sensazione di appagamento pensare finalmente al prossimo viaggio! In realtà il Portogallo ci ronzava in testa da un po’: i nostri figli cominciano a crescere e ad avanzare pretese sulle mete estive . Urgeva dunque una location provvista di mare, spiagge e racchettoni.
Il dazio da pagare per raggiungere il loro obbiettivo era ovviamente seguirci senza troppi lamenti nel resto del nostro itinerario in Portogallo!
Table of Contents
Cosa vedere in Portogallo: da Lisbona al nord e poi un tuffo in Algarve
Il nostro itinerario in Portogallo inizia e finisce nella bellissima capitale, Lisbona.
Vi ho già raccontato cosa vedere a Lisbona e quando sia affascinante questa città. Ci ha davvero rubato il cuore.
Quando siamo arrivati non abbiamo noleggiato subito l’auto, perché per muoversi in città e dintorni è completamente inutile quindi, visti i costi del noleggio auto, abbiamo optato per muoverci con i mezzi pubblici.
Poi abbiamo una noleggiato una simpaticissima quanto poco performante Polo e siamo partiti per 10 giorni di tour portoghese.
Ci siamo spostati sull’oceano alla ricerca delle mitiche onde e dei surfisti fino a raggiungere Porto; poi una rapida puntata nella regione dell’Alentejo; e infine le spiagge color ocra dell’ Algarve.
Leggete fino in fondo per scoprire i dettagli del nostro itinerario in Portogallo!
Lisbona e dintorni in 4 giorni
Il nostro tour del Portogallo inizia di sabato mattina. Abbiamo a disposizione la giornata per intero perché siamo arrivati il venerdì sera.
In quattro giorni a Lisbona abbiamo visitato la capitale (anche se io ci sarei rimasta di più!) muovendoci con i mezzi pubblici fra i vari quartieri. Spostarsi è piuttosto semplice avendo a disposizione un’ampia rete metropolitana, bus pulitissimi e bellissimi tram.
Con i treni abbiamo invece raggiunto facilmente Cascais, per una gita di mezza giornata al mare, e Sintra.
Abbiamo visitato Sintra con una guida ed è stata una scelta azzeccata. Abbiamo passeggiato per il paese, assaggiato tutti i dolcetti tipici nella pasticceria più antica della città e poi abbiamo visitato la Quinta da Regaleira, uno dei palazzi più gettonati. Tutto questo accompagnati dal bravissimo Antonio di Tour Italiano a Lisbona.
Ericeira, Óbidos e Nazaré – giorno 5
La mattina del quinto giorno abbiamo raggiunto l’autonoleggio Klass Wagen all’aeroporto di Lisbona (taxi da Alfama prenotato con FreeNow: 13€) e siamo partiti in direzione Ericeira.
Ericeira si trova ad appena 40 minuti da Lisbona, ma l’atmosfera è completamente diversa!
Abbiamo lasciato il caldo sole della città per trovare i venti dell’oceano, l’aria umida e ricca di salsedine e decine di surfisti.
Ericeira è una meta gettonatissima per praticare surf, ed è anche una cittadina bellissima: vie strette, casette bianche con gli infissi blu e un miradour per guardare la spiaggia.
L’atmosfera boho chic pervade ogni negozio, bar, bottega. E attenzione: anche ad agosto vendono maglioni di lana…e le strade sono piene di surfisti e surfiste che sembrano usciti dalle riviste: short, infradito, maglione e berretto in lana. Fighissimi.
Concedetevi una colazione a base di ouriços, i dolci tipici locali e una bella passeggiata per le vie di questa splendida cittadina.
Proseguiamo per un tuffo nel Medioevo e ci dirigiamo verso nord, a Óbidos.
Óbidos è uno dei più bei borghi del Portogallo, con le mura di cinta perfettamente conservate e il bel centro storico. Qui ad ogni angolo di strada si può assaggiare la ginja, il tipico liquore portoghese alla ciliegia servito in un bicchierino di cioccolato fondente…in pratica un Boero costruito al momento.
Proseguiamo per Nazaré, famosa per ospitare le onde più alte del mondo: fino a 30 metri! La città è molto trafficata e decidiamo di abbandonarla velocemente.
Raggiungiamo Coimbra, dove passiamo la notte.
Coimbra – giorno 6
Coimbra dista da Lisbona appena un paio d’ore di auto in direzione nord, ma le nostre innumerevoli soste ci fanno arrivare solo nel tardissimo pomeriggio.
Prendiamo possesso del nostro appartamento in praça da República e rimandiamo a domani le nostre esplorazioni.
In realtà siamo a Coimbra per un motivo ben preciso (e anche abbastanza ovvio): visitare l’università.
In particolare io volevo vedere la famosa Biblioteca Juanina, la storia biblioteca universitaria, ma in realtà tutto il percorso di visita è da non perdere!
Visitare l’università di Coimbra richiede almeno due ore, ma io vi consiglio di tenerne libere almeno 3.
Dopo aver fatto il pieno di cultura e storia è bene visitare anche in centro storico di Coimbra, davvero grazioso e con monumenti preziosi: ci sono tratti delle antiche mura della città ad esempio, e la cattedrale in stile romanico.
Vedrete che l’intera giornata se ne andrà molto rapidamente.
Noi rimaniamo a Coimbra fino alle 16 circa, per poi partire per la nostra successiva destinazione: Porto.
Porto – giorno 7
Porto è indubbiamente la città più importante del Portogallo settentrionale. È anche la seconda per popolosità dopo la capitale Lisbona.
A Porto si possono tranquillamente dedicare due giorni. È una città molto vivace, con vie dello shopping e molte attrazioni che vale la pena visitare. Purtroppo in questa estate 2022 il centro è divelto da moltissimi cantieri, rendendo abbastanza difficile spostarsi anche a piedi.
Gli orari del nostro viaggio ci concedono un primo tour serale della città per esplorare le strade dello shopping e salire fino alla Sé di Porto (la cattedrale).
Nel nostro unico giorno interamente dedicato alla città imbastiamo un itinerario nel centro storico che ci permette di toccare molti punti di interesse, tra cui la chiesa di Sant’Idelfonso e la chiesa del Carmo, con le loro facciate adornate di azulejos. Raggiungiamo anche la Torre dos Clérigos (affollatissima, ci accontentiamo della piccola chiesa) e la celeberrima libreria Lello.
Ok sono sincera: non l’avevo mai sentita nominare prima di vedere le decine di persone in coda per entrare…e francamente pagare il biglietto di ingresso per un negozio, anche no grazie. Però è sicuramente un luogo da tener presente durante una visita a Porto, un po’ come la Libreria dell’Acqua Alta quando si va a Venezia.
Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso il ponte sul fiume Douro, che separa Porto dalla cittadina di Gaia, famosa al mondo per le cantine del vino Porto.
Anche se non siete appassionati di enologia, una visita guidata ad una delle cantine sul lungofiume è altamente raccomandata! Il Porto è il più importante dei prodotti locali, attorno al quale ruota buona parte dell’economia della regione, si tratta di vera e propria storia del territorio. Inoltre alcune visite organizzano anche spettacoli di Fado: un’occasione per ascoltare cantanti professionisti.
Anche se decidente di non prendere parte ad una visita in cantina, fate lo sforzo di attraversare il fiume e raggiungere la riviera di Gaia: il posto è comunque favoloso, con moltissimi ristoranti e locali. Avrete anche una vista privilegiata di Porto, che al tramonto è ancora più bella.
Fatima e trasferimento in Alentejo, giorno 8
Lasciamo Porto per cominciare la nostra traversata del Portogallo, che piano piano ci porterà verso il profondo e caldo sud. La giornata di oggi è una giornata di trasferimento: la nostra meta infatti è Arraiolos, nell’Alentejo, dove ci fermeremo una paio di giorni prima di spostarci in Algarve.
Ci attendono circa 4 ore di auto per raggiungere la nostra meta, distanza che ci permette comunque di scegliere una località da visitare per qualche ora lungo il cammino.
Benché non siamo particolarmente religiosi, optiamo per Fatima, luogo di culto conosciuto in tutto il mondo per le visioni dei tre pastorelli Giacinta, Maria e Francesco.
Ci fermiamo giusto il tempo di acquistare qualche souvenir e visitare il Santuario. Quest’ultimo è molto semplice, spicca il sagrato enorme che chiaramente è adeguato all’afflusso di una grande folla di credenti. Rimaniamo molto colpiti dalla lunghezza chilometrica della coda di persone per accendere un cero.
Ripartiamo e raggiungiamo Arraiolos. Sinceramente ci siamo capitati un po’ per caso, cercando un alloggio che ci permettesse di visitare Évora. Ma come spesso accade è cosi che si scoprono luoghi nuovi da visitare.
Arraiolos è un piccolo borgo tutto bianco, con una carinissima piazza centrale con le fontane, famoso perché qui si tramanda da secoli l’arte di ricamare tappeti con il punto arraiolos, un punto croce obliquo.
La via principale del centro storico è animata da colorate vetrine, dove questo tipo di ricamo viene applicato a moltissimi oggetti: tappeti, federe per cuscini ma anche piccoli accessori per il bagno o la cucina.
La storia dei tappeti di Arraiolos affonda le radici in un passato lontano, quando i Mori dominavano la penisola iberica. Delle resto anche le mura del castello, arroccato sulla punta di una piccola collina, testimoniano l’antichità del paese.
Evora, giorno 9
La nostra sosta nell’Alentejo era però destinata alla visita di Évora. Beh, vale davvero la pena inserire questa città nel vostro itinerario in Portogallo !
Évora è cinta da mura molto ben conservate ed effettivamente è la cittadina fortificata meglio conservata di tutto il Portogallo. Per visitarla con calma serve una giornata intera: Évora non è grande ma ci sono moltissimi monumenti e siti di interesse storico.
Impossibile non rimanere stupiti dal tempio romano che troneggia in Largo do Conde de Vila Flor, il miglior esempio di architettura romana di tutta la penisola iberica.
Cosi come dalla splendida cattedrale di Évora con annesso l’antico chiostro.
Ma una cosa davvero particolare da non perdere è la cosiddetta Cappella delle Ossa (Capela dos Ossos), una minuscola chiesa le cui pareti e colonne portanti sono interamente ricoperte di ossa umane.
Algarve, giorni 10-14
Ormai ci volgiamo all’ultima tappa del nostro on the Road in Portogallo e ci dedichiamo al relax e al mare.
Non sono particolarmente amante della vita da spiaggia, ma i panorami di questa regione portoghese mi hanno conquistata. I colori sono sgargianti e caldi, con il verde-blu dell’oceano Atlantico, l’oro della sabbia e le sfumature terracotta delle falesie che arrivano fino al mare.
Le spiagge sono ampie e selvagge, molto spesso non attrezzate. Non sono propriamente di facile accesso, poiché si trovano alcune decine di metri più in basso delle strade e dei paesi. Quindi ovunque sorgono bellissime quanto ripide scale in legno da scendere e salire.
Un altro aspetto da tenere a mente sono le maree! Siamo proprio sull’oceano Atlantico e, come in molte altre località (ad esempio la Normandia) anche qui le maree crescono e si abbassano di diversi metri, occupando ampie porzioni di spiaggia. Nel corso di questi pochi giorni abbiamo costruito piccole dighe insieme ai locali per mettere al riparo teli e zainetti, mentre una volta siamo stati completamente “annegati” dall’acqua!
Durante il nostro soggiorno in Algarve abbiamo scelto di alloggiare sempre nello stesso appartamento a Portimão, nella parte occidentale della regione.
Abbiamo quindi visitato le due spiagge principali della cittadina, Praia da Rocha e Praia dos tres Castelos. Purtroppo entrambe sono piuttosto ventose.
La prima è molto ampia e ben servita, costeggiata da una lunga passerella in legno che collega i vari locali che si affacciano sulla sabbia.
La seconda è molto più raccolta, con falesie che si spingono fin dentro l’acqua creando un paesaggio indimenticabile.
Una spiaggia molto più protetta dal vento e davvero strepitosa è invece quella di Beliche, a Sagres. Abbiamo trascorso qui una giornata dopo aver visitato Cabo Sao Vicente. Vi si accede sempre grazie a una lunga scalinata e vi si trova un solo chiringuito, che quindi è sempre pieno. Dall’altro lato della spiaggia, prima di scendere le scale c’è però una trattoria.
Per quanto riguarda Lagos invece, segnalo la piccola Praia da Doña Ana, direttamente in paese e molto affollata, e la più defilata Praia do Porto Mos.
Quest’ultima è ben fornita di servizi, ma basta allontanarsi qualche decina di metri per trovare angoli discreti. Da qui inoltre si può raggiungere a piedi Praia do Canaval, attraversando gli scogli sul lato sinistro della spiaggia. Ah, non serve spaccarsi i piedi: basta attendere la bassa marea per camminare comodamente sulla sabbia.
Comunque vi rimando al post sulle più belle spiagge dell’Algarve Occidentale!
Ecco terminato il nostro itinerario in Portogallo di due settimane. Durante l’ultima giornata siamo tornati con calma a Lisbona, dove ci attendeva il nostro volo di rientro.
Itinerario in Portogallo, info utili
E per finire qualche informazione che può tornare utile per organizzare il viaggio.
Fuso orario
Lo sapevate che fra l’Italia e il Portogallo c’è un’ora di fuso? Noi no, non lo sapevamo proprio. Benché faccia parte della penisola iberica come la Spagna (con la quale condividiamo l’ora sull’orologio), in Portogallo vige il fuso orario di Greenwich.
Autonoleggio
Questa estate targata 2022 ha visto rincarare praticamente ogni cosa. Il costo dell’auto a noleggio non è stato indifferente, ma vi segnalo ugualmente Klass Wagen per la serietà del loro servizio.
Noi abbiamo prenotato online dal loro sito, pagando solo un piccolo anticipo e saldando poi il resto in ufficio al nostro arrivo.
A parità di prezzi con altre società (dove però ho trovato diverse recensioni negative) Klass Wagen si è presentata con un ambiente accogliente e personale molto preparato. Si trova a pochi chilometri dall’aeroporto di Lisbona.
Autostrade
Le autostrade sono a pedaggio come in Italia, e sono anche abbastanza care. Per pagare il pedaggio ci sono due possibilità: o ricevere un bollettino postale e pagare entro 5 giorni, o utilizzare il telepass. Direi di non lesinare sul noleggio di questo indispensabile strumento, oppure -per chi lo ha- in Portogallo funziona il telepass europeo.
Costo della vita
Il nostro viaggio in Portogallo non ci è costato poco…ma dobbiamo dire che in alcune aree in costo della vita è ancora inferiore a quello italiano.
A Lisbona ad esempio un caffè espresso costa 0,65€ e nelle tascas o trattorie si può cenare con 15€ a testa. Ovviamente ci sono anche locali più costosi, ma sono facilmente riconoscibili. Uno dei quartieri più economici ma comunque centrale è Alfama.
In Algarve invece la musica è completamente diversa! Essendo tutte località rinomate, anche il costo della vita è molto più alto.
Ora ho proprio detto tutto. Come sempre, sono a disposizione via mail o nei commenti!
A presto!