Oggi vi propongo una semplicissima passeggiata in montagna nel Parco Naturale del Monte Baldo, per scoprire l’area denominata Corna Piana e conosciuta anche come Giardino d’Europa.
Il Monte Baldo si trova tra il Veneto e il Trentino affacciato sul Lago di Garda. Il Parco Naturale del Monte Baldo è stato istituito nel 2013 con la volontà di proteggere le aree naturali presenti e di sviluppare una economia locale sostenibile per l’ambiente. Un’altra escursione molto semplice nel parco è quella al lago di Cei.
Per la nostra passeggiata abbiamo raggiunto il rifugio Graziani ai piedi del Monte Altissimo. Il Rifugio Graziani può essere raggiunto a piedi dalla località San Valentino, parcheggiando l’auto subito fuori dall’abitato. Da lì il rifugio dista circa 5 km, da percorrere su strada asfaltata. Inizialmente è pianeggiante, mentre l’ultimo tratto prevede qualche tornante in salita ma volendo si può accorciare tagliando fra i prati.
Abbiamo percorso la strada a piedi la prima volta che siamo stati al Rifugio Graziani, nel marzo dell’anno scorso. C’era molta neve e la strada era chiusa alle auto, e passeggiare è stato molto piacevole. Si attraversano anche un paio di gallerie scavate nella montagna, e una di queste è perforata da tunnel visitabili che si affacciano sulla vallata sottostante. Attenzione perché non ci sono parapetti.
Quel giorno la nostra idea era raggiungere a piedi il Graziani per meritarci un lauto pranzo a base di polenta e piatti tipici trentini. Matteo aveva telefonato per accertarsi dell’apertura… Niente, abbiamo scoperto che in Italia esiste un altro rifugio con lo stesso nome e che era aperto quel giorno. Per quanto riguarda il NOSTRO rifugio Graziani l’abbiamo trovato ben chiuso e, il nostro pranzo ha constato di ben due banane e un sacchettino di frutta secca.
Questa volta per la nostra escursione sul Baldo siamo partiti ben forniti di panini, riso freddo e classico pic nic. Inoltre abbiamo raggiunto il Graziani in auto, ed è stata un’ottima scelta: d’estate la strada è molto trafficata percorrerla a piedi, soprattutto con due bambini, potrebbe essere poco rilassante.
Il Giardino d’Europa
Una volta parcheggiata l’auto abbiamo individuato il nostro sentiero. Guardando il Rifugio Graziani (che questa volta era aperto!) sulla destra si trovano dei pannelli esplicativi su Corna Piana, sui sentieri e sul perché questa area viene chiamata Giardino d’Europa.
Ho visto molte volte le fioriture estive in montagna… ma un luogo affascinante come questo, mai.
Dietro ai pannelli esplicativi sono ben visibili delle scale in pietra. Da qui attacca il sentiero che ci porterà allo spettacolare Corna Piana, un pianoro verde e lussureggiante il cui sentiero è incredibilmente bordato di fiori.
Il sentiero in realtà viene proposto come un circuito ad anello con punto di partenza San Valentino, ma si può partire dal Graziani, arrivare fino al Malga Bes e tornare, come abbiamo fatto noi, lasciando fuori solo il tratto che da San Valentino si aggancia all’anello, e che viene definito “in alcuni punti esposto”.
Ma torniamo alla nostra escursione dal rifugio Graziani.Â
Il primo tratto è piuttosto stretto e ripido, il fondo ghiaioso lo rende in alcuni punti anche scivoloso. Ma si tratta davvero di pochi minuti di camminata.
Ben presto si guadagna un piccolo promontorio. Qui, seguendo il sentiero a sinistra si può raggiungere la piccola vetta dove si trova una tavola geografica che indica tutte le cime circostanti.
Ma la parte spettacolare del percorso è quella che attraversa i vasti prati. Bordure di rododendri si alternano a cespugli di rose canine, i gigli martagone spiccano fra il giallo della cariofillata e della scorzonera. Nessun architetto di esterni, nessun giardiniere avrebbe potuto creare nulla di simile.
Il circuito arriva fino alla malga Bes per poi tornare al punto di partenza. La difficoltà del sentiero nel Giardino d’Europa di Corna Piana è praticamente nullo, ma non è percorribile con il passeggino: la terra battuta dai passanti è a malapena sufficiente a contenere due piedi, e tutto intorno il prato è incolto. Inoltre tutto il tratto è sempre esposto al sole.
Non si trovano punti ristoro, quindi è bene partire muniti di acqua e cappello.
Questa escursione nel Parco del Monte Baldo è da considerarsi adatta alle famiglie e di bassissima difficoltà . Per chi non vuole organizzare il pranzo al sacco è possibile pranzare al rifugio Graziani, sempre aperto in estate.
Il pascolo e le mucche
Mentre eravamo “in vetta” a Corna Piana abbiamo visto nel sentiero sottostante un bel pascolo con mucche annesse. Come resistere?! Tornati alla base ci siamo quindi incamminati lungo il sentiero che scende verso località San Giacomo. Si raggiunge un cancello in legno e si entra nel pascolo. Le mucche erano molto mansuete e all’apparenza non infastidito dalla nostra presenza. In effetti il via vai di persone a piedi o in mountain bike è piuttosto frequente.
Dopo un ultimo saluto ai teneri bovini abbiamo risalito nuovamente il sentiero e terminato la nostra escursione con una buona merenda al rifugio Graziani.