Situata sulla costa occidentale di Unguja, l’isola principale dell’arcipelago di Zanzibar, Stone Town è il cuore pulsante della cultura e della storia di Zanzibar.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2000, questa antica città affascina con le sue strette vie tortuose, gli edifici in pietra corallina, e il mix vibrante di influenze arabe, persiane, indiane ed europee.
La nostra visita a Stone Town è abbinata all’ escursione ad una piantagione di spezie, escursione classica a Zanzibar. Per visitare la città basta mezza giornata, ma fate in modo che sia di pomeriggio: una della attrazione più famose di Stone Town infatti è il favoloso tramonto che si può ammirare da uno dei tanti locali con terrazza.
In questo articolo vi lascio un itinerario delle principali cose da vedere a Stone Town, anche se uno degli aspetti più affascinanti della città di pietra (e che secondo me permette di gustarsi davvero l’atmosfera) è perdersi tra i suoi vicoli stretti e tortuosi. Le case dai portoni finemente intagliati, simboli di status sociale, offrono un’occasione per ammirare l’architettura tipica di Zanzibar, influenzata dalla cultura swahili, araba, indiana e coloniale. Passeggiando lungo questo itinerario guardatevi intorno perché troverete botteghe artigianali, caffè locali e gallerie d’arte nascoste.
Ecco cosa non perdere durante una visita a Stone Town.
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Il mercato di Darajani
La nostra visita a Stone Town comincia da questo colorato e profumatissimo bazar, meta imperdibile per chi vuole fare incetta di spezie e souvenir di Zanzibar. Qui si possono trovare i prodotti tipici dell’isola e oggetti di artigianato. È fin troppo facile farsi irretire dai commercianti e acquistare di tutto..! Noi ci siamo andati accompagnati dal nostro Ali, che ci ha organizzato tutte le uscite. Abbiamo fatto incetta di spezie di tutti i tipi. In particolare Zanzibar è nota per i chiodi di garofano e la cannella, ma io ho preso anche pepe nero (profumatissimo), cardamomo, vaniglia in polvere e le immancabili miscele curry e chicken masala.
Nella zona del Darajani market si trova anche il folkloristico quanto nauseabondo mercato del pesce di Stone Town, un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, ma per stomaci forti!
Sinceramente abbiamo preferito il mercato del pesce di Uroa, più piccolo ma coinvolgente.
Se siete senza una guida local contrattate allo sfinimento!
Per un’esperienza autentica e vivace, una visita al mercato di Darajani è imperdibile.
Chiesa anglicana e Museo della Schiavitù
Questo è in assoluto il luogo più commovente e significativo di Stone Town: il vecchio mercato degli schiavi, oggi sede del Museo della Schiavitù e della Chiesa Anglicana. Questo sito è un tributo alle vittime della tratta degli schiavi che ebbe luogo per secoli sull’isola. Sotto la chiesa ci sono le camere degli schiavi, dove venivano trattenuti in condizioni disumane prima di essere venduti. Una visita qui offre una profonda riflessione sulla storia del commercio di schiavi e il suo impatto sulla regione. Toccante la fossa con sculture di schiavi incatenati.
Hamam Persian Bath
Questa è un’attrazione relativamente sconosciuta di Stone Town. A est della Cattedrale di San Giuseppe si trovano i bagni Hamamni. Il quartiere si chiama Hamamni, che significa proprio “il luogo dei bagni” dall’arabo hammam (bagno). Questo è stato il primo bagno pubblico a Zanzibar, commissionato dal sultano Barghash e costruito da un architetto chiamato Haji Gulam Hussein. È uno dei più elaborati di Zanzibar ed è costruito in stile persiano. Oggi i bagni non funzionano più, ma è ancora possibile entrare e visitarli. L’ingresso è gratuito (gradita un’offerta) ma attenzione, a volte viene impropriamente richiesto il pagamento di un fantomatico biglietto.
Jaws Corner
Inserisco questo posticino che non è un’attrazione ma uno spaccato di quotidianità zanzibarina. È una piazzetta con un bar e alcune abitazioni che vi si affacciano. Ci siamo incantanti ad osservare la vita che scorre, e uomini giocare a un gioco da tavolo tipico della zona.
Cattedrale San giuseppe
Passeggiando per i vicoli del centro la nostra guida ci ha accompagnati alla Cattedrale di San Giuseppe. L’edificio è un esempio dell’influenza coloniale europea.
Costruita dai missionari francesi alla fine del XIX secolo, la chiesa ha un’architettura distintiva con una grande facciata bianca e due torri campanarie. All’interno, gli affreschi e le vetrate colorate meritano una visita, insieme alla sua atmosfera tranquilla. Purtroppo quando ci siamo stati noi era chiusa e ci siamo accontentati di ammirarla dall’esterno.
Casa museo di Freddy Mercury
Avendola mancata la prima volta che siamo stati a Zanzibar, volevo almeno vedere dove fosse la famosa casa di Freddy Mercury. In realtà il cantante ha vissuto qui solo nei primi anni della sua vita, e non aveva mantenuto alcun legame con l’isola.
Abbiamo deciso di non entrare a visitare il museo.
Vecchio Forte
Situato di fronte al mare, vicino ai Giardini Forodhani, il Vecchio Forte è uno dei siti storici più importanti di Stone Town. Costruito dagli Omaniti nel XVII secolo per difendere la città dagli attacchi dei portoghesi, oggi il forte ospita vari eventi culturali, mercati artigianali e mostre d’arte. Nelle sue mura si trova anche un piccolo anfiteatro dove si tengono concerti e spettacoli teatrali.
La Casa delle Meraviglie (Beit al-Ajaib)
La Casa delle Meraviglie è uno degli edifici più iconici di Stone Town. Costruita nel 1883 dal Sultano Barghash, era il primo edificio di Zanzibar ad avere elettricità e ascensore. Anche se da tempo è chiusa per restauro a seguito di un crollo parziale del tetto, l’imponente struttura è ancora visibile dall’esterno e offre un’idea dell’opulenza della corte reale zanzibarina.
I Giardini Forodhani
I Giardini Forodhani sono il luogo ideale per una pausa rilassante dopo aver esplorato la città . Situati lungo il lungomare, questi giardini pubblici si trasformano in un vivace mercato notturno dove gustare deliziosi piatti della cucina locale.
Al tramonto, i giardini si animano con turisti e locali che si godono la brezza marina e le delizie culinarie. La nostra guida ci ha però sconsigliato di mangiare i cibi lì preparati per la presunta poca igiene. Abbiamo deciso di dargli retta!
Godersi il tramonto a Stone Town
Perché visitare Stone Town di pomeriggio? Perché avrete visitato tutte le attrazioni in qualche ora, e sarete pronti a godervi lo spettacolo del tramonto!
Sul lungomare sorgono molti locali dove accomodarsi per un aperitivo con vista sul Sole che pian piano va giù. Noi abbiamo scelto il Cape Town Fish Market. Si trova a due passi dai giardini Forodhani e ha una bellissima terrazza. Lo spettacolo è assicurato!
Un altro locale molto noto è Africa House, ci siamo passati velocemente e devo dire che è molto particolare (cosa da tenere presente: le toilette sono accessibili anche a chi non consuma).
In conclusione, Stone Town è un luogo dove la sua opulenta storia, a tratti tragica, si intreccia con la cultura e l’architettura. Ogni angolo della città racconta storie di esploratori, commercianti, sultani e schiavi, e l’atmosfera vibrante del suo passato si mescola perfettamente con la vivacità moderna. Una visita a Stone Town è un viaggio attraverso secoli di storia e un’immersione nella cultura swahili che ancora oggi permea ogni strada della città .