La Street art prende sempre più piede in Italia e contagia anche Mantova grazie al festival Without Frontiers: Lunetta a colori
C’è una nuova meta turistica a Mantova. È il famigerato quartiere di Lunetta, per decenni considerato un ghetto per immigrati.
Che lo scopo della street art sia (anche) la riqualificazione lo avevamo già intuito: basti pensare al lavoro fatto sui quartieri più periferici di Napoli, che sono divenuti meta turistica internazionale grazie ai murales dipinti sulle pareti dei palazzi.
Quando ho letto che lo stesso sta accadendo a Mantova, la mia città, ho gioito di cuore.
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Il quartiere Lunetta, un grigio, spento e monotono susseguirsi di enormi condomini, sta diventando un museo a cielo aperto grazie alla street art e al festival Without Frontiers.
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La storia di Lunetta
La storia del quartiere Lunetta nasce nel lontano 1963, anno in cui inizia la costruzioni di grandi palazzi condominiali per dare casa a 12 mila cittadini: un’enormità, circa un quarto della popolazione della città.
L’idea è realizzare un’edilizia popolare legata al territorio delle corti agricole, e così il quartiere si riempie di anonimi blocchi quadrati di palazzoni.
Lunetta nasce fuori dalla cintura dei laghi di Mantova, anche se solo a poche centinaia di metri, per le famiglie che lavorano nella vicina zona industriale. Eppure questo lembo di terra che divide il nuovo quartiere dal centro città diventa un confine. Le case a Lunetta costano poco, il quartiere si riempie di famiglie poco abbienti e abitanti delle case popolari, in netto contrasto con chi può permettersi una casa all’ ombra del Castello di San Giorgio. I flussi migratori fanno il resto, relegando Lunetta a malfamato quartiere periferico.
Per decenni Lunetta rimane abbandonato a se stesso, divenendo il luogo ideale per i malviventi del circondario.
Without Frontiers: Lunetta a colori
Nel 2016 Mantova viene eletta Capitale della Cultura e l’amministrazione comunale pensa a un modo per riqualificare anche Lunetta. Nasce così il festival Without Frontiers – Lunetta a colori, una kermesse che vede all’opera writers e street artist italiani e internazionali.
Lo scopo è quello di rendere il quartiere più appetibile, più bello, coinvolgendo anche la popolazione e sensibilizzandola ad avere cura degli spazi comuni.
Le edizioni si susseguono con grande successo e oggi Lunetta conta più di 40 opere che hanno ridato vita e colore all’edilizia popolare.
Sono ormai 35 gli street artist nazionali e internazionali che hanno cancellato il grigio di Lunetta. I temi trattati sono molti, sicuramente il più importante è la convivenza fra culture ed etnie diverse, espressa grazie all’installazione TI VOGLIO CONOSCERE che campeggia sui tetti dei condomini di ingresso nel quartiere, subito dopo il sottopassaggio.
Simboli di questa conoscenza sono anche il muro del chiosco in piazzale Europa, che riproduce i tessuti tipici delle etnie che vivono a Lunetta, e il grande murales del basco Joan Aguilò. Aguilò ha passato alcuni giorni con una famiglia del posto e ha scelto di riprodurre una vecchia fotografia: due bambini, fratello e sorella, che festeggiano un compleanno.
Simbolo di uguaglianza e condivisione è anche l’opera di Sebas Velasco, che anche in questo caso ritrae un abitante di Lunetta davanti alle luci notturne della città.
Nella street art di Lunetta appaiono anche tantissimi riferimenti a Mantova, alla sua storia e al territorio.
C’è l’omaggio a Isabella d’Este, duchessa e moglie di Francesco II Gonzaga, con i fiori di loto del lago Superiore;
Al Rinascimento mantovano ci ha pensato l’ artista Corn 79, molto attivo a Lunetta, con la sua opera “Il momento in cui nasce un’idea” dipinto sulla parete della palestra Neolú.
Oltre ai fiori di loto è presente anche un ramo di pero, prodotto IGP dell’agricoltura mantovana.
Non mancano nemmeno i primati a Lunetta: il padovano Joys ha firmato qui la sua seconda opera più grande. Si intitola Tsunamy ed è lunga ben 826 metri!
Street art a Mantova: un nuovo percorso turistico
La street art a Mantova nel quartiere Lunetta ha creato un nuovo percorso turistico, che si affianca a quello classico del Rinascimento e dei Gonzaga.
Le guide turistiche della città propongono infatti anche questo tour insolito di Mantova per chi cerca qualcosa di nuovo e, soprattutto, in continua evoluzione.
Come arrivare a Lunetta
Lunetta si trova alle porte di Mantova, poco prima del ponte di San Giorgio.
Per arrivarci in auto, l’uscita autostradale è quella di Mantova Nord. Si seguono poi le indicazioni per i centro città.
Per chi arriva in treno, dalla stazione bisogna raggiungere il Castello di San Giorgio e attraversare il ponte omonimo fino a raggiungere Lunetta.
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