Zanzibar, con le sue spiagge coralline e il clima tropicale, è uno dei paradisi terrestri più quotati dal turismo italiano. Complice il clima, che la rende fruibile per quasi tutto l’anno, e il fuso orario minimo, Zanzibar si presta anche per la vacanza esotica settimanale.
La nostra prima esperienza sull’isola delle spezie è stata proprio così: abbiamo raggiunto Zanzibar in aereo per una settimana durante le vacanze di Natale. Ma se invece abbiniamo Zanzibar ad un safari nella Tanzania continentale, come raggiungere Zanzibar?
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Raggiungere Zanzibar con il ferry
Dopo il nostro soggiorno al Nyerere National Park, abbiamo raggiunto Zanzibar per una vacanza sulle sue celebri spiagge.
Per raggiungere Zanzibar dalla Tanzania continentale ci sono due opzioni: l’aereo e il traghetto.
La tratta aerea fra il continente e Stone Town è gestita dalle compagnie aeree locali, come Air Coastal e Precision Air. Questa modalità è probabilmente l’unica percorribile se si arriva da un safari nei parchi del Nord del Paese. In questo caso l’aeroporto di Arusha è ben servito per coprire la tratta domestica fino al piccolo aeroporto di Zanzibar.
E se invece arrivassimo da un safari nel Nyerere National Park? In questo caso si può optare anche per la scelta del traghetto, che collega il porto di Dar Es Salaam a quello di Stonetown a Zanzibar.
Raggiungere Zanzibar in traghetto o aereo?
La scelta del mezzo di trasporto per raggiungere Zanzibar dal continente dipende da quanto tempo e denaro si hanno a disposizione.
L’opzione del volo aereo è decisamente più rapida se si decolla dalla airstrip del Mtemere Gate, così come da qualsiasi altro Parco del Sud della Tanzania.
In alternativa si può raggiungere in fuoristrada l’aeroporto di Dar Es Salaam e da qui volare a Zanzibar con una delle compagnie aeree domestiche. In questo caso il costo sarà un po’ inferiore rispetto al velivolo precedente, ma il tempo richiesto per lo spostamento su strada richiede comunque diverse ore.
L’altro mezzo di trasporto è invece il traghetto. In questo caso si raggiungerà in fuoristrada il porto di Dar Es Salaam, e da qui ci si imbarcherà sul ferry che porta a Stone Town.
In questo caso il tempo impiegato per raggiungere Zanzibar sarà lo stesso del volo domestico, ma molto probabilmente più economico.
Perche scegliere il traghetto per raggiungere Zanzibar
Perché valutare e/o optare di arrivare a Zanzibar in traghetto?
Le ragioni che ci hanno spinto a farlo sono due.
La prima, abbiamo visto il ferry e il porto come un’opportunità per mescolarci ai local , passare tempo nello svolgere attività quotidiane (o comunque comuni) per i cittadini Tanzaniani. Il tempo speso sui mezzi di trasporto è un momento di condivisione che ci dà la possibilità di osservare da vicino le abitudini del Paese ospitante.
La seconda, come ho già scritto altrove, è stata una scelta superstiziosa: mentre pianificavo il viaggio, un volo della Precision Air è precipitato nel Lago Vittoria. Da qui il mio rifiuto a volare con compagnie domestiche…sebbene siano ritenute sicure e assolutamente non in black list.
Navigare con Zan Fast Ferries
La compagnia Zan Fast Ferries collega Dar es Salaam e Stone Town con diverse corse giornaliere. I ferry sono nuovi e in ottime condizioni.
Si possono acquistare diverse tipologie di biglietto: dalla VIP class alla Silver class. Noi abbiamo viaggiato in quest’ultima ed è molto confortevole: sedili in pelle, molto spazio, possibilità di acquistare snack e bevande a bordo.
Sopravvivere al porto di Dar Es Salaam
Il porto di Dar Es Salaam è molto caotico, affacciato direttamente su una delle strade del quartiere che sorge intorno al porto stesso.
Entrare al porto con l’auto si è tramutato in uno slalom fra motorini, venditori ambulanti, gente che trasportava miqualsiasi tipo di bagaglio. Sixmond, il nostro autista, ci dà precise istruzioni prima di scendere: veloci a prendere i nostri bagagli e decisi nel dire NO ai fattorini.
Ci sentiamo sui blocchi di partenza dei 100 metri.
Non abbiamo fatto un metro. Al tempo 0 siamo stati assaliti dalla folla, e obbligati praticamente ad accettare l’aiuto di un paio di uomini nel trasporto dei bagagli. In realtà , vista la gran confusione decidiamo di avvalerci dei loro servigi.
Ritirare i biglietti
Lungo la strada di accesso al porto sorgono le biglietterie delle compagnie marittime che operano fra il continente e Zanzibar.
Grazie ai nostri aiutanti individuiamo rapidamente l’ufficio della Zan Fast Ferries. Grazie alla nostra agenzia Monkey Travel avevamo già i voucher della prenotazione, e necessitavamo solo di farci stampare il biglietto. Approfitto dell’operatrice per fare stampare anche i biglietti per il ritorno.
Superare i controlli
Biglietti alla mano, arriva il momento di imboccare il cancello per accedere all’area dei controlli. Già in questo primo step un addetto verifica il possesso dei documenti di identità e di viaggio.
Lungo la via in discesa si trova una spartana postazione, costituita da un vecchio barile, dove un secondo addetto mette l’etichetta con i dati personali ai bagagli.
Lo step successivo è il metal detector sia per i bagagli sia per i passeggeri.
Tutte queste operazioni si svolgono piuttosto rapidamente, anche se l’ambiente è piuttosto caotico e rumoroso.
Imbarco
A questo punto siamo nell’area degli imbarchi. C’è molta confusione, qualche cartello ma non chiarissimo. Individuiamo l’area di attesa per il nostro traghetto per Zanzibar. Dobbiamo lasciare i bagagli su un carrello che verrà caricato nella stiva. Su ognuno c’è una lettera, dovrà essere nostra premura ricordare quale e cercare i bagagli all’arrivo.
Il metodo è decisamente spartano e non ci lascia molto tranquilli..ma come vedremo funziona benissimo.
Le tempistiche richieste dalle compagnie di navigazione sono di arrivare all’imbarco 1 ora prima dell’orario di partenza previsto.
In questo tempo abbiamo modo di osservare un po’ di quotidianità . Ci sono parecchi venditori ambulanti che propongono snack di vario genere. Veniamo colpiti da un sacchettino contenente bacche rosse. Sono semi di baobab! Dolcissimi, come piccole caramelle!
Per questi piccoli acquisti e per lasciare la mancia ai facchini vi consiglio di tenere pronte alcune banconote di piccolo tagli in scellini tanzaniani, ricordando che 1000 scellini sono circa 0,36€.
Durante l’attesa il personale del porto passa a vidimare i biglietti. All’arrivo in porto del ferry, le operazioni di sbarco sono rapide.
Attenzione a quando comincia l’imbarco: si crea rapidamente la fila e si viene stimolati a salire a bordo rapidamente. Questo fa sì che molti spingano e che si crei ressa.
Navighiamo verso Zanzibar
Salpiamo con 15 minuto di ritardo.
Appena saliti a bordo sugli schermi presenti viene proiettata la “prayer for journey” cantata in arabo…piuttosto inquietante!
La traversata scorre serenamente. A bordo del traghetto c’è un servizio bar dove acquistare cibo e bevande. È possibile anche uscire all’aperto sia a poppa che a prua..
La traversata per coprire la distanza fra Dar Es Salaam e Stone Town dura circa 90 minuti.
Formalità in arrivo a Zanzibar
Quando arriviamo a Zanzibar compiliamo un modulo di ingresso da mostrare a un operatore del governo insieme al passaporto. Procedura rapida e gratuita, se avete una penna è meglio.
Nel frattempo i bagagli sono stati scaricati e disposti su un lungo tavolo di cemento. Rimangono lì in balìa della folla mentre noi siamo ai controlli, ma nessuno se le fila. Al nostro arrivo, sono lì ad aspettarci.
Quando si esce dal porto si trova la pensilina dei taxi. I tassisti hanno un tariffario fisso in base alla destinazione. Per Uroa (circa 1 ora di auto) ci chiedono 55$ da tariffario, trattiamo per 40$.
Navigare da Zanzibar a Dar Es Salaam
Al termine della nostra permanenza a Zanzibar, riprendiamo il ferry per tornare a Dar Es Salaam.
A differenza del porto di Dar, quello di Stone Town è molto piccolo e tranquillo. L’indicazione è sempre di presentarsi un’ora prima, ma in pochi minuti espletiamo le formalità di controllo documenti e bagagli.
A differenza dell’andata non ci vengono fornite etichette per i bagagli. Quindi decidiamo di portarli a bordo con noi. All’interno del ferry sono presenti diversi spazi dove riporre bagagli di medie dimensioni.
Anche a Stone Town incontriamo diversi facchini, qui sono organizzati ed indossano giubbotti smanicati recanti la scritta “Porter”. Non si accontentano di una mancia: il loro servizio costa 5$.
Raggiungere Zanzibar in traghetto: info pratiche
Per finire vi lascio questi consigli:
✅ Se volete andare a Zanzibar in traghetto, la compagnia Zan Fast Ferries ha standard europei (opera dal 2018 e i mezzi sono nuovi)
✅ i biglietti si possono acquistare on line sul sito a partire da 30000 scellini (circa 11€): un costo decisamente ragionevole per un viaggio più che confortevole.
✅ durante i periodi di alta stagione ci sono fino a 4 corse al giorno. Per motivi organizzativi, gli orari possono venire leggermente modificati, quindi verificate sempre pochi giorni prima di partire l’orario effettivo di partenza.
✅ se viaggiate con trolley potete sicuramente portarli a bordo con voi.
Come sempre sono nei commenti se servono ulteriori informazioni.