In Madagascar uno dei (tanti) grossi limiti è la rete delle vie di comunicazione. Le strade malgasce sono poche e dissestate, spesso nemmeno asfaltate. A fronte di un paese enorme, sono sicuramente insufficienti. La mancanza di vie di comunicazione non è solo un handicap per il movimento delle persone, ma soprattutto impedisce lo scambio delle merci. Una rete ferroviaria sicuramente gioverebbe, e invece esiste un solo treno in Madagascar.
Il treno del Madagascar
La tratta ferroviaria Fianarantsoa-Cote Est è l’ unico treno in Madagascar.
Il treno collega le città di Fianarantosa, sull’ altopiano centrale, e Manakar, sulla costa est appunto. Trasporta sia merci (essenzialmente frutta e legno di palissandro) sia passeggeri, e viaggia pochi giorni a settimana.
È un’ esperienza impareggiabile se si desidera immergersi nella vita vera dei malgasci. Utilizzare i mezzi pubblici ci permette di entrare in contatto diretto con gli abitanti di un paese, osservare le loro abitudini, vedere come passano il tempo. Quindi se vi trovate a dovervi spostare dalla zona di Fianar a Manakar vi consiglio senz’ altro di farlo con questo treno.
L’ intera tratta ferroviaria di questo unico treno del Madagascar comprende 18 stazioni e impiega all’ incirca 10 ore per percorrere i circa 165 km che separano le due città.
Prevede vagoni di prima e seconda classe. Poiché il viaggio è molto lungo e il treno affollato, vi consiglio di prenotare posti a sedere in prima classe, che ovviamente non ha niente a che vedere con i nostri standard.
Il mio viaggio sul treno del Madagascar
Alloggiavo a Sahambavy, quindi ho iniziato il mio viaggio dalla terza stazione della tratta e ho potuto sperimentare la lunga attesa, fissando i binari fino a quando finalmente il convoglio è apparso sbuffando e avvicinandosi con una lentezza incredibile, che è tipica del Madagascar.
Se volete conoscere gli orari del treno, li potrete trovare esposti su una lavagna davanti al binario, ma questi sono puramente indicativi!
La ferrovia Fianarantsoa-Cote Est scende dalle montagne attraversando tratti di foresta fino a giungere all pianura coperta di risaie, dove la terra rossa si alterna al verde delle coltivazioni. Anche il clima cambia molto: si parte dall’ umido e freddo altopiano per giungere alle temperature miti della costa e dell’ oceano.
Ad ogni fermata è un brulicare di persone, colori, odori. Lungo la ferrovia nascono villaggi che possono contare solo sull’ unico treno del Madagascar come mezzo di trasporto e collegamento con il resto del paese.
Ogni sosta in stazione dura dai 15 ai 30 minuti. Si vende di tutto: frutta, semi, farine, riso, carne, farmaci. Ogni stazione è affiancata da botteghe improvvisate e banchetti di ogni tipo. La gente è molto indaffarata, ci accolgono col sorriso ma si curano poco di noi, hanno i loro affari da svolgere. Acquisto sia frutta sia frittelle dolci, buonissime, peccato non aver chiesto la ricetta!
La giornata scorre lenta, fra paesaggi in cui perdersi con gli occhi, con la foresta che letteralmente entra dai finestrini e bancarelle da annusare. Guardiamo i bambini, quanto sono impegnati nei loro piccoli commerci. Regaliamo loro qualsiasi cosa: elastici per capelli, una penna, un lucidalabbra. I loro occhi brillano di gioia.
Arriviamo a Manakar quando ormai è buio. È stata una giornata ricca di emozioni, di quelle che non si scordano mai.
Se volete leggere l’ itinerario che mi ha portato a prendere l’ unico treno del Madagascar, lo trovate qui