Per la nostra seconda volta a Zanzibar abbiamo scelto Uroa, un piccolo villaggio di pescatori sulla costa est dell’isola di Unguja.
Dopo aver alloggiato a nord nella nostra prima visita a Zanzibar, eravamo molto curiosi di vivere l’oceano anche attraverso le sue maree, di capire come queste influenzano la vita dei locali, di vedere mutare la spiaggia al ritmo dell’acqua.
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Dove si trova Uroa?
Uroa è un piccolo e poverissimo villaggio di pescatori.
Sorge sulla costa est, appena fuori dalla baia di Chwaka. La spiaggia è lunga e di un bianco accecante, le strutture alberghiere sono numerose ma tutte piuttosto tranquille.
Chi sceglie Uroa non lo fa di certo per la vita notturna!
Ma rimanere qui tutta la settimana ci ha permesso di vivere un po’ il villaggio locale, di fare compere nelle piccole botteghe e di dare un’occhiata da vicino allo scorrere delle vite degli abitanti del villaggio. Sicuramente abbiamo avuto modo di sostenere le attività locali.
Dove alloggiare ad Uroa
Siamo stati a Zanzibar una settimana e abbiamo scelto di fermarci tutto il tempo nello stesso alloggio.
Abbiamo scelto un piccolo resort molto tranquillo, il Moonshine Uroa Boutique Hotel, che sorge proprio sulla spiaggia, nei pressi della baia di Chwaka.
Cinque cose da fare a Uroa
Vi lascio quindi cinque attività / esperienze che si possono fare nel piccolo villaggio di pescatori di Uroa.
Snorkeling
Una cosa che ci era molto dispiaciuta quando siamo stati a Zanzibar la prima volta, è che a Kendwa non c’è barriera corallina. Quindi per lo snorkeling avevamo dovuto prendere parte a costose escursioni (come quella all’atollo di Mnemba).
Sulla costa est le cose sono diverse, la barriera corallina costeggia Unguja e si possono vedere formazioni anche molto vicino alla spiaggia.
Da Uroa abbiamo preso parte a una veloce uscita in barca a vela per fare snorkeling con i ragazzi della scuola di kitesurf, che si occupano anche di portare i turisti a vedere la barriera corallina.
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/uroa-snorkeling.jpg)
Dopo esserci allontanati dalla riva e aver trovato un luogo ideale per la sosta, ci siamo tuffati per esplorare il fondale. Il reef qui è in formazione, e ci sono coralli e alghe molto colorate. Poco numerose invece le specie ittiche.
Kitesurf
La baia di Uroa è nota per il vento teso che spira nel pomeriggio. Per me che detesto il vento non è stato proprio un punto di forza della zona…ma la cosa non valeva per chi era lì per fare kitesurf!
Le vele volano altissime e i kitesurfer compiono evoluzioni da togliere il fiato.
Sulla spiaggia di Uroa si trova una vera scuola di kitesurf dove approcciarsi a questa attività adrenalinica.
Assistere all’asta del pesce
Come in molti villaggi, anche ad Uroa c’è un fish market con una vera asta del pesce.
L’appuntamento è ogni giorno alle 13, quando i pescatori rientrano con il pescato.
Sulla spiaggia nei pressi del villaggio sorge un piccolo edificio aperto sui lati dove esporre i propri prodotti.
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/uroa-asta-pesce.jpg)
Fermarsi ad osservare tutta l’asta è una grande occasione per assistere ad uno spaccato di vita quotidiana degli zanzibarini. Tutti gli abitanti di sesso maschile partecipano: i pescatori lanciano pesci di ogni specie e dimensione sul bancone, per sottoporli allo sguardo indulgente del capo, che batterà l’asta.
Sulla spiaggia,.a pochi metri, i figli maschi dai 6-8 anni in su sono intenti a battere polpi e altri animali marini. Con devozione li percuotono sia con bastoni, sia sbattendoli forte sulla sabbia. Poi li “impanano” nell’arena fin quasi a sotterrarli, in attesa di essere venduti.
Sebbene avessimo già visto il famoso mercato del pesce di Stone Town, quello di Uroa è stato molto più toccante e decisamente coinvolgente.
Spot delle stelle marine
C’è qualcosa di più tenero delle stelle marine nell’oceano? Non credo. E allora ad Uroa è possibile soddisfare il desiderio di vedere moltissime stelle marine!
Nella baia si trova un banco di sabbia dove vive una ricca popolazione di stelle marine che, con la marea molto bassa, può anche essere raggiungibile a piedi. In alternativa si può andare sempre in barca a vela in meno di mezz’ora di navigazione.
Noi purtroppo non ci siamo arrivati, perché la marea non era abbastanza bassa. Ma ci siamo comunque avvicinati abbastanza da vedere diverse stelle marine, sia durante l’uscita di snorkeling, sia camminando nella parte più a sud della spiaggia durante la bassa marea.
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/uroa-stelle-marine.jpg)
A differenza di pesci e altre creature, le stelle marine non posso fuggire, e nemmeno difendersi. La facilità che la quale si lasciano catturare crea spesso un forte impulso a volerle raccogliere e sollevarle fuori dall’acqua.
Purtroppo questo comportamento spesso è sufficiente per portare alla morte le povere stelle marine, sia a causa di eventuali batteri presenti sulle nostre mani, ma soprattutto perché, una volta fuori dall’acqua, piccole bolle d’aria possono venire assorbite dalla stella, causandone la morte per embolia anche diversi giorni dopo il nostro contatto.
Per questo motivo le stelle marine non vanno tolte dall’acqua nemmeno per un secondo. Sarebbe meglio anche evitare di toccarle.
Assistere alla raccolta delle alghe
Un’altra attività davvero unica e tipica di Uroa (ma non solo) è osservare le donne nell’attività di coltivazione e raccolta delle alghe.
Per farlo ad Uroa bisogna dirigersi verso nord, all’altezza del resort Palumbo Beach, con la bassa marea del mattino.
È meraviglioso avvicinarsi lungo la spiaggia e vedere decine di donne chine nell’acqua bassa, che chiacchierano fra loro e intanto raccolgono grossi ciuffi di alghe, oppure le legano per stimolarne la ricrescita.
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/uroa-raccolta-alghe.jpg)
Ma come è fatta una coltivazione di alghe? Immersi nell’acqua ci sono ordinatissime file di alghe legate a corde, che rimango tese fra due bastoncini di legno piantati sul fondale.
Dalla riva ovviamente non si intuisce per niente la loro presenza, è una vera sorpresa scoprirli quando ci si avvicina.
Cosa si fa con le alghe? Gli usi sono diversi: quelle di Uroa vengono “impacchettate” in grossi cubi e trasportate a Stone Town, da dove raggiungeranno la Corea ed altri Paesi asiatici per essere utilizzate in preparazioni cosmetiche.
La raccolta delle alghe è un’importante fonte di reddito per il lavoro femminile.
Spero che questi suggerimenti vi siano utili per passare ad Uroa un soggiorno rilassante ma al contempo ricco di emozioni.
Se avete domande vi aspetto nei commenti.
Se volete pinnare questo post potete usare i layout qui sotto!
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/cosa-fare-a-uroa.jpg)
![](https://www.cuorilievi.org/wp-content/uploads/2023/09/cosa-fare-uroa.jpg)