Non sono di certo un’esperta di vini, e non ho pretese di scrivere una guida su Valpolicella e vini della zona. Ma negli anni, grazie a un caro amico sommelier, ho imparato un pochino ad apprezzare un buon bicchiere.
E quindi ogni tanto ci concediamo qualche avventura alla scoperta di piccole cantine. Sabato è toccato alla Cantina Fratelli Vogadori, nella vicina Valpolicella.
La Valpolicella si trova poco a nord della città di Verona. I comuni che fanno parte della Valpolicella classica sono Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio, Marano e San Pietro in Cariano
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Storia della Valpolicella e vini
La Valpolicella produce vino fin da prima degli antichi Romani. Lo stesso nome non mente: sembra che Valpolicella derivi dal latino Vallis Poli Cellae, la valle delle molte cantine. In effetti i documenti storici che provano la vocazione del territorio sono molti e inconfutabili.
Il vino Valpolicella antico era molto più simile al Recioto, ottenuto da uve appassite, che all’attuale Classico: e non c’è nemmeno da stupirsene visto che gli antichi preferivano vini dolci che chiamavano nettare di Bacco.
La vicinanza alla città di Verona, sede di diverse famiglie nobili e quindi danarose, ha contribuito al prosieguo della coltivazione delle viti e della produzione di vini della Valpolicella anche col passare dei secoli, fino ai moderni disciplinari. Da quando Amarone e Recioto sono diventati prodotti richiesti a livello internazionale, tutta la filiera ne ha giovato e ha investito anche sui vini più semplici. Ma quali sono i vini in Valpolicella prodotti oggi?
Vini della Valpolicella e vitigni utilizzati
In Valpolicella i vitigni autoctoni sono Corvina (e il suo clone Corvinone) e Rondinella. Altri vitigni autoctoni considerati non aromatici, come ad esempio l’Oseleta e la Molinara, possono essere aggiunti alla produzione in base ai disciplinari dei vini della Valpolicella.
Con i primi due vitigni menzionati si producono Valpolicella Classico, Valpolicella Superiore, Valpolicella Ripasso, Amarone e il dolce Recioto. Questi sono i DOC prodotti con le uve coltivate nei cinque comuni della Valpolicella originaria.
Che caratteristiche hanno questi vini? Diciamo che, partendo dal Valpolicella Classico e arrivando all’Amarone, aumenta la complessità del vino. Il Recioto è un capitolo a parte in quanto vino dolce.
Il Valpolicella Classico è un vino leggero e non affinato. Si ottiene dalla vendemmia delle uve fresche. Il Valpolicella Superiore viene lasciato fermentare un po’ più a lungo perché deve avere un grado alcolico più alto. (12 gradi contro gli 11 del Classico).
Per quanto riguarda il Ripasso invece, lo si ottiene facendo ripassare il Valpolicella base sulle vinacce appassite dell’Amarone, in modo da lasciargli prendere profumi e sapori, prima dell’affidamento in botte.
Amarone e Recioto si distinguono completamente dagli altri vini della Valpolicella perché vengono ottenuti da uve lasciate appassire in cassetta per circa quattro mesi. I grappoli, selezionati già durante la vendemmia, vengono quindi deposti su plateaux ben aerati dove, nei 120 giorni successivi, perderanno buona parte della loro acqua concentrando la quantità di zuccheri. Solo dopo questo periodo potranno essere pigiare, lavorate e lasciate fermentare. L’ Amarone deve obbligatoriamente fare almeno 24 mesi di affinamento in botte di rovere francese. La differenza con il Recioto è la durata della fermentazione, che per quest’ultimo è più breve dando vita a un vino passito dolce.
La visita guidata alla Cantina Fratelli Vogadori
La Cantina Fratelli Vogadori si trova a Negrar, in piena Valpolicella classica, ed è a conduzione famigliare. Tengono molto al rispetto dell’ambiente e puntano ad ottenere un prodotto più possibile genuino, limitando al minimo l’uso di pesticidi e conservanti.
La visita guidata permette di scoprire la storia dell’azienda dalle parole dirette di Alberto, e nel frattempo assaggiare e degustare cinque vini della loro produzione, fra cui il loro Valpolicella Classico, il Superiore e l’Amarone.
Durante la visita è possibile visitare anche la cantina con gli impianti e le botti in rovere, che emanano quell’odore così caratteristico. Di grande fascino anche la vista delle cassette piene di grappoli in appassimento.
Al termine del giro e della degustazione ci è stato offerto uno spuntino a base di pane e olio (di loro produzione) e altri prodotti da forno.
Ovviamente è possibile acquistare le bottiglie dei vini degusati, oltre ad assaggiare tutti quello della produzione della cantina.
Per maggiori informazioni è possibile scrivere una mail o consultare il sito.