Santa Maria Novella è una delle chiese più antiche ed importanti di Firenze. Cosa include la visita e opere più importanti
La chiesa di Santa Maria Novella è una delle più importanti di Firenze. Si affaccia sulla piazza omonima, da dove è possibile ammirare la grande facciata in marmo.
Ma dietro a quest’ultima si nasconde un complesso molto più grande della sola basilica: all’interno si trovano infatti anche tre chiostri e l’antico refettorio, oggi adibito a museo.
La visita di tutto il complesso può richiedere diverse ore. Con questo post su cosa vedere a Santa Maria Novella a Firenze spero di darvi le informazioni che servono per prepararsi alla visita.
Table of Contents
Santa Maria Novella a Firenze: cosa vedere e percorso consigliato
Il complesso di Santa Maria Novella è molto grande e soprattutto la basilica è ricchissima di opere pittoriche imperdibili.
La prima cosa da decidere è dove acquistare il biglietto di ingresso, se in biglietteria o online.
Per acquistarlo in biglietteria l’accesso è proprio di fianco alla facciata di Santa Maria Novella.
Se invece optate per l’acquisto online l’ingresso dedicato è da piazza Stazione, 4.
Il percorso di visita è poi il medesimo: si inizia dalla chiesa, per poi attraversare il chiostro dei Morti, il chiostro Verde, il museo e infine il chiostro Grande.
Complesso di Santa Maria Novella: cosa vedere nella basilica
La basilica di Santa Maria Novella è un vero tripudio di opere d’arte. Sembra che i grandi artisti di passaggio a Firenze si siano dati appuntamento qui.
Prima di entrare o all’uscita ci si può soffermare sulla meravigliosa facciata ricoperta di marmi policromi creata da Leon Battista Alberti.
Due curiosità: prima dell’arrivo dell’Alberti la facciata di Santa Maria Novella era in pietra, come molte altre chiese di Firenze. La sua bravura è stata proprio quella di armonizzare la nuova e -per i tempi- modernissima facciata sulla struttura gotica preesistente.
La seconda curiosità è che sulla facciata si trovano due strumenti astronomici: un’armilla equinoziale e una tavola astronomica provvista di gnomone. Entrambe sono opera del frate dominicano Ignazio Danti che con i suoi studi promulgò il passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano, recuperando il tempo perduto a causa dell’errore di calcolo del precedente calendario: nel 1582 si passò dal 4 ottobre al 15 in una notte.
All’interno della basilica invece vi sono alcune opere imperdibile come La Trinità di Masaccio, un affresco rappresentante la Croce sostenuta da Dio Padre. Sotto è raffigurato invece uno scheletro con la dicitura ” Io fu già quel che voi siete e quel chi son voi già sarete” , un monito alla caducità della vita terrena.
Questo affresco ha una storia travagliata in quanto fu coperto da un altare dal Vasari, ritrovato nel XIX secolo e spostato, per poi essere ricollocato nella sua sede originale.
Anche il Crocifisso di Giotto è una delle opere più importanti, impossibile non vederlo pendere nel mezzo della navata centrale.
Ancora, la Cappella Maggiore (o Tornabuoni) alle spalle dell’altare, completamente affrescata dal Ghirlandaio, e la Cappella Strozzi.
I chiostri di Santa Maria Novella
A Santa Maria Novella ci sono tre chiostri. Da fuori assolutamente non si intuisce la dimensione del complesso, che ci ha impegnati per quasi tre ore!
Una volta usciti dalla basilica seguendo il percorso ci si immette nel chiostrino dei Morti, così chiamato perché fu adibito a cimitero. In effetti ancora oggi è tappezzato di lapidi più o meno recenti.
Ci siamo intrattenuti un po’ a leggere gli epitaffi e a immaginare le famiglie che li hanno lasciati per i loro defunti. Questo esercizio ha tenuto impegnati anche i bambini che dopo la basilica erano un po’ reticenti a proseguire la visita.
Adiacente al chiostrino dei Morti si trova il chiostro Verde, così chiamato perché gli affreschi che decorano le pareti sono stati dipinti con miscugli di erbe e colori naturali.
Gli affreschi più importanti sono di Paolo Uccello e attualmente sono custoditi all’interno del museo, allestito nell’antico refettorio e visitabile più avanti nella visita.
Il chiostro Verde è una bellissima location per scattare fotografie, grazie anche al fatto che il campanile della basilica si lascia inquadrare sotto gli archi dei corridoi.
Il Cappellone degli Spagnoli
Uno degli ambienti più meritevoli di essere visitati con cura secondo noi è la cappella detta Capitolo ma più conosciuta come Cappellone degli Spagnoli, perché qui si riuniva la popolazione di origine ispanica giunta al seguito di Elena di Toledo, sposa di Cosimo I de’Medici.
Si tratta di una grande ambiente ad un’ unica navata, interamente affrescata. Le quattro vele del soffitto narrano quattro momenti della vita di Cristo, che si prolungano poi sulle pareti affrescate da Andrea di Bonaiuti e che narrano le opere e gli scopi della chiesa dominicana.
Ci ha colpito in particolare l’allegoria della Chiesa militante e trionfante, dove si incontrano gli esponenti principali della chiesa e le più grandi personalità laiche del momento, fra cui gli artisti Giotto e Cimabue, e i letterati Dante, Petrarca e Boccaccio con le loro amate.
Tra l’altro Boccaccio fa iniziare proprio in Santa Maria Novella il suo Decameron: è qui infatti che si incontrano i dieci giovani e decidono di fuggire da Firenze.
Il museo di Santa Maria Novella e il chiostro Grande
Il museo di Santa Maria Novella consta di un paio di ambienti che noi abbiamo attraversato abbastanza velocemente.
Ci siamo soffermati solo sugli affreschi di Uccello menzionati in precedenza, che rappresentano alcuni capitoli della Genesi, come la creazione di Adamo ed Eva e Noè che carica gli animali sull’arca. Anche questi hanno attirato l’attenzione dei bambini.
Ultimo ambiente della visita a Santa Maria Novella a Firenze è il chiostro Grande, a cui si accede obbligatoriamente dopo essere passati dal museo. Da quest’ultimo chiostro si accede all’uscita del complesso di Santa Maria Novella in Firenze.
Santa Maria Novella a Firenze: orari di visita, biglietti e altre info
Da lunedi a sabato e giorni prefestivi religiosi il complesso è aperto dalle 10 alle 17.
Domenica e festivi religiosi il complesso è aperto dalle 13 alle 17 (dalle 12 in estate).
Qui trovate tutte le info aggiornate.
Come gia anticipato, i biglietti possono essere acquistati sia sul posto, dal cancello di fianco alla facciata. Può esserci coda e d’estate la piazza è completamente assolata.
In alternativa a questo sito è possibile prenotare i propri ingressi (opzione consigliata). In questo caso si entra dal piazzale della stazione.
All’interno della basilica è a disposizione un’audio guida al costo di 3 €, caricata su un tablet Samsung. È utile per dare un volto alle opere e riconoscerle, mentre il commento di limita a leggere ciò che è già scritto sui vari pannelli informativi.
Secondo il nostro parere, il complesso di Santa Maria Novella è una fra le 10 cose da vedere assolutamente a Firenze.