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Parco del Vittoriale degli Italiani, ultima dimora di Gabriele d’Annunzio per raccontare le sue gesta di guerra durante il periodo 1915-18. Cosa vedere nel Parco del Vittoriale e come si svolge la visita
Ho sempre pensato al Parco del Vittoriale come a qualcosa di noioso…forse a causa dei ricordi scolastici, o perchè d’Annunzio non è stato per nulla uno dei miei autori preferiti ai tempi del liceo. Come spesso accade, mi sbagliavo.
Visitare il Parco del Vittoriale si è rivelata un’esperienza rilassante, sicuramente educativa e che ci ha spinto ad approfondire la storia del padrone di casa. Le opere disseminate sono comunque uno spunto di riflessione e di dibattito anche per i bambini che, con la loro sfrenata fantasia hanno imbastito storie fantastiche. Ci ha ricordato un pochino la giornata che avevamo trascorso al Parco dei Mostri di Bomarzo, ma qui a fare da sfondo c’è l’azzurro del lago di Garda.
Tutto qui è dunque una forma della mia mente, un aspetto della mia anima, una prova del mio fervore.”
G. d’Annunzio
Il Vittoriale di Gardone Riviera è l’ultima incredibile dimora del poeta e soldato Gabriele d’Annunzio. Costruito tra il 1921 e il 1938, anno della morte di d’Annunzio, è un complesso di nove ettari su cui sorgono edifici, vie, piazze, giardini, corsi d’acqua e laghetti per ricordare e celebrare la sua “vita inimitabile” e le imprese compiute degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Il Parco del Vittoriale costituisce la parte più ampia di tutto il complesso ed è un museo a cielo aperto.
Visitare il Parco del Vittoriale: cosa aspettarsi
Visitare il Parco del Vittoriale significa compiere un vero e proprio viaggio nella mente di d’Annunzio ed è un modo immediato e semplice di avvicinarsi al suo genio. Anche per chi non è interessato ad approfondire la conoscenza del comandante e poeta, bambini compresi, una gita al Parco del Vittoriale può essere davvero sorprendente tante sono le stranezze e le cose bizzarre che vi si incontrano.
La visita del Parco del Vittoriale può richiedere diverse ore. Se lo si vuole girare tutto e godersi le opere che vi sono disseminate, i giardini, le fontane e tutto il resto, non bisogna avere fretta.
Gli angoli suggestivi e bucolici, con ruscelli e cascate, si alternano incredibilmente a visioni più bizzarre come rinoceronti appesi, sculture di materiali riciclati e addirittura la vera prua di una nave.
Il percorso non segue un filo conduttore, non si passa da un tema ad un altro in successione. Anzi, questi sono miscelati talmente bene da far pensare che solo il caso e l’entropia possano averlo fatto. Possono però riconoscersi tre percorsi per capire il Parco del Vittoriale: uno storico-letterario, uno architettonico e uno di carattere naturalistico-ambientale.
Cosa vedere all’interno del Parco del Vittoriale
La nostra visita al Vittoriale degli Italiani di d’Annunzio si è svolta durante il periodo delle restrizioni a causa del Covid-19. Le parti all’interno, come i musei e La Prioria (l’abitazione del poeta) erano interdette. La nostra visita si è quindi limitata alle parti esterne, ovvero il vero e proprio Parco, e al piccolo museo “L’automobile è femmina”, a cui si accede gratuitamente dall’esterno.
La visita inizia ovviamente dalla biglietteria, situata all’ interno di un piccolo cortile da cui poi si accede al complesso. Ci si ritrova a passare simbolicamente sotto l’arco dell’ospite, ad indicare il benvenuto di d’Annunzio a chi lo raggiungeva nella sua dimora.
Successivamente si trovano subito l’anfiteatro, che durante la nostra visita era chiuso, e un viale che conduce alla Prioria, la casa di d’Annunzio, anch’essa chiusa. Da qui inizia l’esplorazione vera e propria del Parco del Vittoriale: un dedalo di sentieri e vialetti si dipartono dalla piazzetta antistante la casa e dai giardini che la circondano. A seguire i punti più scenografici e particolari del parco.
La limonaia
Qui si trova uno dei luoghi a cui d’Annunzio teneva in modo particolare: il roseto con la limonaia, che ospita non solo i limoni del Garda ma anche la tipica pianta di cedri detta mano di Buddha. Il giardino è molto curato e vi si trovano alcune opere di arte moderna.
La Nave Puglia
Alle spalle del roseto, dall’altro lato della Prioria, si scorge la prua di una nave. Luogo decisamente insolito per un relitto… La vista sul lago da qui è splendida, ma le acque da solcare sono decisamente lontane. Questo è di certo uno dei luoghi più singolari e inimitabili della Parco del Vittoriale: la Nave Militare Puglia.
Ogni rottame rude è qui incastonato come una gemma rara. La grande prora tragica della nave “Puglia” è posta in onore e in luce sul poggio, come nell’oratorio il brandello insanguinato del compagno eroico ucciso.
G. d’Annunzio
La Nave Puglia è stata una delle protagoniste della Prima Guerra Mondiale, ed è stata testimone dei fatti di Spalato, di cui si racconta anche fra i documenti conservati nella nave stessa.
All’interno della nave si trova anche una delle più discusse opere di arte moderna qui ospitate: un vecchio e decrepito d’Annunzio, con un cane scheletrico che gli morde i pantaloni. D’Annunzio era un esteta e si è rifugiato al Vittoriale anche per nascondere i segni inesorabili del tempo. Ora questa opera lo mette a nudo, e rivela che anche lui, come qualsiasi essere umano, è stato vecchio e decadente.
Le Vallette dell’acqua Pazza e dell’acqua Savia
Dalla Nave Puglia si raggiungono due bellissimi sentieri che racchiudono gli scorci più bucolici del Parco del Vittoriale, un mondo a tratti fatato. Due ruscelli scorrono lungo il pendio della collina ai lati della nave, e il loro corso è tappezzato di ponticelli, archi in pietra, cascatelle e sentieri. In alcuni punti la salita è abbastanza ripida, ma resa sicura da palizzate in legno. Questa area del parco è molto tranquilla e rilassante.
Per non perdersi nulla si può percorre uno dei sentieri in salita e l’altro in discesa.
Il laghetto delle danze
Può un laghetto essere a forma di laghetto? E perché mai essere banali? Al Parco del Vittoriale il laghetto in cui confluiscono i due ruscelli è a forma di violino. Secondo la visione di d’Annunzio, lo scorrere delle acque doveva suggerire i movimenti di una danza, e non c’è danza senza musica, si sa. In realtà la forma di violino è stata scelta per commemorare tale Gaspare da Salò, che sarebbe l’inventore dello strumento.
Il mausoleo
Risalendo uno dei sentieri delle vallette si giunge al punto più alto e panoramico del Parco del Vittoriale: il mausoleo, dove Gabriele d’Annunzio riposa insieme ai suoi amici più stretti. Il luogo è decisamente scenografico e solenne, con l’alta lapide al centro dedicata al Vate.
Un buffo branco di cani di calce fa la guardia alle salme e sdrammatizza l’atmosfera. Quest’opera è stata aggiunta solo nel 2013, chissà se d’Annunzio avrebbe approvato… Lui era un grande amante dei cani, al punto da avere un vero e proprio canile nel parco, proprio alle spalle della Prioria. Ma quelli raffigurati qui non sono i suoi adorati levrieri!
MAS 96
photo credits @Il Vittoriale
Memento Audere Semper
Scritto a caratteri cubitali su una sorta di grande rimessa: Ricordati di Osare Sempre.
Era il motto di d’Annunzio in seguito all’impresa nota come “Beffa di Buccari” : 3 motoscafi MAS riuscirono ad entrare nella baia di Buccari in Croazia, dove sostava parte della flotta austriaca. Dal punto di vista tattico la missione a cui d’Annunzio partecipò non ebbe alcun valore ma, dopo la disfatta di Caporetto l’animo degli italiani era ormai sotto la suola delle scarpe. Questa impresa servì a risollevare il morale del popolo.
Dunque MAS 96 è il motoscafo anti sommergibile su cui d’Annunzio raggiunse la costa croata ed è conservato nel Parco del Vi3d
Visitare il Parco del Vittoriale: consigli pratici
Il Parco del Vittoriale si sviluppa lungo il fianco di una collina, quindi buona parte del percorso è in salita o in discesa, alcuni tratti su sentieri poco battuti. Vi sono anche diverse gradinate.
L’abbigliamento più consono è piuttosto sportivo, soprattutto con scarpe adatte a camminare (il tacco 12 lo calziamo un’altra volta). Durante l’estate è raccomandato un cappello, molti tratti sono esposti al sole.
All’interno del Parco del Vittoriale si trova un unico punto ristoro, un piccolo chiosco fornito di bibite, gelati, panini e snack vari. Si trova poco lontano dalla Nave Puglia.
I servizi igienici sono soltanto due, entrambi piuttosto vicini all’ingresso.
Il Parco del Vittoriale è aperto tutti i giorni, tranne i lunedì di novembre, dicembre, gennaio, febbraio e nei giorni 24 – 25 dicembre e 1 gennaio, dalle 9 alle 20 in estate e dalle 9 alle 17 in inverno. La biglietteria chiude un’ora prima.
Il costo del biglietto per visitare il Parco del Vittoriale ha un prezzo di 10,00 intero (8,00 euro ridotto) e comprende anche il Museo d’Annunzio Segreto e L’automobile è femmina.
Nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19, essendo visitabile esclusivamente il parco, i prezzi sono ulteriormente ridotti a 7,00 euro.
5 comments
Lo conosco, è un luogo davvero incredibile dove traspare la visione del genio.
Spero di tornarci presto
Valeria
https://www.visit-campania.it
Sono stata spesso sul Lago di Garda, ma non ho mai avuto modo di visitare il Vittoriale. Mi incuriosisce molto. Pensa che alla Maturità ho portato proprio D’Annunzio all’orale. Sinceramente, dopo aver capito meglio da adulta che personaggio fosse sia a livello morale che politico, l’ho ridimensionato di molto. Bisogna dire, però, che è stato un grande personaggio della cultura italiana! Grazie per il tuo racconto.
Sono assolutamente d’accordo con te… Non è di certo fra i personaggi che preferisco.
Le prime righe del tuo post mi hanno fatto tornare in mente quando, al liceo, mi sono incaponita a leggere Il Piacere. D’Annunzio resta un personaggio “strano” e le tue foto e descrizioni mi hanno molto incuriosita su questo parco di cui ignoravo l’esistenza
Anche io ho letto Il Piacere, ma più per dovere 🤣